Uber avrebbe intenzione di investire nel mercato dello scooter-sharing
Uber non è mai stata timida in fatto di espansione: e ora, il colosso del ride-sharing sembra voler entrare nel business dello scooter-sharing elettrico. Secondo gli ultimi rapporti, l'azienda californiana avrebbe intenzione di acquisire Bird o Lime.
I vari rapporti dichiarati da The Information rivelano che Uber abbia già svolto dei colloqui con Bird. La startup di scooter-sharing è stata fondata nel 2017 ma è cresciuta così rapidamente da diventare uno dei leader nel mercato degli scooter elettrici. Tra le altre cose, Bird è recentemente diventata la prima azienda a portare i suoi scooter nel Regno Unito, anche se con diverse avvertenze piuttosto grandi.
Se Uber non dovesse raggiungere l'accordo con Bird, rivolgerà la sua attenzione a Lime. In quest'ultima società, Uber è già azionista di minoranza, avendo investito 335 milioni di dollari nel luglio 2018. Gli scooter Lime si trovano già in 70 città degli Stati Uniti e persino in Europa. L'azienda di San Mateo ha recentemente lanciato le sue biciclette a motore anche nel Regno Unito. Uber vuole concludere un accordo con almeno una delle startup di scooter-sharing entro la fine dell'anno e i colloqui sarebbero già in fase avanzata.
Al TechCrunch Disrupt di Berlino, Lime è stata piuttosto indaffarata con la sua società di PR, Definers Public Affairs, che è stata coinvolta in un recente scandalo su Facebook che circonda il Partito Repubblicano. Il New York Times ha riferito che tale azienda abbia inviato ai giornalisti un documento che collega i gruppi anti-Facebook al miliardario George Soro in una campagna diffamatoria.
L'amministratore delegato di Bird, Travis VanderZanden (ex Vice Presidente di Uber), ha dichiarato ufficialmente che la sua società non è in vendita. A questo punto non ci resta che aspettare, ma è chiaro che Uber vuole essere una parte importante del mercato della condivisione degli scooter.
Cosa ne pensate di una potenziale acquisizione di Bird o Lime da parte di Uber? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.
Fonte: The Verge
Forse lo sharing degli scooter potrebbe essere più utile per chi noleggia e più redditizio per il gestore di quanto non lo sia il car sharing. Ovviamente io parlo della mentalità italiana. La cosa importante però è che nelle grandi città muoversi con scooter, preferibilmente elettrici (per essere rispettosi dell'ambiente ed anche per poter accedere alle ztl), avendo magari 80 o 100 km di autonomia, potrebbe essere qualcosa di molto utile, pensiamo ad esempio a 2 città come Roma e Napoli, dove ci sono le ztl e ci sono decine di migliaia di turisti al giorno. Si può arrivare con la propria auto o con i mezzi pubblici e poi andare in giro per la città con uno scooter. Meno traffico, meno emissioni, più comodità e maggiori possibilità di visitare le città. Ovviamente l'approccio dello scooter ha dei limiti, primo fra tutti il maltempo ad esempio. Poi ci sono persone anziane che magari non possono salire sullo scooter senza fare alcuni sforzi quindi accanto allo scooter deve esserci comunque l'auto ed il trasporto pubblico tradizionale ma lo scooter , penso che sia una buona cosa