Night Sight (ufficiale) in prova: Google Pixel 3 porta la luce nell'oscurità
La modalità Night Sight è uno dei punti di forza di Pixel 3 e Pixel 3 XL ma non è stata resa subito disponibile quando sono stati rilasciati i due smartphone. Ora Google sta aggiungendo la speciale funzione con un aggiornamento che abbiamo già testato qualche giorno in anticipo e confrontato con i concorrenti come Mate 20 Pro, Galaxy Note9 e iPhone XS. I risultati vi stupiranno!
La cosiddetta modalità Night Sight, in arrivo anche per tutte le generazioni di smartphone Pixel precedenti, funziona come quella del nuovo Huawei Mate 20 Pro. Vengono scattate diverse foto, con la fotocamera di Google il numero è compreso tra 6 e 15, con tempi di esposizione diversi e poi riunite in un'immagine unica e migliore.
Un vantaggio rispetto allo smartphone Huawei, dove una foto notturna può richiedere fino a 20 secondi: Una foto in condizioni di scarsa illuminazione con la modalità notturna di Google non dura mai più di 6 secondi. Il numero di foto scattate dipende dalla situazione di luce e da quanto il fotografo tiene la mano ferma. Se lo smartphone è bloccato su un treppiede o su un supporto simile, Pixel 3 (XL) scatta sei foto con un secondo di esposizione ciascuna.
Modalità notturna del Pixel 3 (XL) rispetto alla concorrenza
Ciò che la fotocamera del Pixel 3 che abbiamo usato per il test con Night Sight è riuscita a catturare è davvero notevole. La gamma dinamica e la fedeltà cromatica sono convincenti nei nostri scatti di prova di un'affollata Berliner Straße. Anche i colori che non possono essere visti ad occhio nudo vengono catturati dalla fotocamera.
- Foto in qualità originale: Google Pixel 3 | Huawei Mate 20 Pro | Samsung Galaxy Note9 | Apple iPhone XS
Un confronto diretto mostra che solo il Mate 20 Pro, che offre a suo modo una speciale modalità notturna, può tenere il passo. Entrambi possono tenere testa anche alla Canon EOS 6D, anche se la DSLR a questo punto non è proprio la più recente.
- Foto in qualità originale: Google Pixel 3 | Huawei Mate 20 Pro | Samsung Galaxy Note9 | Apple iPhone XS
Il Galaxy Note9 e l'iPhone XS non sono così buoni in questa scena relativamente ben illuminata, ciò diventa evidente nei dettagli quando si esegue un po' di zoom. Soprattutto sullo smartphone Apple, le scene sembrano praticamente prive di vita.
Il buio dello sgabuzzino non perdona
Naturalmente volevamo vedere cosa la modalità notturna aveva da offrire e abbiamo preparato una scena in studio con poca luce, dove le differenze diventano più evidenti. Per darvi un riferimento sul livello di luminosità reale: l'adesivo sulla banana era quasi visibile ad occhio nudo, ma non più leggibile da un metro di distanza. Il Pixel 3 (XL) offre un'immagine luminosa, dettagliata e colorata.
- Foto in qualità originale: Google Pixel 3 | Huawei Mate 20 Pro | Samsung Galaxy Note9 | Apple iPhone XS
Anche Mate 20 Pro porta luce nella scena, ma offre un'immagine molto più sbiadita. Quando si scatta una foto con il Galaxy Note9, i dettagli si perdono e si nota un forte rumore. L'iPhone XS di Apple ci ha deluso parecchio e mostra appena più di quanto si possa vedere ad occhio nudo, molto rumore e dettagli sfumati.
Senza laser la messa a fuoco è difficile
Per concludere, l'occhio umano non poteva vedere nulla nella nostra ultima scena. Sfortunatamente, questo non migliora neanche con il Galaxy Note9 e l'iPhone XS, dato che entrambi gli smartphone non riescono a catturare alcun dettaglio.
Un problema diventa subito evidente nella modalità Night Sight del Pixel 3 (XL), problema che Google non può risolvere con il software perché manca l'hardware adatto. Rispetto alla seconda generazione di Pixel, i nuovi smartphone non dispongono della messa a fuoco laser. Il risultato: peggiore è la luce, più problemi ha l'autofocus.
- Foto in qualità originale: Google Pixel 3 | Huawei Mate 20 Pro | Samsung Galaxy Note9 | Apple iPhone XS
Questo è particolarmente evidente in queste immagini perché, pur essendo incredibilmente luminose e colorate quando catturate con i Pixel 3, sono sempre sfocate. Anche l'opzione per la messa a fuoco ravvicinata in modalità notturna non è di aiuto nelle brevi distanze. Il Mate fornisce immagini più scure e opache, ma sono ancora nitide. Luca ha già criticato il problema della mancanza della messa a fuoco laser durante l'approfondito test della fotocamera di Pixel 3 XL.
Conclusione: (quasi) senza parole!
È davvero impressionante quello che Google è riuscita a fare con la sua modalità Night Sight. Grazie al software, Pixel 3 con una singola fotocamera è all'altezza se non migliore di Mate 20 Pro e dei suoi tre obiettivi. Gli altri concorrenti non possono competere nelle foto notturne.
Ciò che è particolarmente impressionante è ciò che Google riesce a catturare in situazioni dove c'è pochissima luce, come una stanza senza illuminazione artificiale. In questi casi la fotocamera porta letteralmente luce nell'oscurità. tutte le nostre foto scattate con Pixel 3 e 3 XL si trovano in questa galleria:
- Galleria di foto scattate con Google Pixel 3 e 3 XL
Purtoppo c'è da notare che Google sta commettendo un errore hardware che nemmeno gli ottimi sviluppatori software dell'azienda possono eliminare. Fortunatamente, il problema si limita a quando si scattano foto di oggetti molto vicini in condizioni di scarsa illuminazione. Questo non cambia la conclusione: Google mostra ancora una volta quanto sia diventato importante il software rispetto all'hardware nell'ambito fotografico.
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