Xiaomi Redmi Note 4 recensione: uno smartphone premium di fascia media
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Redmi è la linea di fascia media della casa cinese Xiaomi che ogni anno ci colpisce con specifiche tecniche interessanti senza però far lievitare il prezzo. Il Redmi Note 4 somiglia molto al suo fratellone uscito lo scorso anno ma diversi miglioramenti lo rendono più attraente, nel rendimento e nel design. Ecco tutti i dettagli dell'ultimo gioiellino di fascia media messo in campo da Xiaomi!
Il brand cinese ha deciso di rilasciare il Redmi Note 4 in due nuove colorazioni: blu e nero. Scoprite tutti i dettagli nella sezione dedicata a Uscita e prezzo.
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Pro
- Autonomia
- Rendimento
- Equalizzatore
- Design
Contro
- Software datato
- OS solo in inglese e cinese
- Fotocamera
- Assenza della banda 4G da 800MHz
Xiaomi Redmi Note 4 – Uscita e prezzo
Lo Xiaomi Redmi Note 4, disponibile solamente tramite importatori cinesi, è stato rilasciato in tre colorazioni: grigio, oro e argento. Il brand ha però deciso di vestire il dispositivo di due nuove colori, entrambi sobri ed eleganti: blu e nero. Le nuove varianti saranno disponibili solo per i modelli da 3GB di RAM con 32 e 64GB di memoria interna senza costi aggiuntivi rispetto al prezzo iniziale (999 yuan).
Per quanto riguarda l'etichetta del Redmi Note 4, questa può variare a seconda del venditore, spese di spedizione (che però spesso sono gratis) e di frontiera (3% del prezzo di vendita più IVA, al 22% in Italia). Il prezzo si aggira intorno ai 190-200 euro per il modello da 64GB di memoria interna e 3GB di RAM.
Xiaomi Redmi Note 4 – Design e assemblaggio
Con questo smartphone Xiaomi è giunto alla quarta edizione dei Redmi di fascia media. Lo scorso anno il corpo è cambiato passando dalla plastica all'alluminio. Quest'anno, nel Redmi Note 4, l'alluminio è diventato l'elemento principale del device: le parti in plastica sono sparite (prima erano presenti nelle estremità superiori e inferiori). Rimangono solo due linee continue utili per separare accuratamente i segnali provenienti dalle diverse antenne incorporate.
La scocca è in alluminio e più spessa di quella montata sul Redmi Note 3. Questo metallo nobile ha raggiunto anche il tasto di accensione e quelli del volume che quindi ora non sono più in plastica come in passato. La lega di alluminio non è così resistente e dopo la prima settimana, se non state proprio attenti, potrebbero comparire dei piccoli graffi.
Il design è molto simile a quello del Redmi Pro però, nella parte posteriore, invece di avere due fotocamere ne abbiamo una sola e subito dopo, in basso, è presente il lettore d'impronte digitali. I lati sinistro e destro si curvano leggermente sulla parte posteriore ma comunque la superficie è piatta e perpendicolare allo schermo.
L'altoparlante, prima presente nella parte posteriore, è posizionato in basso accanto al port USB.
Gli angoli di alluminio sono avvolti da una cornice, sia vicino allo schermo che alla scocca, che è più splendente del resto del device, comunque già luminoso. Nella parte superiore è presente il mini jack, in pericolo di estinzione quanto il sensore ad infrarossi.
Come visibile dalla foto lo schermo è incrastrato in un bordo in plastica rialzato di un millimetro rispetto all'alluminio del corpo del device. Non è così sorprendente come nel caso dell'Honor 7 ed è una caratteristica che troviamo in altri dispositivi di fascia media con corpo in alluminio. Lo spessore totale è di 8,4 millimetri, il giusto.
Quando si tiene il device in una mano il dito indice cade perfettamente sopra il lettore di impronte che si torva sul retro. Se lo prendiamo con la mano destra e vogliamo abbassare il volume con il pollice è necessario alzare leggermente il dito.
Sul lato sinistro è presente il carrello ibrido dove immettere in uno slot la microSIM e nell'altro la nanoSIM o la microSD.
Sotto il display troviamo i tre tasti di navigazione tipici di Android. Nella parte superiore, al centro, c'è lo speaker per le chiamate e lateralmente la fotocamera e il sensore di prossimità. La lucina del LED c'è ma fa capolino solo quando si accende per notificare qualcosa ed è situata a destra dell'altoparlante.
Xiaomi Redmi Note 4 – Display
Lo schermo è un IPS LCD di 5,5 pollici con risoluzione in Full HD e densità di 400 ppi, stessi numeri che incontriamo sul predecessore. Gli angoli di visione sono ottimi. Il Redmi Note 4 ha uno schermo con vetro curvo 2,5D e, purtroppo, non prevede alcun tipo di protezione quindi vi consigliamo di utilizzare delle pellicole adeguate.
Per montare una tecnologia IPS questo schermo è ottimo: i neri sono abbastanza neutri ed i colori presentano un buon contrasto. Comparato al modello dello scorso anno, sul Redmi Note 4 troviamo toni più caldi e luminosi.
Xiaomi Redmi Note 4 – Software
Il Redmi Note 4 gira con Android 6.0 RA58K, la prima versione di Marshmallow, e senza nessun patch di sicurezza mensile rilasciato fino ad ora. L'interfaccia è l'ultima tra quelle di fabbrica: la MIUI 8.
So che MIUI non ha molti seguaci però ha diverse funzioni che a me, invece, piacciono molto. La nuova barra di accesso rapido è in stile più Touchwiz che iOS e ingloba più servizi in meno spazio. In questo menu superconcentrato troviamo una barra di ricerca ed un lettore di codici QR molto utile, per esempio, per allacciarsi rapidamente ad una rete WIFI. Inoltre con questa nuova versione di casa Xiaomi possiamo configurare un nuovo spazio utente cosicché, per esempio, altre persone possano usare il vostro dispositivo senza minacciare la vostra privacy. Possono anche essere registrate le chiamate di serie.
Accanto a questi lati positivi troviamo anche alcuni aspetti negativi proprie dell'interfaccia MIUI. Quella più importante riguarda il fatto che vi sono pochi aggiornamenti e nel caso del Redmi Note 4 è disponibile la versione cinese che supporta solamente il cinese e l'inglese. Nnon avere l'app drawer non mi sembra così tremendo.
Inoltre la versione cinese ha una serie di app che rimandano a servizi web cinesi. La gran parte di queste si possono disinstallare ma altre, come Games, Mi Wallet o MiAppStore, invece no.
Altro punto da tenere a mente è che questo smartphone non si presenta con molto servizi Google, come Google Play, però questi possono essere installati facilmente, insieme ad altri trucchi per smartphone Xiaomi.
Xiaomi Redmi Note 4 – Prestazioni
Questo Redmi ottiene delle performace tra le migliori della gamma. Con un Mediatek Helio X20 (a settembre, secondo AnTuTu, è risultato uno tra i 10 processori più potenti in circolazione) accompagnato da una GPU Mali-T880 MP4 e da 3GB di RAM è la versione più premium di tutte oltre ad essere un'ottima scelta per chi ama giocare con il proprio device.
Con 64GB di memoria interna c'è un bel margine per salvare una grossa quantità di canzioni Spotify e parecchie app. Inoltre questa generazione di Redmi conta su uno slot ibrido dove riporre una microSD da 256GB. La fluidità del sistema è buona sotto ogni aspetto ed i giochi mostrano un'ottima qualità grafica. In comparazione ad altri dispositivi si posiziona sopra l'Galxy Note 5.
Xiaomi Redmi Note 4 – Audio
Lo speaker principale è posizionato nella parte inferiore del dispositivo insieme al port USB. Il suono non è perfetto però se lo usate per ascoltare la radio sotto la doccia o riprodurre video occasionalmente, considerati dimensione e prezzo, è soddisfacente.
Anche l'altoparlante per le chiamate presenta un buon volume e la cancellazione del rumore è abbastanza buona. Senza alcun dubbio una delle migliori feature inclusa in MIUI è l'equalizzatore per gli auricolari. Ci sono diversi profili predefiniti per gli auricolari a marca Xiaomi ma si possono personalizzare le onde sonore di qualsiasi device inserito nel mini jack.
Xiaomi Redmi Note 4 – Fotocamera
La fotocamera principale ha una risoluzione di13MP e un'apertura di f/2.0. Seppure la risoluzione, rispetto al dispositivo precedente, sia leggermente minore, la qualità delle immagini è migliorata.
Con questo dispositivo Xiaomi non pretende di entrare in competizione con le migliori fotocamere presenti ora sul mercato, ma il Redmi Note 4 fa ciò che deve e riesce a catturare buoni scatti soprattutto considerando il prezzo. Quando si registrano i video si nota all'istante che non è presente alcun stabilizzatore ottico d'immagine quindi, prima di premere Rec, poggiatevi da qualche parte.
Per la fotocamera anteriore troviamo gli stessi numeri del Redmi Note 3: 5MP e un'apertura di f/2.0. È inclusa la modalità Bellezza e una feature a volte simpatica a volte meno: quando le nostre facce vengono inquadrate sullo schermo appaiono sesso ed età presunti. A me è andata male, ma provate voi.
Possiamo inoltre fare affidamento su una modalità semi-manuale attraverso cui è possibile selezionare il bilanciamento dei bianchi e l'ISO. Inoltre possiamo aggiustare i parametri con diverse opzioni predefinite ed usufruire della modalità notte extra. Sul lato sinistro il simbolo con tre cerchi permette di applicare dei filtri in real time quando si scattano le foto.
Xiaomi Redmi Note 4 – Batteria
La batteria di 4100 mAh è tra le più resistenti sul merato: arriva a 5 ore di display attivo e raggiunge le 24 ore di autonomia, anche sotto un utilizzo intensivo del dispositivo. Con un utilizzo moderato la batteria riesce a resistere oltre le 36 ore, vale a dire per due giorni interi.
Xiaomi Redmi Note 4 – Specifiche tecniche
Giudizio complessivo
Le critiche mosse contro il Redmi Note 4 sono poche. Abbiamo tra le mani un hardware di ultima generazione con un design eccellente, a livello dell'Honor 7 ma con rifiniture migliori, ad un prezzo veramente contenuto. Gli aspetti negativi già li conoscete: è disponibile solo in Cina e le lingue predefinite non sono masticate da tutti. Però bisogna essere sinceri: a questo prezzo non c'è nulla di comparabile in giro.
Un possibile rivale potrebbe essere il Moto G4 Plus però memoria, rendimento e design sono migliori nel Redmi Note 4, anche se Motorola la spunta su fotocamera e disponibilità di vendita.
Voi che ne pensate? Scendereste a qualche compromesso pur di aver questo economico dispositivo di fascia media tra le mani?
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