Hugo Barra saluta Xiaomi e la Cina
Huga Barra è senza dubbio il volto più noto in casa Xiaomi ma, dopo tre anni e mezzo nella startup cinese, ha deciso di fare le valigie e tornare a casa. Il motivo? Lo spiega lui stesso con un lungo post pubblicato su Facebook.
Dopo cinque anni trascorsi in casa Google come vicepresidente del Product Management per Android, Hugo Barra nel 2013 ha deciso di intraprendere una nuova avventura con Xiaomi, una startup al tempo non ancora navigata e nota a tanti come lo è ora. Ed è così che è atterrato in Cina aiutando in questi tre anni e mezzo il brand a trasformarsi in un giocatore importante a livello internazionale nel mondo della telefonia mobile.
Ed oggi, con un post su Facebook, annuncia il suo ritorno a casa. Il motivo? La lontananza da casa, il voler riunirsi con famigliari ed amici, e la salute. E personalmente, dopo aver vissuto cinque intensi (e bellissimi) anni a Pechino, capisco perfettamente questa scelta visto che la stessa che mi ha riportata in Europa (ma questa è un'altra storia).
Nell'arco di questi tre anni Barra ha contribuito all'espansione della casa cinese che ha raggiunto diversi mercati come quello asiatico, russo, statunitense ed europeo (non con gli smartphone, per ora). Ora toccherà a Xiang Wang prendere in mano la situazione ed occupare la poltrona di Barra che, comunque, rimarrà dietro le quinte in veste di consulente.
L'MWC è vicina e Xiaomi presidierà l'evento. Purtroppo però, come lo scorso anno e come avvenuto a gennaio al CES di Las Vegas, il brand potrebbe ancora una volta non compiere il passo che in tanti aspettiamo: l'apertura al mercato internazionale. Personalmente pensavo che sarebbe stato Barra a compierlo magari in sella ad un nuovo dispositivo Xiaomi ma il nuovo anno del gallo, che prenderà avvio il 27 gennaio in Cina, si aprirà con qualcun altro al timone di Xiaomi Global.
Cosa ne pensate della scelta di Barra? Pensate che la sua scelta rallenterà ulteriormente l'arrivo dei dispositivi Xiaomi in Europa?
Come succede per tanti professionisti nostrani (calciatori) dopo aver lasciato il proprio paese si accorgono che" l'America " sta in Italia, magari potrebbe semplicemente essere questione di saudage.