Sherpa porta Samsung in tribunale per crimini economici
Lo scorso anno Samsung ha dovuto affrontare il problema con gli esplosivi Galaxy Note 7. Il produttore è riuscito a chiudere il caso senza grosse ripercussioni sulla propria reputazione (anche i grandi possono sbagliare) ma ora un nuovo problema sembra essere spuntato all'orizzonte. L'ONG Sherpa ha accusato Samsung di non rispettare alcune leggi cinesi tra cui quella relativa allo sfruttamento dei bambini.
Come i normali cittadini, anche i dipendenti e le aziende hanno doveri e diritti da rispettare. Esistono leggi che impediscono alle aziende di sfruttare i propri dipendenti ma, purtroppo, teoria e pratica non sempre vanno di pari passo. Si parla di "soft law" quando una legge esiste ma se non viene rispettata e nessuna conseguenza viene applicata. I motivi possono essere diversi: manca un effettivo controllo o la vittima ha paura di parlare.
Secondo l'organizzazione non governativa Sherpa, creata 15 anni fa dall'avocato William Bourdon, Samsung non starebbe rispettando la legge. Già nel 2014 la ONG aveva portato a galla il problema ma la denuncia era stata respinta. Ora torna più agguerrita che mai con una nuova denuncia: Samsung dovrà presentarsi al tribunale penale di Bobigny, in Francia.
Le informazioni in mano a Sherpa arrivano direttamente da un'associazione cinese. Dopo avere fatto visita (anche in forma del tutto anonima) alle fabbriche di Samsung, è venuto fuori che numerose leggi cinesi siano state violate: straordinari non pagati, sfruttamento di minori, ed altro ancora...
Come spiega France Culture, non è detto che questa denuncia porterà a qualcosa. "Probabilmente la giustizia francese non farà i dovuti controlli in Cina, se quanto riferito da Sherpa è vero. E' anche difficile immaginare che le autorità cinesi accettino questo approccio. Questa storia continuerà forse con un richiamo ed una sorta di pausa".
In breve, nonostante le accuse tutt'altro che leggere, Samsung potrebbe risollevarsi senza troppi problemi. Del resto non dimentichiamo che Nike, qualche anno fa, è andata incontro alle stesse accuse ma ciò non ha impattato più di tanto la propria immagine. Per Samsung potrebbe avvenire lo stesso: nonostante le accuse, tutte da provare in sede legale ovviamente, probabilmente gli utenti continueranno ad acquistare i suoi dispositivi.
Qualunque sarà l'esito di questa storia, ciò su cui occorre concentrarsi sono i diritti dei lavoratori. Bisogna superare le soft law e passare alle maniere "forti" (perdonate il termine) in modo che vengano effettivamente prese delle misure contro tutte quelle società che non rispettano i diritti dei lavoratori, i diritti umani. Che siano multinazionali o più piccole compagnie emergenti.
Se le accuse mosse a Samsung risulteranno vere, continuerete ad acquistare i dispositivi del brand o no?
Fonte: Reuters, Franceinfo
Quando compri un nuovo smartphone non fai caso a questi dettagli (di solito), ma lo compri solo in base a ciò che offre. Non dico che ciò sia giusto, eppure lo fanno. Questo perchè se (ad esempio) ti serve il Galaxy Note con la S Pen per lavoro, non stai a pensare a come vengono trattati i lavoratori che lo assemblano (NON PUOI FARLO, visto che le vere alternative spesso sono poche o assenti).