Huawei P30 Pro vs OPPO Reno 10x Zoom: una dura sfida
Huawei ha recentemente lanciato il suo P30 Pro con l’innovativo sistema fotografico in grado di ottenere uno zoom ibrido grazie al nuovo sensore periscopico. Tuttavia, c’è un produttore che non è rimasto a guardare e che ha deciso di inseguire il suo rivale cinese: OPPO Reno 10x Zoom e P30 Pro condividono alcune funzionalità e sono entrambi smartphone di punta, ma ci sono alcune differenze che vale la pena prendere in considerazione.
Anche se conoscevamo già le potenzialità di OPPO Reno 10x Zoom fin dal MWC 2019, Huawei P30 Pro è arrivato sul mercato per primo. OPPO, d’altra parte, ha lanciato il suo dispositivo alla fine del mese di aprile in un evento dedicato a Zurigo e sarà disponibile all’acquisto durante i primi giorni del mese di giugno.
Design: una questione di gusti
OPPO Reno 10x Zoom è disponibile in due colori: Ocean Green e Jet Black. D'altra parte, P30 Pro è disponibile in diversi colori: Breathing Crystal, Amber Sunrise, Aurora, Pearl White e Black. Entrambi i produttori hanno optato per un comparto fotografico disposto verticalmente ma posizionato in posizioni differenti: lato sinistro per il P30 Pro e al centro sul Reno 10x Zoom.
Il corpo unibody del dispositivo di Huawei gli permette di ottenere una protezione contro acqua e polvere di tipo IP68, ma non è possibile dire altrettanto del Reno per via del nuovo slider motorizzato a forma di pinna di squalo in cui trova posto la fotocamera anteriore. Huawei, invece, da questo punto di vista si affida ancora una volta al notch a goccia, largamente ridotto rispetto al Mate 20 Pro, ma che è ora in grado di offrire un sistema di riconoscimento facciale solo di tipo 2D.
Fotocamera: il vero campo di battaglia
Huawei P30 Pro sfoggia quattro fotocamere posteriori certificate Leica, mentre il Reno 10x Zoom dispone di tre sensori pressoché simili. Il dispositivo di Huawei attacca con un sensore principale SuperSpectrum da 40 MP (f/1.6) dotato di autofocus e stabilizzazione ottica, seguito da un obiettivo ultra grandangolare da 20MP con apertura f/2.2 e autofocus e un sensore ToF (Time of Flight) per il rilevamento della profondità di campo.
Tuttavia, la ciliegina sulla torta è il teleobiettivo con sensore a periscopio da 8MP con apertura f/3.4 e OIS che permette di ottenere uno zoom ottico 5x, uno ibrido 10x e l’incredibile zoom digitale fino a 50x.
OPPO fa a meno del sensore ToF sul suo Reno 10x Zoom e decide di optare per un sensore principale Sony IMX586 da 48MP con apertura f/1.7, autofocus e OIS, seguito anch’esso da un obiettivo ultra grandangolare da 8MP (f/2.2) privo di autofocus e, anche in questo caso, una lente periscopica da 13MP (f/3.0) con supporto all’autofocus e stabilizzazione ottica dell’immagine che è in grado di gestire uno zoom ottico 5x, ibrido 10x e digitale fino a 60x.
C’è un’ultima considerazione da fare che va a favore di Huawei: P30 Pro utilizza un sensore RYYB invece del classico RGGB, sostituendo così il verde con il giallo nel paradigma del Red-Green-Blue. Questo nuovo approccio conferisce al P30 Pro prestazioni migliori in situazioni di scarsa illuminazione. Vi consiglio di dare uno sguardo al test fotocamera dedicato per capire meglio di cosa si tratta.
Dalla parte opposta, la fotocamera frontale del P30 Pro è composta da un obiettivo grandangolare da 32 megapixel (f/2.0) posizionato nel notch a goccia, mentre il Reno 10x Zoom monta un sensore grandangolare da 16MP (f/2.0) posizionato all’interno del nuovo meccanismo a comparsa a forma di pinna di squalo che OPPO ha chiamato Pivot Rising Camera.
Prezzo: il regno di OPPO, ma non è detta l’ultima parola
Come abbiamo detto in fase iniziale, Huawei P30 Pro è già disponibile all’acquisto da diverso tempo ad un prezzo di partenza di 999 euro, ovvero quello relativo al modello da 8GB RAM e 128GB di memoria interna. Sarà dunque necessario spendere 100 euro in più per portarsi a casa lo stesso quantitativo di memoria a bordo del Reno (8/256GB), il quale però verrà lanciato sul mercato durante i primi giorni di giugno al prezzo di listino di 799 euro, ben 200 euro in meno rispetto alla proposta di Huawei nel taglio di memoria più basso.
Sebbene da questo punto di vista il Reno possa sembrare più competitivo, c’è anche da considerare che, nel momento in cui sarà disponibile alla vendita, il P30 Pro sarà sul mercato con almeno due mesi di anticipo. È quindi molto plausibile che a giugno il prezzo sarà calato abbastanza da pareggiare quello del Reno 10x Zoom.
Display: qui si va in parità
La qualità dei display dei due smartphone è uno degli aspetti più simili tra loro. Entrambi, offrono infatti un pannello AMOLED con risoluzione FHD+. Tuttavia, il rapporto schermo corpo del Reno 10x Zoom è maggiore, raggiungendo il 93,1%, grazie all’assenza di notch e fori per via del nuovo meccanismo motorizzato in grado di contenere la fotocamera frontale.
I due display sfruttano lo stesso tipo di tecnologie, tra cui l’HDR10, una gamma cromatica DCI-P3, un rapporto di aspetto di 19,5:9 e una protezione Gorilla Glass 6. Inoltre, entrambi integrano un sensore di impronte digitali di tipo ottico che però funziona molto meglio sul Reno 10x Zoom, il quale assicura un riconoscimento molto più rapido.
Prestazioni: non si bada a spese
Huawei P30 Pro è alimentato da un processore prodotto in casa da HiSilicon, il Kirin 980 a 7nm abbinato ad una GPU Mali-G76 MP10. OPPO ha invece come sempre affidato la potenza del suo OPPO Reno 10x Zoom a Qualcomm e il suo chip di punta, lo Snapdragon 855, anch’esso sviluppato con processo produttivo a 7nm, abbinato alla GPU Adreno 640.
Sebbene entrambi siano due chip altamente performanti, quello di Qualcomm è in grado di offrire risultati migliori, almeno dal punto di vista dei benchmark. Infatti, durante l’uso quotidiano è praticamente impossibile rendersi conto della differenza, soprattutto perché il P30 Pro dispone di un’eccellente ottimizzazione software. Dopotutto, quando la stessa azienda è in grado di produrre chip e software, il risultato è quasi scontato.
Benchmark: OPPO Reno 10x vs Huawei P30 Pro
OPPO Reno 10x Zoom | Huawei P30 Pro | |
---|---|---|
3DMark Sling Shot Extreme | 5357 | 3990 |
3DMark Sling Shot Vulkan | 4689 | 3995 |
3DMark Sling Shot | 6952 | 3228 |
3DMark Ice Storm Unlimited | 49624 | 35981 |
Geekbench 4 (Single / Multi Core) | 2865 / 10481 | 3283 / 9750 |
PassMark Memory | 29616 | 30190 |
Il Reno 10x Zoom gode però di un vantaggio da non sottovalutare, soprattutto se amate passare diverse ore a giocare con il vostro smartphone. Stiamo parlando del nuovo triplo sistema di raffreddamento che permette a questo dispositivo di non scaldare mai. E quando dico mai, intendo mai! Non è la classica frase di circostanza…
Software e autonomia: un’altra parità?
Entrambi gli smartphone fanno girare Android 9 Pie in una veste particolarmente personalizzata. Da una parte la EMUI 9.1 di Huawei, dall’altra la ColorOS 6.0 di OPPO. Entrambe le interfacce offrono una versione del sistema operativo particolarmente personalizzata da menu a sfondo bianco, icone colorate e diversi effetti di animazione. Dal punto di vista delle funzionalità, EMUI e ColorOS non differiscono più di tanto, anche se quest’ultima non dispone ancora di una Dark Mode a livello di sistema.
Per quanto riguarda l’autonomia, entrambi gli smartphone hanno dato prova di poter essere ricaricati tranquillamente ogni due giorni, merito sì della batteria da 4200 mAh di P30 Pro e da 4065 mAh del Reno 10x Zoom, ma anche dell’ottimo lavoro svolto a livello software.
Tuttavia, Huawei qui vince per tre motivi: P30 Pro si ricarica più velocemente grazie al caricabatterie da 40W, supporta la ricarica wireless fino a 15W e, infine, dispone della funzionalità di ricarica inversa per ricaricare altri smartphone o accessori senza fili. D’altra parte, è possibile ricaricare il Reno 10x Zoom solo tramite tecnologia VOOC 3.0, veloce ma non abbastanza quanto quella di Huawei.
Verdetto: quale acquistare?
Al momento della scrittura di questo confronto, la risposta è abbastanza ovvia: Huawei P30 Pro, ma per un semplice motivo. Come abbiamo già detto prima, OPPO Reno 10x Zoom non è ancora disponibile all'acquisto, il che rende questo confronto praticamente nullo al momento.
Tuttavia, se ad oggi fosse possibile acquistare entrambi gli smartphone, la scelta sarebbe sicuramente più difficile, soprattutto per i più appassionati di fotografia, per via delle loro caratteristiche molto simili. Lo zoom digitale e ibrido offerto dalle due configurazioni sono i migliori sul mercato, ma è chiaro che Huawei ha una marcia in più in diverse altre aree utili nell'utilizzo quotidiano, come il supporto alla ricarica wireless e una certificazione IP68.
OPPO Reno 10x Zoom è però più economico di 200 euro, un aspetto che lo rende ancor più interessante per molti. Inoltre, è un dispositivo adatto a chi vuole provare qualcosa di veramente diverso nel panorama dei dispositivi Android, come l'unicità dell'innovativa pinna di squalo.
Fateci sapere quale dei due smartphone preferite e quale preferireste acquistare qui sotto nei commenti.
idem e poi preferisco un display senza interruzioni considerando anche lo snapdragon che per me rimane comunque il migliore processore in assoluto della camera selfie me ne sbatto sinceramente
ma qui onestamente si parla di inerzie. Io ad esempio ho un p30pro, però se nn avessi avuto questo e dovevo scegliere tra i due, probabilmente sarei andato su Oppo, per un discorso strettamente economico e perché avrei provato la colorOS, che é molto migliorata se paragonata ad un paio di anni fa.