Xiaomi Mi Band 3: il fitness tracker per il popolo (con tutto ciò di cui avete bisogno)
Smartband, fitness tracker o smartwatch? Qual è il miglior compagno quotidiano per i possessori di smartphone? L'economico Mi Band 3 di Xiaomi basta a soddisfare le vostre esigenze.
Lo Xiaomi Mi Band 3 sbarca finalmente in Italia. Scoprite tutti i dettagli su uscita e prezzo nella sezione dedicata!
Pro
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Design
- Impermeabile fino a 5ATM
- Sensore di polso
- Display OLED con funzione notch
Contro
- Pedometro e cardiofrequenzimetro imprecisi
- App non localizzata completamente
- Firmware cinese
- Luminosità display non regolabile
Disponibile ufficialmente anche in Italia
L'unità da noi testata ci è stata fornita da TradingShenzhen. Tra i fornitori il prezzo al momento oscilla tra 26 e 35 euro.
Fortunatamente Xiaomi ha ufficializzato il Mi Band 3 anche in Italia al prezzo di 29,90 euro. Potree acquistarlo nei Mi Store a partire dal 7 settembre. Da lunedì 10 settembre il Mi Band di terza generazione sarà presente anche online su Amazon.
Display più grande nel vecchio design
La maggior parte degli utenti conosce Xiaomi come produttore di smartphone. Ma dal Mi Band 2, un vero bestseller, Xiaomi ha iniziato a farsi conoscere anche come produttore di fitness tracker. Il punto di forza della serie Mi Band è semplice: offri agli utenti le funzionalità di cui hanno realmente bisogno ad un prezzo imbattibile. Anche nella quarta generazione a distanza di 4 anni dal Mi Band 1, il Mi Band 3 riesce a portare avanti la tradizione di famiglia.
Mentre Mi Band 1 e 1S erano privi di display e fungevano principalmente da pedometro, il Mi Band 2 si è fatto smart meritando la corono di fitness tracker. Lo schermo OLED monocromatico da 0,42 pollici era sufficiente per mostrare le distanze percorse, i passi e le icone delle app relative alle notifiche ricevute sullo smartphone. Nel 2016, quantomeno, bastava. Nel 2018 le esigenze sono cambiate: la quarta generazione di Mi Band offre qualcosa ma non dimentica le proprie origini.
Tutto è rimasto invariato nel design: il Mi Band 3 è ancor costituito da due parti che sono cinturino e tracker.
Il display da 0,78 pollici è quasi il doppio di quello del Mi Band 2, offre una risoluzione di 128x80 pixel e adotta ancora una volta un pannello OLED monocromatico.
La novità del Mi Band 3 sta nel supporto al touch. Il tasto capacitivo con ha lasciato il posto ad un dente sensibile al tatto nel vetro. Attualmente la presentazione sul display è ancora in cinese e ci vorrà un po' prima che venga rilasciato il firmware internazionale. Se non volete aspettare, potete affidarvi a questa guida.
Navigazione orizzontale e verticale
Sul Mi Band 3 si naviga attraverso il menu, costituito da 6 livelli, molto rapidamente. Con l'applicazione è possibile adattare l'ordine delle voci del menu alle proprie esigenze. Le funzioni sono gestibili: conteggio passi, distanza percorsa, calorie, misurazione impulsi tramite sensore ottico, previsioni meteo, notifiche e altre funzioni.
Alcune delle altre voci secondarie sono illogiche: cosa ha in comune l'indicatore della batteria con passi, calorie e distanza e che cosa il cronometro deve cercare nelle impostazioni generali? Ma onestamente ad uno smartband di 30 euro si può facilmente perdonare questa illogica struttura del menu.
Sorprendente trovare su un fitness tracker così economico l'impermeabilità a 5 ATM, circa 50 metri di profondità di immersione. Anche il Gear Fit2 Pro ed il Gear Sport di Samsung possono resistere a queste profondità, ma costano parecchio di più 120 euro il primo, 180 euro il secondo).
Precisione? Non quando si parla di indossabili
Chi nel 2018 pensa ancora che i contapassi siano precisi fino all'ultimo passo e che il cardiofrequenzimetro ottico di un fitness tracker o di uno smartwatch possa effettivamente sostituire un vero cardiofrequenzimetro, purtroppo si sbaglia. Entrambe le feature forniscono solo valori guida. Ma va riconosciuto che un contapassi impreciso incoraggia a muoversi.
Ampie opzioni di configurazione tramite app
La configurazione del Mi Band 3 è rapida, anche se il manuale è solo in cinese. L'applicazione Mi Fit è ben localizzata in diverse lingue, ma ci sono ancora alcuni punti che sono stati tradotti solo in inglese. Si tratta della sempre la stessa app utilizzabile anche con Mi Band 1, 1S, 2 ed ora con il nuovo Mi Band 3.
Grazie al Bluetooth 4.2 LE, il trasferimento dei dati all'app è più veloce e soprattutto più stabile rispetto al suo predecessore. Le possibilità software, quando il Mi Band 3 è accoppiato, sono maggiori. Non c'è da stupirsi perché il Mi Band 3 può fare di più.
Oltre alle già citate funzioni di tracker e trasmissione delle notifiche, l'applicazione può anche essere utilizzata per impostare la vibrazione in caso di chiamate in arrivo.
Quando si riceve una chiamata è possibile utilizzare il Mi Band 3 per disattivare l'audio dello smartphone o addirittura rifiutare la chiamata. Naturalmente l'indossabile può anche essere registrato come dispositivo SmartLock, in modo che lo smartphone rimanga sbloccato quando nelle vicinanze.
Un'ottima autonomia
Con 100 mAh la batteria non può certo essere considerata potente ma secondo Xiaomi è sufficiente per offrire un'autonomia di 20 giorni. Nel mio test, tuttavia, ho scoperto che il Mi Band 3 riesce a raggiungere questi numeri solo se le funzioni sono ridotte al minimo e se si utilizza a malapena il display.
Utilizzando il Mi Band 3 come me, come gadget di notifica, orologio e pedometro, potrete realisticamente disporre di una settimana di autonomia con una sola carica.
Durante lo stesso lasso di tempo il Gear Fit2 Pro necessita di essere caricato almeno tre volte.
Giudizio complessivo
Avete davvero bisogno di qualcosa di più? Forse, ma non necessariamente. Gli atleti che hanno bisogno di un tracker che dispone anche di GPS e memoria per MP3 dovrebbero stare lontani dal Mi Band 3. Ma se avete bisogno di uno smartband semplice e intelligente, facile da usare, con una lunga durata della batteria e, soprattutto, che funga da estensione dello smartphone, il Mi Band 3 fa al caso vostro.
Non è necessario sostituire il Mi Band 2 con il Mi Band 3, a meno che la "vecchia" generazione non mostri particolari segni di usare. In ogni caso vi conviene aspettare un po' perché il passato ci ha dimostrato come i Mi Band spesso abbassino le proprie etichette di prezzo.