Ecco perché non dobbiamo puntare subito il dito su Bixby
Samsung ha sfruttato l'evento Unpacked per presentare non solo Galaxy S8 e S8+ ma anche delle altre innovazioni. Tra queste spicca il suo assistente intelligente denominato Bixby. Quest'ultimo, bisogna dirlo, non ha stupito ma prima di giudicare è meglio aspettare: ha infatti del potenziale.
Cosa è Bixby?
Bixby è il nome dell'assistente di Samsung che entra a far parte della cerchia piuttosto ristretta di maghi della tecnologia affiancando Google Assistant, Siri, Cortana e Alexa. Questi ultimi due sono meno popolari sugli smartphone quindi si potrebbe pensare che la sfida si giochi tra Apple, Google e Samsung. Bixby però non fa esattamente parte della stessa panchina (per rimanere in tema calcistico).
Bixby è un'interfaccia vocale che mira a sostituire il touch screen: ciò che si può eseguire sul telefono con le dita dovrebbe (in teoria) poter essere svolto attraverso la procedura guidata di Samsung. Per iniziare occorre attivarlo utilizzando il tasto fisico dedicato e non con un comando vocale. Il sistema basato sull'interfaccia vocale può essere utile in teoria (per esempio durante le attività all'aperto), ma nella pratica gli utenti sembrano essere ancora riluttanti nel voler "parlare con il proprio smartphone", soprattutto quando non sono soli. L'arrivo di questi assistenti sul mercato tuttavia potrebbe capovolgere la situazione.
Potrete chiedere al vostro smartphone di "trovare le foto scattate a Londra", "inviarle alla mamma", etc. Ma nonostante Samsung si sia concentrata particolarmente sull'interfaccia vocale, Bixby offre delle altre funzioni come controllare i dispositivi collegati (Smart Home) attraverso Samsung connect. L'interfaccia Bixby inoltre offre una sistema di visualizzazione molto simile a quello di Google Now.
L'utilizzo di Bixby si allarga: è possibile sfruttare la fotocamera del Galaxy S8 e dell'S8+ per rilevare alcuni elementi di un oggetto ed avere informazioni o perfino traduzioni dei contenuti. Probabilmente avete sentito parlare di uno dei partner di Bixby, Vivino, mostrata nell'immagine teaser di questo articolo: piazzate la fotocamera dello smartphone di fronte alla bottiglia e Bixby vi dirà attraverso l'app una serie di interessanti informazioni sul vino.
Perché tutto ciò sembra deludere?
Non siamo rimasti abbagliati dalle doti di Bixby... una delle sue funzioni principali è quella di rispondere ai comandi vocali ma il risultato non è stato brillante. L'assistente è risultato lento e poco preciso. Mostrare un software che non funziona come dovrebbe durante un evento non è certo ciò che ci si aspetta... Samsung ha dichiarato di doverci ancora lavorare su per cui è probabile che presto un aggiornamento software verrà rilasciato su S8 e S8+ proprio per migliorare le prestazioni dell'assistente.
Un altro potenziale problema: se Bixby non fa ciò che fa Google Assistant, quest'ultimo riesce a fare tantissime cose che l'assistente di Samsung riesce a fare. Bixby vuole distinguersi per una migliore gestione e comprensione dei comandi vocali, non il punto forte di Google Assistant. Per quanto riguarda le informazioni del menu, non è poi così diverso da Google Now. Google Assistant è disponibile sull'S8, così come lo è Bixby, e solo il tempo ci chiarirà le idee sulle preferenze degli utenti circa i due assistenti.
Un altro problema è quello della localizzazione: Bixby è per ora disponibile solo in inglese e sudcoreano ma si spera arriverà presto anche in italiano.
Perché non dovremmo giudicare Bixby troppo in fretta?
Come spiegato sopra, Bixby non è perfetto e verrà ottimizzato attraverso degli aggiornamenti. L'assistente dovrebbe essere più rapido e preciso visto che non sempre coglie i comandi vocali impartiti. Il produttore non si è ancora pronunciato per quanto riguarda la sua disponibilità in altre lingue. Occorre quindi aspettare prima di poter mettere mano su un servizio maturo e completo. Speriamo solo che Samsung in questo caso riesca ad essere più veloce di quanto lo sia con il rilascio degli aggiornamenti software.
La collaborazione con Vivino e l'integrazione di Google Translate mostra come la casa sudcoreana non voglia percorrere questa strada da sola. Ed i miglioramenti arriveranno. La vera domanda è però un'altra: varrà la pena utilizzare Bixby al posto di Google Assistant? O varrà la pena usare uno dei due assistenti? Samsung cerca di andare dritta al punto e non spreca tempo con funzioni inutili; cercherà di adattarsi alle aspettative degli utenti e di offrire loro ciò che chiedono.
Samsung ha voluto associare a Bixby un tasto disico quindi prima di rilasciarlo ha senza dubbio analizzato il mercato. Se Bixby non dovesse entusiasmare gli utenti non si avrebbe solo un servizio inutile integrato sullo smartphone ma anche un visibile tasto fisico.
Solo il tempo potrà veramente chiarirci le idee su Bixby. Il potenziale c'è ed occorre attendere la versione finale dell'assistente prima di poter trarre qualsiasi conclusione.
Secondo voi Bixby sarà un fallimento o un successo?