Gli annunci gestiti dall'AI interagiranno con la vostra voce
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L'intelligenza artificiale sembra penetrare in ogni settore industriale. Uno dei campi in cui potrebbe avere un impatto massiccio è la pubblicità, grazie alla sua capacità di scansionare automaticamente insiemi di dati massicci in un periodo di tempo molto breve. Tuttavia, gli inserzionisti stanno ora sperimentando diverse implementazioni, tra cui annunci vocali interattivi.
Gli smart speaker sono uno dei segmenti tecnologici in più rapida crescita, mentre gli assistenti vocali stanno diventando parte integrante dell'esperienza utente. Proprio quest'anno, milioni di smartphone Android arriveranno sul mercato con un pulsante dedicato a Google Assistant, dunque non è quindi difficile sostenere che ci stiamo abituando sempre di più alle interazioni vocali con l'AI, sia che si tratti di dare degli ordini o fare domande. Pandora sembra pensare che questa familiarità possa renderci più aperti alla sua ultima idea sviluppata in collaborazione con la piattaforma di annunci audio vocali Instreamatic. L'azienda inizierà a testare le pubblicità interattive molto presto.
Come funzioneranno questi annunci? Uno spot audio può descrivere un prodotto e chiedere agli ascoltatori se sono interessati a caratteristiche specifiche o al prodotto in generale. L'utente può quindi porre domande o, naturalmente, dichiarare di non essere interessato. Instreamatic sostiene anche che la sua piattaforma basata su AI sarà in grado di comprendere risposte e domande complesse.
Il principale fattore motivante di questi spot interattivi è che, a differenza degli annunci web o mobile, non è necessario che l'utente faccia click. Tuttavia, costringere gli ascoltatori a rispondere, anche se si tratta semplicemente di un comando in grado di saltare l'annuncio, può essere percepito come piuttosto invasivo. Naturalmente, si può affermare che lo stesso vale anche per gli annunci video su YouTube, ma l'unica azione che dovete fare è premere il pulsante Skip. Richiede meno sforzo e, a mio avviso, riduce l'esperienza di ascolto o di visione.
Vorrei anche sostenere che, per quanto sofisticata o umana possa diventare, o per quanto sia mirata ai vostri interessi, la pubblicità AI darà comunque molto fastidio. È praticamente simile a qualcuno che vi interrompe durante una conversazione o mentre vi state godendo la vostra playlist preferita. Pur comprendendo la motivazione degli inserzionisti, non credo che questo sia il modo giusto di procedere.
Dobbiamo anche tenere a mente che per far funzionare questi annunci, le applicazioni che li caratterizzano richiederebbero probabilmente il permesso del microfono, sollevando preoccupazioni sulla privacy. Anche se si presume che non vi siano intenzioni dannose da parte degli inserzionisti o della piattaforma, le fughe di dati sono incredibilmente comuni. Ricordate quando Alexa registrava accidentalmente le conversazioni private e la inviava ad un contatto?
Naturalmente, dall'altro lato, la novità degli annunci vocali basati sull'AI potrebbe renderli interessanti e coinvolgenti per alcuni, mentre quelli che li odiano potrebbero rivolgersi a opzioni Premium senza pubblicità, entrambi vantaggiosi per le aziende. Tuttavia, dovremo aspettare e vedere quali saranno le reazioni degli utenti. Pandora dovrebbe lanciare i nuovi spot in beta nel corso dell'anno sulla versione gratuita del suo servizio di streaming musicale. I piani Plus, Premium e Premium Family non includeranno questo tipo di annunci.
Siete d'accordo sull'adozione delle pubblicità vocali?