Assistenti digitali: il regalo perfetto per Natale?

Samsung Galaxy S6 edge Happy Christmas
© nextpit

Man mano che si avvicina il Natale tutti cominciamo a porci la domanda: cosa regalo quest'anno? Cosa fare per evitare che questo regalo prenda polvere in un armadio, ma riesca piuttosto a far felice il suo destinatario? Assistenti digitali come Google Assistant, Amazon Alexa o Siri di Apple potrebbero essere parte di questo regalo ideale. Ne ho discusso con il collega Pierre per vedere se valessero davvero la pena. Questo è il risultato della nostra discussione.

I principali assistenti vocali disponibili (Apple, Amazon e Google) hanno aperto il loro ecosistema, cosicché è ora possibile collegarli in rete con altri dispositivi elettronici per controllarli tramite comando vocale.

Pierre ed io abbiamo lavorato molto con Amazon Echo e Google Home nelle ultime settimane. Quindi vi racconteremo di Google Assistant e Amazon Alexa provati tramite i rispettivi speaker, Echo Dot e Google Home Mini.

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Google Home Mini è davvero piccolo. / © tink

Con Amazon e Google ho alcuni problemi di fiducia. Sono due giganti di Internet che traggono beneficio, direttamente o indirettamente, dai loro partner pubblicitari. E le cose non si fermeranno qui: è chiaro che i dispositivi Echo e Google Home non sono solo prodotti. Sono anche canali per Amazon e Google, un buon modo per continuare il loro modello di business all'interno della nostra casa.

Pierre: Sì, ma non dimenticate il valore aggiunto per l'utente. Gli assistenti diventano sempre più connessi e intelligenti. Leggono articoli di Wikipedia, le previsioni del tempo, pianificano i vostri appuntamenti, gestiscono la vostra lista della spesa, forniscono notizie, leggono una storia prima di andare a dormire e vi svegliano il giorno dopo con la vostra canzone preferita.

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Philips ha una serie di lampadine intelligenti da offrire. / © NextPit

Tutto questo sembra interessante, Pierre. Ma diamo un'altra occhiata al modello di business. Entrambe le aziende (Amazon e Google) rivendono i dati e servizi di utilizzo dei loro dispositivi agli inserzionisti. Gli assistenti sono il passo successivo per questi giganti di Internet: sono sempre in ascolto e costantemente addestrati con i propri sistemi di riconoscimento vocale.

Pierre: Ma i microfoni possono essere spenti, Eric. Naturalmente, le aziende devono fare soldi con i propri prodotti. In cambio, la gamma delle funzioni degli assistenti si espande regolarmente. I nuovi prodotti e gli aggiornamenti software consentono l'integrazione con il telefono o il sistema vivavoce. Le chiamate gratuite ad altri utenti di questi prodotti sono già possibili o pianificate. Gli assistenti imparano a differenziare gli utenti e gestire le autorizzazioni: i bambini non possono più ordinare oggetti costosi su Amazon.

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Il Bridge Hue (a sinistra) può essere controllato con Eco Dot (a destra). /© NextPit

Alcuni dispositivi domotici, come le lampade Philips Hue, sono difficili da controllare senza comandi vocali. Il vantaggio di questi prodotti si vede esclusivamente grazie agli assistenti. E una volta che si inizia a parlare a casa, ci si abitua rapidamente. Il nostro collega Steffen lo ha menzionato nel suo articolo, e anche i suoi figli stanno ora dando ordini ad Alexa. Le prossime generazioni potrebbe accettare questi dispositivi come parte della loro vita quotidiana.

Tuttavia questo mi preoccupa molto. I nostri assistenti rappresentano un rischio reale. Il loro scopo è quello di collegare in rete i nostri dispositivi elettronici per consentirne il monitoraggio centralizzato. Tuttavia, questo collegamento in rete potrebbe essere gravemente abusato. Ogni elemento della Smart Home diventa una porta d'ingresso nella mia casa. Cosa succede se qualcuno apre la mia serratura smart tramite il frigorifero WIFI non protetto?

Chi è il miglior assistente?

Google e Amazon sono attualmente in competizione nella corsa ai migliori servizi vocali. Le funzioni di base dei loro assistenti e l'integrazione con le apparecchiature domotiche sono in gran parte identiche. Lo stesso vale purtroppo per le minacce alla privacy degli utenti. Al fine di comprendere meglio le differenze concrete tra Alexa e Google Assistant, Pierre ed io abbiamo fornito la nostra analisi in un articolo separato.

Gli utenti dei servizi di Google possono iniziare più velocemente con la procedura guidata Google Home. In questo modo l'assistente è in grado di accedere immediatamente al vostro calendario e conosce già i vostri interessi grazie ai vecchi dati di Google Now.

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Google Assistant ora si integra con gli altoparlanti compatibili con Google Cast solo via WIFI e controlla i dispositivi simultaneamente e senza latenza in una configurazione multi-room. / © NextPit

Se l'ecosistema Google è meno importante per voi rispetto a riprodurre musica su richiesta, l'Echo Dot potrebbe essere l'assistente giusto per voi. Alexa può facilmente collegarsi al sistema stereo tramite Bluetooth o un cavo jack. Questo risolve il problema della qualità del suono in pochissimo tempo. L'audio multi-room è disponibile solo con Google Cast, ma non ha bisogno di Google Home.

Troppo presto per una conclusione?

Le mini edizioni degli assistenti vocali sono disponibili a basso costo e da quest'anno anche in Italia, quindi è possibile provarli senza investimenti di grossa portata sfruttando finalmente la lingua italiana. Questi dispositivi diventano davvero interessanti  divertenti se la vostra casa è dotata di accessori smart, come delle lampadine intelligenti IKEA o Boulanger, per fare un esempio.

Il resto arriverà con il tempo. Con gli aggiornamenti software di questi dispositivi, ma anche dei server AI sottostanti, questi dispositivi stanno migliorando giorno dopo giorno. Non è ancora chiaro in che misura apporteranno nuove funzionalità nel prossimo anno. Questo è forse il loro principale punto di forza: vivendo vicino a questi dispositivi, è possibile essere in prima linea nell'evoluzione delle intelligenze artificiali e nella loro crescente comprensione degli esseri umani.

Vi siete già regalati uno speaker smart? Pensate sia troppo presto perché siano davvero utili?

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Eric Ferrari-Herrmann

Eric Ferrari-Herrmann
Editore

Eric è parte del team di AndroidPIT dal 2014 e si occupa di scrivere articoli per la versione tedesca del sito. Dopo un lento avvio con il Sony Xperia P, ha ben pensato di fare l’upgrade ad un Nexus 4 e grazie all’aiuto di Nico ha mosso i suoi primi passi nel mondo delle custom ROM. Ora che si definisce quasi un esperto, continua imperterrito ad armeggiare nel mondo del modding. Un’altra sua grande passione è il sushi.

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