10 sintomi che confermano la nocività dei nostri smartphone!
Parliamo volentieri dei migliori smartphone Android, delle app più avvincenti, dei grandissimi passi avanti fatti da Google e dagli sviluppatori di questo sistema operativo ogni anno, ma bisogna di tanto in tanto staccare gli occhi dal display, guardarsi intorno e fare un po' di sano stretching, altrimenti si rischia il colpo della strega! Avete mai pensato ai danni fisici causati dalla nostra ossessione (quindi anche problemi psicologici) per questi dispositivi mobili? Ecco 10 conseguenze negative portate dal costante messaggiare, chiamare, controllare e giocare sul nostro smartphone.
1. La sindrome di Leopardi
No, non diventerete più abili con le rime smanettando costantemente sul vostro smartphone, forse potreste avere ottime probabilità di diventare i messaggiatori più veloci del West, ma per sindrome di Leopardi (termine assolutamente non medico e improvvisamente saltatomi in testa or ora) intendo piuttosto sottolineare la possibilità che da un momento all'altro possa spuntarvi la gobba.
Quante ore passate a giocare, rispondere ai messaggi su WhatsApp, controllare le indicazioni stradali su Google Maps, leggere le email, risolvere animati dibattiti politici con una ricerca in Google e chi più ne ha più ne metta? La risposta è troppo tempo. Lo fate in treno per passare il tempo o in sala d'attesa dal dentista, a tavola mentre vi sbrodolate addosso la minestra (ho qualche ustione di secondo grado qua e là sulle gambe come testimonianza) e persino in bagno per concentrarvi meglio.
Staccate gli occhi da quello schermo ogni tanto e, se proprio non riuscite a fare a meno del vostro smartphone, ricordatevi di fare un po' di sano stretching almeno una volta al giorno, per sgranchire la schiena e rilassare il collo.
2. Braccia in fuga
Avete mai passato così tanto tempo al telefono da non sentirvi più le braccia? Tutto comincia con un leggero formicolio alle dita, ma quando meno ve lo aspettate, mentre sarete nel bel mezzo di un avvincente scoop sul misterioso amante della vostra vicina di casa, vi si staccherà il braccio. Così, di punto in bianco deciderà di abbandonare voi e le vostre costose telefonate per andarsene alle Maldive per sempre!
Scherzi a parte, non basta cambiare braccio ogni 15 minuti per risolvere il problema ed il mio consiglio è quello di utilizzare gli auricolari, almeno quando sapete fin dall'inizio che si tratterà di una lunga conversazione.
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3. Mannaggia a Venere
La dea della bellezza ha voluto punire tutte le donne del mondo, probabilmente per invidia, con le famose collane di Venere, che altro non sono che quelle fastidiose rughe che abbiamo sul collo. Una maledizione che di certo non sciogliamo più velocemente se, quando parliamo al telefono, ci facciamo le unghie e siamo costrette a tenerlo stretto tra la spalla e la testa. Volete invecchiare prima del tempo e rischiare un atroce torcicollo? Attivate il vivavoce e continuate pure a sbrigare le vostre faccende senza farvi venire ulteriori rughe.
4. Cecità precoce
"Non esagerare che diventi cieco!", non avete mai sentito questa frase? Parlo dell'utilizzo eccessivo dello smartphone, del PC e del televisore, di qualsiasi oggetto dotato di uno display illuminato. Ogni giorno non facciamo altro che spostare il nostro sguardo da uno schermo all'altro, senza dare mai un attimo di tregua ai nostri poveri occhi che, a fine giornata, vorrebbero staccarsi dalle orbite e andarsene sulla stessa isola tropicale che ha scelto il vostro braccio. Se già per lavoro dovete stare con lo sguardo incollato ad un computer, cercate di limitare l'utilizzo di altri dispositivi al minimo.
5. Mal di testa
Avete notato nell'ultimo periodo un maggiore utilizzo di Momendol? Non è l'inquinamento acustico, né il troppo studio (non è mai troppo purtroppo), ma sono tutti i problemi nominati fino ad ora che sommati l'uno all'altro portano atroci mal di testa causati dalla cervicale. Una buona postura è fondamentale e, passare quasi metà della giornata con il collo in avati a controllare le notifiche su Facebook, porta prima o poi ad una tensione nel collo, che sommata allo sforzo fatto dai vostri occhi nella lettura digitale, si traduce inevitabilmente in un mal di testa penetrante. Prevenire è meglio che curare, ma molto spesso la cura migliore è mettersi a letto e svegliarsi il giorno dopo.
6. L'alba dei morti viventi
La prima cosa che fate la mattina? So che non ve la sentite ancora di ammettere il vostro problema ed è per questo che vi parlerò del mio: dopo aver spento la sveglia e disattivato la modalità aereo, fisso lo schermo con un occhio chiuso ed uno semi aperto e attendo le notifiche, poi do un'occhiata al meteo, controllo gli impegni della giornata e rispondo a qualche messaggio. La sera prima di addormentarmi invece non riesco a smettere di giocare a Crossy Road fino a quando non ho battuto il mio record. Le mie ore di sonno? Massimo cinque! le vostre?
7. Asocialità
Da quando avete uno smartphone di ultima generazione le vostre uscite in compagnia non sono più le stesse. I dibattiti più accesi si interrompono con un "Ok, Google..:", una minaccia alla nostra capacità di argomentare ma anche il modo perfetto per distruggere le amicizie. Pranzare la sera in famiglia, tutti attorno alla tavola imbandita, non è diventato altro che una gara all'ultima notifica.
8. Nomophobia
Esiste e non è la paura di avere un nome, né la paura di diventare gnomi, bensì la paura di rimanere lontani dallo smartphone, dalla connessione mobile, dalla vita virtuale. Il termine esiste davvero ed è stato coniato di recente in Inghilterra. Sono sicura che almeno uno di voi ha un amico o un parente che senza smartphone per un giorno rischerebbe un collasso improvviso, una crisi nervosa o peggio un attacco di panico. No? Fossi in voi comincerei a preoccuparmi. Il modo più veloce per curare questa fobia è, a mio avviso, quello di disinstallare tutte le app social ed utilizzare solamente WhatsApp per rimanere in contatto con il mondo. Le notifiche diminuiranno e voi potrete finalmente tornare a respirare.
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9. Selfite
Un altro termine coniato da poco, che ci ha fatto ridere la prima volta che lo abbiamo letto, eppure si tratta di un disturbo mentale di cui sono affette le persone che scattano più di sei selfie al giorno e li pubblicano sui social network. State già contando? Brutto segno, ma soprattutto, secondo un gruppo di psichiatri americani, questo disturbo mostra insicurezza e scarsa autostima. Posate quello smartphone e invece di fotografarvi mentre mangiate, godetevi i sapori della lasagna della nonna!
10. Analfabetismo
Questo più che un problema di salute, fisica o mentale, è un problema di pigrizia e mancanza di tempo. Più si va avanti e più gli smartphone diventano intelligenti, capaci di prevedere ogni nostra mossa, di completare le nostre frasi e di darci le indicazioni giuste al momento giusto. Al contrario, noi utenti diventiamo sempre più pigri, non facciamo il minimo sforzo mentale e, come se non bastasse, abbreviamo le parole per fare prima. Perchè lo sanno tutti che scrivere "ke fai?" è molto più rapido che scrivere "che fai?", eh!
Voi da quali di questi sintomi siete affetti?
La selfite è contagiosa e pericolosa
Adesso sarà stata solo una mera coincidenza, ma al punto 4: "cecità precoce", già eri partita con un "bassissimissimo" doppio senso, ma ad certo punto un lapsus freudiano ("sessa isola tropicale" al posto di "stessa isola tropicale") ha chiaramente messo un grosso dubbio sull'ipotesi della coincidenza e dato che un mio amico (Jetrhro Leroy Gibbs) sostiene da anni che "le coincidenze non esistono", credo che qui abbiamo un bel chiodino in testa... ;)
Ooops? Correggo e facciamo finta di nulla! :P
...visto cosa?
Ecco, usi troppo lo smartphone e sei già diventato cieco :P
Sgamato! :D