Il minimalismo digitale sarà il trend tecnologico del 2019
Telefoni silenziati, meno tempo sullo schermo e stop ai social media, queste sono le tendenze tecnologiche che prevedo per il 2019. Questa pratica è nota come Digital Minimalism (minimalismo digitale) e quest'anno sarà di moda. Ecco perché.
Il minimalismo digitale si basa sullo stesso principio del minimalismo analogico, o semplicemente "minimalismo", come è più comunemente noto. L'idea è che sbarazzandosi di ciò di cui non si ha realmente bisogno, si potrebbero creare abitudini in grado di migliorare lo stato mentale e il benessere. Per certi versi, è una filosofia anticapitalista, ma i prodotti con un'estetica minimalista attraggono gli amanti dello stile di vita.
Per alcuni, avere una mentalità minimalista non significa esattamente gettare via tutte le proprie cose, ma concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Per altri, è invece una tendenza che, di fatto, potrebbe diventare parte di una subcultura, come gli hippy negli anni '60, i punk negli anni '70, i neoromantici negli anni '80 e così via.
Nell'ultimo anno, il minimalismo digitale è emerso. Le persone scelgono di rivalutare i loro rapporti con la tecnologia, pensando in modo diverso al modo in cui (o quanto spesso) utilizzano la tecnologia, come gli smartphone e i social media. Anche le grandi aziende tecnologiche stanno già reagendo. Google sta spingendo abbastanza sul benessere digitale con il suo Android 9 Pie, mentre Apple sta facendo qualcosa di simile con la funzione Screen Time su iOS. L'intera Silicon Valley si preoccupa per l'arrivo del minimalismo digitale e fa bene!.
Il prossimo mese vedrà l'uscita di un nuovo libro di Cal Newport, professore di informatica alla Georgetown University, che ha già scritto cinque libri di auto-aiuto. Il suo ultimo lavoro, intitolato proprio Minimalismo Digitale: vivere meglio con meno tecnologia, tende a farci pensare a come riprendere il controllo di una vita in cui le grandi aziende tecnologiche hanno così tanta influenza su di noi.
La dipendenza dalla tecnologia non è un concetto nuovo, naturalmente, ma credo che il 2019 potrebbe essere un punto di svolta. Questo sarà l'anno in cui diventerà "cool" essere un minimalista digitale.
Avere un telefono silenzioso e nessun account social media attivo sta per diventare la scelta di vita più popolare. Esattamente come l'essere vegani, ho l'impressione che ci stiamo muovendo nella stessa direzione con la tecnologia.
I social media saranno i primi a cadere. Quello appena trascorso è stato un anno da dimenticare per Facebook. Twitter, invece, rimane una camera piena di eco per i leoni da tastiera senza volto. Proprio questa settimana, l'attore Will Poulter, che interpreta Colin Ritman nello spettacolo interattivo di Charlie Brooker su Netflix, Black Mirror: Bandersnatch, lascia la piattaforma citando le "esperienze recenti" come motivo della sua partenza.
Poi c'è da parlare dell'effetto dei social media sui nostri figli. Nuove notizie hanno collegato la depressione nelle ragazze all'uso massiccio dei social. Queste ragazze hanno più del doppio delle probabilità rispetto ai ragazzi con gli stessi sintomi di trascorrere più di cinque ore al giorno davanti allo schermo.
Il contro-argomento di tutto questo è che solo perché gli studi dimostrano che i social media sono un male per la salute mentale, non significa che rinunciare sia facile. Queste piattaforme creano infatti dipendenza. Quante persone avete sentito dire: "Sì, ho Facebook, ma non lo uso quasi mai." Certo, come chi dice di fumare 20 sigarette al giorno e che può smettere quando vuole.
Se cancellare gli account social è l'equivalente del minimalismo digitale di disordine del proprio armadio, allora passare ad un telefono spento equivale a vendere tutti i mobili e dormire in un sacco per terra. Sopravvivere senza mappe, l'accesso ai conti bancari e la possibilità di trovare quasi tutte le informazioni pratiche di cui potreste aver bisogno in pochi secondi è molto più difficile da lasciare andare.
Eppure, viviamo in un'epoca di incessante pressione per l'auto-miglioramento. Sul serio, se non vi trovate nel programma di Mark Wahlberg, che senso ha vivere? Più dura è la sfida, più punti si ottiengono. I giornalisti che hanno provato e scritto di "aver provato a staccare" hanno riferito di essersi sentiti "più concentrati, meno distratti, meno nervosi".
La nostra Jessica ci ha provato nel giugno 2017 e ha concluso che: "Il Nokia 3310 sarebbe un ottimo secondo telefono, ma una vita senza smartphone, a mio avviso, è impensabile al giorno d'oggi". Ora, a 18 mesi di distanza, la marea sta cambiando.
Il motivo principale per cui penso che il 2019 sia il punto di svolta è basato su numeri puri. L'uso dei media digitali è aumentato del 40% dal 2013, l'uso degli smartphone è raddoppiato negli ultimi tre anni e 1 minuto su 5 che vengono trascorsi online è speso sui social media.
Se il 2019 non fosse l'anno in cui il minimalismo digitale diventerà mainstream, vorreste davvero vedere fin dove si arriverà?
Avete mai provato il minimalismo digitale? Condividete le vostre abitudini tecnologiche (buone o cattive) nei commenti qui sotto.
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