L'autonomia di Pixel 3 XL? Google doveva sforzarsi di più
Google ha realizzato un Pixel 3 XL con una batteria più piccola e un display più grande rispetto al suo predecessore. Basterà la migliore efficienza del SoC a compensare queste "mancanze"? Pixel Stand si è rivelato utile durante il periodo di prova? Scopriamo le risposte a queste domande nel nostro test dedicato alla batteria di Google Pixel 3 XL.
Scorciatoie:
- La batteria si è ristretta
- Software e hardware non vanno molto d'accordo
- Pixel Stand è un'oasi di salvezza
- Conclusioni
Google il gambero
Mentre tutti avanzano, Google fa un passo indietro. Pixel 3 XL dispone di una batteria ai polimeri di litio (Li-Po) da 3450mAh integrata nella sua scocca in vetro non removibile. Confrontandola con quella del suo predecessore, il Pixel 2 XL utilizzava un modulo agli ioni di litio (Li-Ion) da 3520mAh, possiamo notare come l'azienda abbia effettivamente ridotto la già non strabiliante capacità della batteria del suo smartphone top.
In un mondo in cui ormai molti dei produttori hanno raggiunto o addirittura superato i 4000mAh per i propri flagship (ad esempio Mate 20 Pro monta una batteria da 4200mAh), leggere una cifra di un 500mAh inferiore a tale punto di riferimento sul top di gamma di Google potrebbe insospettire alcuni dei possibili acquirenti.
Il software dovrebbe aiutare, l'hardware rema contro
Già sento l'eco di tutti i fan degli smartphone Pixel e Google che mi urlano "Si. Però il software stock, l'ottimizzazione, Google sa come funziona Android, bla bla...". Sono sempre stato d'accordo con queste affermazioni e credo lo sarò nuovamente quando il mio Pixel 3 XL riceverà il software definitivo.
Per ora la build di Android Pie presente sullo smartphone risale ancora a luglio (nonostante le patch di sicurezza di settembre) e l'autonomia non è stata delle migliori. Tralasciando vari bug e problemi di gestione della RAM, il software se comparato a quello di Pixel 2 XL è evidentemente non ottimizzato e non completato.
Certo, sono presenti tutte le funzioni di supporto come Adaptive Battery che impara le vostre abitudini per migliorare la durata della batteria (oltre all'ormai conosciuto Doze) e Digital Wellbeing che dovrebbe aiutarvi ad utilizzare meno lo smartphone ma il risultato è lo stesso: lo smartphone arriva tranquillamente a sera nelle giornate normali, ha bisogno di aiuto se siete degli accaniti gamer o utilizzate il dispositivo per godervi ore di streaming video.
Come se tutto questo non bastasse, l'hardware di Pixel 3 XL non viene in aiuto. Il SoC Qualcomm Snapdragon 845 è più efficiente del predecessore ma un batteria più piccola ed un display più grande e luminoso compensano (in modo negativo) questa migliorata efficienza. Nella mia giornata tipica praticamente sempre sotto rete WIFI, tra casa e ufficio, lo smartphone mi ha sempre garantito di arrivare a sera ma sono state davvero rare le occasioni in cui sono riuscito ad ottenere tempi maggiori di 4h di schermo acceso.
Nei weekend lo smartphone si è comportato in maniera decisamente migliore arrivando a superare le 6h. Nel nostro test della batteria PCMark Battery 2.0 sotto carico di lavoro sintetico Pixel 3 XL si è fermato a 9 ore e 46 minuti.
Google Pixel 3 XL: nei benchmark PCMark battery
Smartphone | Durata | Capacità |
---|---|---|
Samsung Galaxy Note 9 | 10:25 ore | 4000 mAh |
Google Pixel 3 XL | 9:46 ore | 3450 mAh |
Nokia 8 | 9:25 ore | 3340 mAh |
OnePlus 6 | 7:34 ore | 3300 mAh |
Samsung Galaxy S9 | 7:15 ore | 3000 mAh |
Razer Phone 2 | 5:54 ore | 4000 mAh |
Pixel Stand è quasi fondamentale
Fortunatamente Pixel 3 XL dispone ora di un pannello in vetro come scocca abilitando la ricarica wireless. Lo smartphone può essere ricaricato con qualsiasi accessorio compatibile con lo standard Qi ma in questo modo la massima velocità di ricarica si ferma a 5W. Solo gli accessori Made for Google sono in grado di utilizzare la massima potenza ovvero 10W. Purtroppo per noi l'unico accessorio dotato di questa certificazione al momento è il Pixel Stand dell'azienda stessa.
L'elegante basetta è di fondamentale aiuto per dimenticarsi della reale percentuale di batteria di Pixel 3 XL durante le giornate. Utilizzandone una sulla scrivania, sul comodino o in ufficio lo smartphone sarà in grado di recuperare sufficiente energia in poco tempo per permettervi di uscire in ogni momento del giorno senza pensieri.
Inoltre è da tenere in considerazione che questa ricarica rapida non ha la stessa potenza della Quick Charge 4.0 di Qualcomm utilizzata tramite cavo USB Tipo-C, dovrete aspettare di più o collegarvi ad un cavo per ottenere velocità extra. La possibilità di utilizzare Pixel 3 XL come sostituto di Google Home e come cornice fotografica, grazie all'esclusiva UI attivata durante la ricarica su Pixel Stand e ai forti speaker, invoglia ad utilizzare lo stand sempre più spesso ottenendo come risultato meno problemi di autonomia per lo smartphone.
Purtroppo lunghi weekend, serate in discoteca senza fine o viaggi interregionali in treno senza supporto di un caricabatterie sono ancora oggi impensabili.
Google, un piccolo sforzo in più?
Pixel Stand è un ottimo accessorio ma ha un prezzo di circa 80 euro che ritengo decisamente esagerato. Le funzioni extra che sblocca sono comunque rese disponibili via software e non penso che si dovrebbe davvero contare su una ricarica continua per garantire una buona autonomia ad uno smartphone.
Preso da solo, il Pixel 3 XL è uno smartphone dalla durata della batteria nella media che non stupisce ma nemmeno delude. Non aspettatevi miracoli, se possedete un Pixel 2 XL l'autonomia è praticamente la stessa sotto le stesse condizioni d'uso. Spero di poter cambiare idea grazie al software definitivo che dovrebbe arrivare a giorni, troverete maggiori dettagli a riguardo ed eventuali correzioni nella recensione completa dello smartphone.
Voi credete che Google potesse sforzarsi un po' di più o credete di potervi far bastare questa batteria?