Tecnologia 2.0: perché non optare per l'Open Source?
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Il potere dei grandi nomi della tecnologia comincia a spaventare. La loro mancanza di etica in termini di privacy e i vari problemi di sicurezza che alcuni hanno incontrato spingono gli utenti a cercare alternative. Perché non optare per applicazioni e servizi Open Source di piccole imprese? Avete tutto da guadagnarci.
Cos'è l'Open Source?
Potreste averne già sentito parlare in precedenza ma forse non conoscete bene il termine. Il nome è esplicito: è un prodotto il cui codice sorgente è aperto e quindi accessibile a tutti. Dietro il termine c'è una nozione molto importante che dà all'Open Source il suo pieno valore: la licenza. Quest'ultimo limita l'uso che può essere fatto del codice/programma (copiato, riutilizzato per creare altre applicazioni, ecc...).
Allora, qual è la differenza tra software open source e software libero? Tutte queste licenze e possibili storie di condivisione sono in realtà caratteristiche del software libero che l'open source ha preso con se. Il software libero si riduce alle seguenti 4 libertà:
- la libertà di utilizzare il programma come vuole, per qualsiasi scopo (libertà 0)
- la libertà di studiare il funzionamento del programma e di modificarlo per eseguire le operazioni che si desidera (libertà 1)
- la libertà di ridistribuire copie per aiutare gli altri (libertà 2)
- la libertà di distribuire copie delle vostre versioni modificate ad altri (libertà 3)
Di seguito, le regole stabilite dai fondatori dell'open source. Sono molto chiare, per essere riconosciuto come open source il vostro programma deve essere conforme ai seguenti standard:
- Ridistribuzione gratuita
- Codice sorgente aperto
- Opere derivate
- Integrità del codice sorgente dell'autore
- Nessuna discriminazione tra individui o gruppi
- Nessuna discriminazione tra i campi di applicazione
- Distribuzione della licenza
- La licenza non deve essere specifica del prodotto
- La licenza non deve limitare altri software
- La licenza deve essere neutrale dal punto di vista tecnologico.
Abbiamo riassunto brevemente l'argomento (ci vorrebbe un intero articolo per spiegare tutto) ma questi vi da una buona idea. Per riassumere, diciamo che il software libero e l'open source differiscono da un lato in termini di criteri (il software open source non è sempre totalmente libero, lo vediamo con qualche software copyleft) e dall'altro in termini di progettazione morale, economica o addirittura filosofica (i progetti open source sono spesso criticati per essere sostenuti o gestiti da grandi aziende, mentre il software libero è destinato ad avere un'immagine più "eroica", spesso basata sullo sforzo comunitario e su uno scopo non profit).
Perché scegliere applicazioni e servizi Open Source?
Una questione lunga e spinosa che può creare divisioni. Il motivo più spesso addotto è la sicurezza: se il codice è accessibile, si può sapere cosa c'è dentro. Questo non garantisce una protezione al 100% contro virus o altro malware, ma garantisce una maggiore sicurezza personale. Inoltre, non sono solo le persone che si prendono il tempo di controllare il codice, ma anche veri esperti in grado di rilevare vulnerabilità o altri bug.
Se il software è libero si oppone quindi ai programmi proprietari: mentre grandi aziende come Facebook e Google (per citare solo i più noti) sono totalmente egocentriche, nel software libero c'è spesso una migliore comprensione della privacy e della gestione dei dati.
Nella maggior parte dei casi, l'Open Source è più economico o addirittura gratuito. Se non vi piace l'applicazione proprietaria ufficiale di un servizio, potete scegliere un'alternativa Open Source. Ad esempio, se si vuole evitare l'applicazione ufficiale di Twitter per qualsiasi motivo, si può optare per l'applicazione Twidere.
Ecco un elenco (non esaustivo) di alternative
Potreste non avere familiarità con i termini free e open source ma sicuramente conoscete molti dei grandi nomi di questo settore. Prima di tutto, vi consiglio di dare un'occhiata a Framasoft, un'organizzazione che merita davvero più attenzione per i suoi sforzi per combattere il potere della GAFAM e Co. e per la privacy degli utenti.
Probabilmente avete già sentito parlare delle distribuzioni Linux, sistemi operativi Open Source per eccellenza. Infine, ci sono tutta una serie di programmi, da LibreOffice (un'alternativa a Microsoft Office e G-Suite) a WordPress CMS, al software fotografico di GIMP e al software di posta elettronica Thunderbird di Mozilla.
Ecco una lista (non esaustiva) delle applicazioni più popolari su Android:
- Blocco degli annunci: AdAway
- Geolocalizzazione: OsmAnd
- Gestione password: KeePass2Android, Bitwarden
- Lettore video: VLC
- Mail: K9-Mail
- Messaggistica istantanea: Telegram (solo parzialmente), Signal
- Browser: Firefox / Firefox Focus / Firefox Anteprima, Brave
- Note : Note standard, Joplin
- Podcast: AntennaPod
- Reddit: RedReader, Slide
- RSS : NewsBlur
- Twitter: Twidere
- YouTube: NewPipe
Conoscete altre applicazioni che vale la pena menzionare?
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