Xiaomi Mi 8: il cameraphone che ha paura del buio
Nelle ultime settimane ho avuto il piacere di utilizzare Xiaomi Mi 8 come smartphone principale e come ogni dispositivo che porto nelle mie tasche è stato sottoposto a vari test per verificarne la qualità. Anche le fotocamere sono state messe sotto torchio e, dopo aver appurato qualità e difetti del top di gamma cinese, è finalmente giunto il tempo di raccontarvi cosa ne penso di questo cameraphone in grado di competere con i big del settore.
Un accenno di teoria
Nel suo ultimo flagship Xiaomi non ha introdotto un nuovo comparto fotografico ma ha deciso di lavorare per rifinire il lavoro iniziato su Mi MIX 2S. Troviamo infatti sulla scocca la stessa doppia fotocamera che ha portato MIX 2S nella top 10 dei migliori smartphone per appassionati di fotografia.
Il sensore principale del Mi 8 è un Sony IMX363 da 12 megapixel e dimensione pari a 1/2,55" (pixel dalla dimensione di 1,4 micron). L'obiettivo ha un'apertura pari a f/1.8 e la fotocamera dispone di autofocus a rilevamento di fase PDAF con tecnologia DualPixel oltre che uno stabilizzatore ottico OIS a 4 assi.
La seconda fotocamera è sempre da 12 megapixel ma utilizza un sensore di tipo diverso. L'apertura focale dell'obiettivo è di f/2.4 e la dimensione del sensore è fari a 1/3,4" (pixel dalla dimensione di 1 micron). Le lenti hanno una lunghezza focale equivalente a 56mm che consentono uno zoom ottico 2x quasi senza perdita di qualità.
Grazie a queste fotocamere il Mi 8 è in grado di registrare video in 4K a 60fps o di utilizzare la modalità slow motion in 1080p e 240fps. Mi MIX 2S si fermava a 30 immagini al secondo per il 4K e solo 120fps per lo slow motion. La fotocamera frontale è un deciso passo avanti passando da 5 megapixel a ben 20 megapixel. L'apertura focale è pari a f/2.0 e non ci sono altre indicazioni dall'azienda riguardo il tipo di sensore utilizzato.
Ottimizzazione software e funzionalità AI migliorate
Appurato che Mi 8 dispone dello stesso comparto fotografico di Mi MIX 2S (almeno sulla scocca), com'è possibile che riesca ad ottenere risultati migliori? L'ottimizzazione software è la risposta. Xiaomi ha lavorato molto sul software della fotocamera e sulle funzionalità AI. Questo renderà felici i possessori di MIX 2S perché con l'arrivo della MIUI 10 lo smartphone borderless raggiungerà il livello del nuovo arrivato per quanto riguarda la qualità delle foto.
Ecco dunque alcuni esempi di ciò che lo smartphone è in grado di fare. In questa prima scena si può vedere già un ottimo scatto con un'ottima gamma dinamica migliorato grazie dell'intelligenza artificiale.
I colori più vivi ed i dettagli più visibili nelle aree sovra/sotto esposte sono i primi dettagli che si possono notare. La AI dimostra di poter migliorare anche gli scatti catturati con il teleobiettivo anche se rispetto al Mi MIX 2S sulla fotocamera secondaria non vi sono miglioramenti evidenti.
Purtroppo non tutto ciò che la AI è in grado di fare migliora le vostre foto. In questa scena, in cui potete vedere immortalato l'orologio di Alexanderplatz a Berlino, la AI ha cercato di migliorare troppo i dettagli, la luminosità ed il colore degli oggetti "a terra" completamente bruciando il cielo.
Fortunatamente è possibile attivare o disattivare il riconoscimento della scena e le modalità AI con un singolo tocco dall'applicazione fotocamera, potrete così scattare in rapida successione due foto e tenere la migliore in seguito. Peccato non esista la possibilità di salvare sia la foto normale che quella elaborata dalla AI.
Soddisfacente su quasi tutti i fronti
Nel complesso gli scatti ottenuti dalle fotocamere posteriori di Mi 8 si sono rivelati molto validi, abbastanza per separarmi dal mio fidato Pixel 2 XL che personalmente ritengo ancora il migliore smartphone abbia mai provato in campo fotografico.
La gamma dinamica del sensore principale è molto ampia anche senza l'utilizzo della modalità HDR. L'autofocus è sempre stato veloce e preciso e nella registrazione dei video ho notato meno movimenti casuali (focus breathing) durante il cambio di soggetto inquadrato. L'OIS non si è rivelato altrettanto efficace.
La fotocamera frontale è in grado di catturare molti dettagli e generare anche un effetto bokeh soddisfacente con buona luce ma la grana diventa visibile al calare della luminosità. Oltre all'effetto bokeh ho trovato molto interessanti gli effetti di luce nella modalità ritratto della fotocamera posteriore.
Purtroppo la qualità delle immagini si degrada velocemente al calar del sole. Non fraintendetemi, i risultati non sono disastrosi e personalmente ho visto smartphone di brand più blasonati fare di peggio. A confronto con Google Pixel 2 XL possiamo però notare il minor livello di dettaglio e una gamma dinamica minore che non aiuta nei dettagli.
Ultimo piccolo appunto tecnico: ai bordi delle immagini è visibile una leggera distorsione dovuta alle lenti. Fortunatamente io ed il mio collega Stefan (responsabile del nostro team foto/video e abile fotografo) siamo riusciti ad isolare il problema alle sole macro ad una distanza dalla quale probabilmente non scatterete mai una foto. Tutto nella norma nelle foto tradizionali.
Rimandato a settembre
Nonostante Xiaomi Mi 8 sia riuscito a farmi innamorare con la sua fotocamera facile da usare e dai risultati eccellenti, ci sono dei piccoli difetti su cui Xiaomi potrebbe ancora lavorare. Le foto in condizioni di scarsa luminosità potrebbero essere decisamente migliori e la AI potrà garantire risultati sempre più precisi grazie al machine learning.
L'uscita della versione definitiva della MIUI 10 è prevista per fine estate. Mi aspetto dunque che Xiaomi riesca a migliorare ancora il proprio prodotto già in grado di giocarsela con i top cameraphone del momento. Una cosa è certa: grazie a prestazioni di altissimo livello, un display OLED di buona qualità e un fotocamera così competitiva non c'è nessun motivo per cui dovreste rimpiangere l'acquisto di uno Xiaomi Mi 8.
Sono molto curioso del GPS. Lo aspetto solo per questo dato che lo uso per lavoro per prendere punti di alberi. Che precisione da con GPS test.
Ma soprattutto se sei in un bosco o in un parco dove sotto diverse chiome quanto è preciso?