Tutte le novità di Android 8.1 (in beta) per Pixel e Nexus
Solo qualche giorno fa vi abbiamo parlato del Pixel Visual Core e del fatto che fosse disattivato in attesa della beta di Android 8.1. Ora la beta pubblica è finalmente arrivata e coinvolge anche i Pixel di prima generazione e alcuni Nexus introducendo alcune piccole ma importanti novità.
Non è passato molto dal rilascio ufficiale di Android 8.0 Oreo ma, come sappiamo, Google non si ferma mai è non ha nemmeno dato il tempo alla sua ultima creazione di raggiungere l'1% degli smartphone Android che già si prepara al rilascio del successivo aggiornamento. Non si tratta ovviamente di una major release ma di un aggiornamento minore che comunque introduce diverse novità. I dispositivi compatibili con la beta sono i seguenti:
Se possedete quindi uno di questi smartphone potete recarvi alla pagina dedicata e iscrivervi alla beta per ricevere l'aggiornamento tramite OTA. In questo modo i vostri dati verranno confermati ma potrebbero anche sorgere alcuni problemi in quanto non avviene un'installazione pulita.
Se volete ripulire lo smartphone e assicurarvi la migliore esperienza possibile vi consiglio di effettuare un backup e poi seguire la nostra guida su come installare un factory image per installare completamente il nuovo sistema da zero.
Le novità introdotte dalla beta di Android 8.1 Oreo
Neural Networks API
Le Neural Networks API (per gli amici NNAPI) forniscono accelerazione hardware per le operazioni di machine learning eseguite sullo smartphone in locale. Grazie a queste nuove API gli sviluppatori saranno in grado di creare dei modelli di machine learning, richiamarli ed eseguirli in locale in maniera semplificata e potranno sfruttare l'hardware specifico dello smartphone per velocizzare tali operazioni.
Se sentendo queste parole vi sono venuti in mente la NPU di Huawei Mate 10 Pro e il Pixel Visual Core dei nuovi smartphone Google avete indovinato. Teoricamente grazie a questa release beta di Android e a queste nuove API Google dovrebbe aver attivato il Pixel Visual Core sui suoi Pixel 2 e Pixel 2 XL ma non ci sono comunicazioni ufficiali a riguardo e non abbiamo ancora avuto modo di verificare, cosa che faremo appena possibile.
API per i colori degli sfondi
Di questo cambiamento saranno contenti soprattutto gli sviluppatori di launcher come Nova o Apex. Grazie a queste API gli sviluppatori saranno in grado di generare una terna di colori principali ricavati direttamente dallo sfondo in uso in modo poi da ottenere informazioni su questi tre colori ed utilizzarle come meglio credono. La prima cosa che mi viene in mente è la possibilità di creare dei temi automatici in base ai colori dello sfondo.
Immaginatevela applicata a livello di sistema sulle custom ROM come Paranoid Android o su skin proprietarie dei vari OEM. Se correttamente implementate potrebbero garantirci un tema nuovo e coerente al nostro sfondo ogni volta che lo cambiamo in maniera totalmente automatica!
API per la memoria condivisa
Grazie a questa nuova classe introdotta nelle nuove API di livello 27 gli sviluppatori potranno creare degli spazi di memoria condivisa tra più processi e applicazioni in modo da risparmiare utilizzo di RAM in caso di più app o processi creati dallo stesso sviluppatore e che utilizzano le stesse risorse. Ovviamente queste ottimizzazioni non sono automatiche e potremo beneficiarne solo se gli sviluppatori le implementeranno correttamente.
Estrattore di anteprime dai video
Google ha introdotto una nuove classe richiamabile dai programmatori per l'estrazione e la creazione di anteprime per i video senza sprecare preziosa memoria. Grazie a questa novità il sistema sarà in grado di prendere un frame del video e generare un'immagine delle dimensioni esatte a quello che serve per l'anteprima. Prima di ciò veniva mantenuta la risoluzione del video originale per il frame risultando in un enorme spreco di memoria in caso di molte anteprime video.
Notifiche
Il primo cambiamento riguarda le notifiche che ora non possono essere richiamate dalla stessa applicazione per più di una volta al secondo. Questo significa che nemmeno il gruppo di Whatsapp più popolato al mondo potrà farvi squillare e vibrare lo smartphone per più di una volta al secondo. Tutti i suoni di notifica che vengono inviati in tempi più brevi non verranno presi in considerazione e saranno persi. L'utente finale difficilmente noterà questo cambiamento ma di certo gli sviluppatori dovranno prestarci attenzione.
Dispositivi con poca RAM
Con le nuove API di livello 27 in Android 8.1 gli sviluppatori potranno contrassegnare le proprie app come adatte all'utilizzo sui dispositivi con poca RAM permettendo così a Google di consigliare le applicazioni tramite Play Store su questi dispositivi e migliorare l'esperienza degli utenti.
Compilazione automatica
La compilazione automatica dei campi di testo a livello di sistema non è una novità di questa release ma Google ha migliorato ulteriormente tale funzione in questa beta. Anche qui sono più che altro miglioramenti che saranno utili agli sviluppatori ma come ogni aiuto che Google offre ai developer poi si ripercuoterà (si spera) in una migliore esperienza utente con le applicazioni che utilizzate sul vostro smartphone.
Altro
Ci sono ancora alcune altre novità davvero poco interessanti per gli utenti e rivolte ai developer e riguardano i campi di testo delle applicazioni, la navigazione sicura utilizzando WebView ed i possibili errori forniti dai lettori di impronte digitali in modo da scoprire l'origine di vari problemi.
Se siete interessati ad andare più nel dettaglio vi consiglio di recarvi sulla pagina ufficiale di Google dove vengono forniti anche vari consigli su come aggiornare le proprie applicazioni perché siano ottimizzate per la nuova release che vedrà un'ulteriore beta entro fine novembre e il rilascio finale a dicembre sugli smartphone della casa californiana.
Voi possedete uno degli smartphone supportati? Avete già scaricato la beta o preferite attendere?