Usare lo smartphone la sera disturba il sonno?
Si sente spesso dire che non bisogna trascorrere troppo tempo davanti a uno schermo o che la sera è meglio evitare di stare davanti al computer o allo smartphone. È solo un falso mito o la luce del display influenza davvero il soono? Facciamo il punto della situazione.
La lotta contro i falsi miti
Esistono così tante leggende sulla tecnologia che abbiamo deciso di scrivere una serie di articoli che aiuteranno a distinguere il vero dal falso. Potrete riconoscerli facilmente perché tutti gli articoli saranno contrassegnati dall’etichetta Falsi miti. Vi diremo se quello che sentite dire è vero o se si tratta di una semplice leggenda metropolitana. Questa settimana cercheremo di scoprire se l’utilizzo di uno schermo la sera abbia o no degli effetti sul sonno.
Lo smartphone disturba il sonno: dato di fatto o leggenda metropolitana?
Si sente spesso dire che l’utilizzo di uno schermo non faccia bene agli occhi e possa disturbare la fase di addormentamento. E proprio per evitare questi problemi era stata creata la modalità notte. Nougat avrebbe dovuto prevederla ma non se n’è vista l’ombra. I produttori hanno quindi deciso di implementare da sé questa funzionalità sui propri dispositivi, ecco perché la troviamo sotto il nome di “modalità notte”, “modalità di protezione occhi”, “filtro luce blu”. Anche se ogni produttore ha scelto un nome diverso per distinguersi dagli altri, il concetto è sempre lo stesso: filtrare la luce blu emessa dal display.
Luce blu: che cos’è?
Per spiegare le cose in maniera semplice sappiate che ogni colore è associato ad una lunghezza d’onda. Di conseguenza il nostro cervello attribuisce il colore in funzione della dimensione dell’onda, per esempio tra 510 e 541 capirà che si tratta del verde mentre con una lunghezza d’onda tra 478 e 483 capirà che si tratta del colore bianco.
Entriamo nel dettaglio. Nel nostro occhio, più esattamente nella nostra retina, si trova un fotorecettore che è in realtà il centro della nostra discussione poiché è estremamente sensibile alle onde di colore blu-viola. Anche se la luce non è generalmente nociva per l’occhio, i colori dalle onde corte sono più carichi di energia e quindi non sempre buoni per l’occhio.
La luce blu disturba la melanopsina (il pigmento utilizzato dai fotorecettori) e quindi le cellule gangliari fotosensibili che la utilizzano. Tutto ciò si traduce su larga scala in un affaticamento degli occhi e in disturbi del sonno perché il cervello ovviamente riceve queste informazioni.
Bisogna sottolineare che gli effetti nocivi della luce blu sono un problema solo quando la luce è artificiale, quindi davanti a uno schermo. Tanti sono gli esperti che mettono in guardia dai pericoli di questa luce blu, specialmente tra i bambini che crescono con uno schermo sotto gli occhi. Si arriva anche al punto che altre parti dell’occhio vengono colpite, danneggiando i tessuti. Anche se non ci sono soluzioni miracolose, sono comunque disponibili degli occhiali anti luce blu presso numerose ottiche.
Il filtro per la luce blu, è efficace?
Se la luce blu è filtrata il vostro occhio sarà ovviamente meno soggetto alla fatica e il vostro sonno sarà meno disturbato. A parte ciò il sonno dipende da tanti altri fattori quindi non giungete a conclusioni troppo affrettate. Se il vostro dispositivo supporta questa modalità, non esitate ad utilizzarla, i vostri occhi vi ringrazieranno.
Quale argomento vi piacerebbe venisse trattato nel prossimo articolo sui falsi miti che girano attorno al mondo degli smartphone?
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