Gli eroi di domani: Huawei Mate 10 Pro e Porsche Design arrivano in Italia (e non sono soli)
La nuova generazione di phablet firmati Huawei è stata annunciata a Monaco il mese scorso ed ora Mate 10 Pro e Porsche Design sbarcano finalmente in Italia. Con questi nuovi phablet, con il nuovo servizio di assistenza a domicilio e la campagna che inneggia al raggiungimento dei propri obiettivi, Huawei mostra ancora una volta come voglia diventare il primo produttore di smartphone.
Huawei Mate 10 Pro e Porsche Design: disponibili in Italia
l Mate 10 Pro, e la sua variante Porsche Design non sono due phablet qualunque. Potrebbero sembrarlo, dall'esterno, ma in realtà racchiudono un processore dotato di intelligenza artificiale. Il Kirin 970, l'ultimo della casa, integra un'unità di intelligenza artificiale (Neural Processing Unit) pensata per le attività legate al mondo AR e VR. Al momento il suo utilizzo di riduce al riconoscimento di oggetti e paesaggi in tempo reale quando li si inquadra con la fotocamera ma in futuro dovrebbe poter fare di più di questo.
Il Huawei Mate 10 Pro e la più lussuosa versione Porsche Design sono disponibili all'acquisto in Italia. Potrete acquistarli entrambi presso i negozi fisici di elettronica, attraverso gli operatori telefonici o direttamente online. I prezzi? Non proprio contenuti, ma questo lo sapevamo già:
- Huawei Mate 10 Pro: in blu e grigio, 6GB di RAM e 128GB di memoria interna per 849 euro
- Huawei Mate 10 Posche Design: solo in nero, 6GB di RAM e 256GB di memoria interna per 1395 euro.
L'impegno di Huawei: dal Door to Door alla campagna I am what I do
Huawei propone inoltre un nuovo servizio Door to Door che consiste nell'inviare a domicilio un tecnico nel caso si verificassero problemi con il dispositivo. I clienti che hanno acquistato il Mate 10 Pro dovranno prima contattare telefonicamente il servizio di assistenza e, qualora non fosse possibile risolvere il problema a distanza, Huawei invierà un tecnico direttamente a casa.
Per ora il servizio sarà disponibile solo a Roma e Milano ma è interessante vedere come il brand cerchi di migliorarsi nell'assistenza clienti, quello che un tempo era considerato uno dei talloni d'Achille del produttore. Huawei è uno dei protagonisti del mercato, e le sue nuove campagne non fanno altro che dimostrarlo.
L'ultima si chiama I am what I do e consiste nell'installazione in alcune città italiane di quattro statue che raffigurano gli eroi di domani: Levante, Massimo Ciociola, Monica Calicchio e Diva Tommei. Si tratta di quattro figure nostrane che hanno abbracciato l'innovazione tecnologia realizzando alcuni interessanti progetti e che dovrebbe ispirare le nuove generazioni a raggiungere i propri obiettivi.
Nel mentre le quote di mercato europee di Huawei crescono e nelle maggiori città, così come in TV, e impossibile non notare la presenza del brand. Samsung ed Apple non sono più soli. Il produttore cinese si è fatto conoscere ed apprezzare per i suoi prodotti di qualità, la sua voglia di innovazione e di migliorarsi, promuovendo la collaborazione con altre case forti in alcuni campi specifici.
Riuscirà Huawei a diventare il primo produttore sul mercato? Avete uno smartphone del produttore cinese? Se sì, quale?
Buongiorno Jessica ed a tutti.
Ho avuto uno Huawei Ascend Y300 contemporaneamente ad un Samsung e preferivo il primo. Sarò strano, ma il software di Huawei mi piaceva di più e sembra che da allora questo aspetto del brand, peraltro criticato frequentemente, sia molto migliorato.
La possibilità per Huawei di scalzare Samsung è certo una possibilità reale, ma le variabili sono moltissime e gli incidenti di percorso dietro l'angolo che questa previsione è ardua. Certo che se i top di gamma Samsung continueranno ad avere problemi...
Apple è un'altra cosa. Sforna ottimi prodotti (tra l'altro ha appena distrutto Samsung nel confronto tra i due top di gamma effettuato attraverso vari Top tester) ed i suoi Clienti sono mooolto più legati al marchio che non quelli di un qualsiasi Android phone e, pertanto, scalzare Apple, laddove leader di mercato, sarebbe e sarà più difficile.