Linux on DeX: Canonical ci riprova, stavolta con l'aiuto di Samsung

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© nextpit by Irina Efremova

All'inizio mi sono iscritto alla beta di Linux on DeX per pura curiosità ma, dopo aver ricevuto l'invito a partecipare ed aver testato la piattaforma, devo ammettere che spero il progetto vada in porto. Da fan dei sistemi desktop Linux e da amante dei concept di smartphone che si trasformano in PC, ho trovato l'esperienza estremamente gratificante, anche se non priva di problemi allo stato attuale.

Requisiti di sistema

Prima di tutto ecco cosa dovete avere a disposizione. Per utilizzare Linux on Dex avrete bisogno di disporre di un Samsung Galaxy Note 9 o un Tab S4 e un adattatore USB Tipo-C / HDMI, tutto qui. Lato software dovrete scaricare l'applicazione chiamata Linux on DeX per l'appunto, tutta la magia avviene da li. Tecnicamente dovrebbe essere possibile utilizzare l'app con qualsiasi distribuzione Linux, al momento però esiste solamente un'immagine precompilata di Ubuntu 16.04 LTS proveniente da Canonical stessa.

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Fortunatamente su Note 9 lo spazio nella memoria interna non manca. / © NextPit

Il download dell'immagine di sistema occupa ben 3,6GB che crescono a oltre 10GB una volta estratti dall'archivio compresso. Una volta estratta l'immagine sarà possibile scegliere la quantità di spazio da assegnare a piacimento al sistema Linux, qui i 128GB o 512GB del Note9 vengono in soccorso.

Niente paura, non dovrete scegliere tra Linux e Android

Innanzitutto è da chiarire che questo sistema non sostituirà ne Android ne il sistema DeX che continueranno a funzionare normalmente. Linux on DeX è infatti solo un'applicazione che gira all'interno del sistema DeX di Samsung. Questo porta enormi vantaggi, ad esempio è possibile continuare ad utilizzare lo smartphone e le applicazioni Android sia dal telefono stesso che da DeX. Linux on Dex verrà eseguito in una finestra separata.

Questa soluzione è di certo migliore del sistema Ubuntu Touch che andava a sostituire completamente Android perdendone tutti i pregi come il fornitissimo store di applicazioni.

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Potete utilizzare DeX Pad, DeX o semplicemente un cavo video. / © NextPit

Ubuntu 16.04 LTS utilizza il leggero Desktop Environment chiamato Gnome per non pesare troppo sulle risorse di sistema. D'altronde questo sistema punta ad attirare utenti business o programmatori appassionati che hanno solo bisogno di poter fare ciò che devono senza fronzoli, animazioni piacevoli o UI accattivanti.

L'immagine Linux arriva già fornita di alcuni degli IDE più utili, alcuni editor di testo (tra cui il leggendario Vim) e poco più. È possibile ovviamente scaricare qualsiasi pacchetto compatibile con Ubuntu 16.04 a patto che sia compilato per la piattaforma hardware ARM64 e non la più classica x86/x64 dei normali PC. Molto interessante la possibilità di accedere al sistema in modalità testuale in qualsiasi momento (tramite un terminale) direttamente dallo smartphone senza bisogno di ricorrere a DeX.

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Che ci crediate o no, in questa foto, collegato allo schermo c'è solo uno smartphone! / © NextPit

Un'esperienza tutto sommato piacevole

Ho utilizzato Note9, DeX Pad e Linux on DeX per scrivere parte di alcuni dei miei ultimi articoli, navigare il web e chattare. Devo ammettere che il sistema non ha mai rallentato e non è mai sembrato come se lo smartphone avesse bisogno di più potenza.

Lo scrolling nelle pagine lunghe non è dei più fluidi ma questo dipende anche dall'integrazione del mouse con DeX che poi deve a sua volta integrarlo in Linux. Ho notato qualche piccolo problema a riconoscere alcune macro della tastiera (ad esempio la combinazione "ALT GR + ò" per l'utilizzo della @ non viene riconosciuta) ma può certamente essere risolto dall'interno di Ubuntu 16.04, nell'ambiente DeX tutto funziona al meglio.

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Linux è eseguito in finestra, le altre app continuano a funzionare normalmente. / © NextPit

La possibilità di passare velocemente tra il sistema Linux e le applicazioni Android presenti sullo smartphone è una manna dal cielo, anche perché il tutto gira fluido esattamente come vi aspettereste. È possibile passare i file tra Ubuntu e Android grazie ad una cartella condivisa e chiamate ed SMS non smettono di arrivare.

La possibilità di poter sfruttare un ambiente desktop avanzato e completo, affiancandolo ad Android senza perdere nessuna delle funzionalità dei due sistemi, è ciò che mi aspetto dal futuro di ogni smartphone. Samsung e Canonical stanno dando qui un ottimo esempio, la concorrenza può solo che prendere nota.

Linux on DeX non è ancora adatto a tutti (e probabilmente mai lo sarà) ma il futuro in cui PC e smartphone saranno la stessa cosa per la maggior parte degli utenti è più vicino che mai.

Siete interessati a questa iniziativa? Che aspettative avreste da uno smartphone che diventa PC?

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1 Commento
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  • Simone Costi 21
    Simone Costi 26 nov 2018 Link al commento

    Io odio Linux: lo ritengo poco utile e troppo diverso da windows anche solo per poter pensare di utilizzare un pc che lo esegue senza combinare disastri.
    Secondo me se un pc non riesce ad eseguire una delle ultime versioni di Windows e non lo si può potenziare, vuol dire che è da buttare via.