Bentornata Samsung: la fotocamera di Galaxy S10+ non teme nessuno
Nonostante l’enorme scelta di dispositivi di fascia alta in grado di soddisfare ogni genere di amante della fotografia, il Samsung Galaxy S10+ è stato uno dei camera phone più attesi di questo inizio anno. In questi giorni abbiamo provato le sue cinque fotocamere, cercando di metterle in difficoltà in diverse condizioni. Ci saremo riusciti?
Non importa il budget a disposizione, nel panorama Android esiste ormai uno smartphone per ogni produttore in grado di scattare splendide foto. Ad esempio, Google Pixel 3 possiede incredibili capacità di elaborazione software, l'Honor View20 gestisce un potente sensore da 48MP e, infine, Huawei Mate 20 Pro utilizza una configurazione a tripla fotocamera in grado di catturare immagini straordinarie indipendentemente dalla situazione.
Tuttavia, Samsung vanta una certa fama per quanto riguarda il comparto fotografico, motivo per cui abbiamo aspettato con ansia (io in maniera particolare) l’arrivo del nuovo flagship dell’azienda sudcoreana. Lo scorso anno, Galaxy S9 e S9+ hanno mostrato ottimi risultati, ma adesso è tempo di farsi da parte e lasciare spazio al nuovo leader della linea Galaxy.
È tempo di rinnovare l’hardware
Con Galaxy S10, Samsung ha rinnovato significativamente il design e la disposizione dei sensori, optando per una tripla fotocamera disposta orizzontalmente composta dalla seguente configurazione:
- un sensore principale Dual Pixel da 12MP dotato di apertura variabile (f/1.5 - f/2.4);
- un teleobiettivo da 12MP dotato di zoom ottico 2x e apertura f/2.4;
- un sensore ultra grandangolare da 16MP con apertura f/2.2 in grado di offrire un campo di visione fino a 123 gradi.
Nascoste all'interno dei fori del pannello frontale (di cui parleremo più tardi) è possibile trovare due ulteriori fotocamere, una da 10MP (f/1.8) e una da 8MP (f/2.2) che si dedica principalmente al rilevamento della profondità di campo.
L’AI non poteva certo mancare
Nonostante Samsung abbia nominato con parsimonia il termine AI durante il suo evento Unpacked dello scorso 20 febbraio, questo non significa che la sua fotocamera non possa beneficiare dell’aiuto di questa tecnologia. Dopotutto, il nuovo SoC Exynos 9820 presente sotto il cofano possiede la propria unità NPU (Neural Processing Unit) che si posiziona a supporto del software di elaborazione delle immagini, il quale permette ora di ottenere una qualità fotografica decisamente migliorata. Già dopo il primo scatto, la differenza rispetto a S9+ e il più recente Galaxy Note 9 è più che evidente.
Sfruttando l’unità di elaborazione neurale dedicata e l'intelligenza artificiale via software, la fotocamera del Galaxy S10+ è in grado di riconoscere fino 30 soggetti diversi, regolando automaticamente i parametri della fotocamera per offrire sempre uno scatto all’altezza della situazione. Contrariamente a molti altri smartphone (LG e Huawei, ad esempio), ho notato che l’AI di Samsung è molto meno aggressiva e ho preferito lasciare la funzione attiva, nonostante il produttore fornisca la possibilità di “spegnerla” con un tocco senza dover scavare tra i vari menu delle impostazioni.
Scatti sensazionali, ma al buio...
Ma veniamo al sodo: vi starete sicuramente chiedendo “come si presentano le foto scattate con Galaxy S10+?”. Si presentano davvero bene praticamente in ogni situazione, scena e location. I punti di forza di questo comparto presente nei flagship dell’azienda sudcoreana sono presenti anche questa volta: la fotocamera è incredibilmente veloce a scattare, la gamma dinamica e i colori si presentano magnificamente e si è sempre in grado di ottenere foto luminose.
Inoltre ho notato che quest’anno è stata anche rafforzata l'elaborazione HDR, funzionalità che aiuta in moltissime situazioni, soprattutto negli scatti al tramonto controluce. Tuttavia, quando il sole scompare, la qualità fotografica di Galaxy S10+ si posiziona dietro a Google Pixel 3 (XL) e Huawei Mate 20 Pro. Gli scatti in notturna sono comunque buoni e utilizzabili, ma il software di Samsung non è assolutamente capace di produrre le foto strabilianti dei suoi diretti concorrenti.
Oltretutto, S10+ non vanta alcuna modalità dedicata agli scatti notturni. La modalità Bright Night di cui si è parlato si è parlato tanto è attivabile dalle impostazioni dell'app fotocamera. Questa funzione, quando attiva, cercherà di dare più luce ai vostri scatti in condizioni di luce scarsa.
Infine, è anche presente una modalità Starbust che applica in automatico un "effetto stella" ad ogni luce rilevata dalla fotocamera negli scatti notturni, trasformando il tutto in ambiente un po' più natalizio.
A parte questo, date un'occhiata alla galleria di foto scattate con Galaxy S10+ in questi giorni a questo link.
Divertiamoci con l’ultra grandangolo
Ma passiamo alla parte più divertente di questa fotocamera: il nuovo obiettivo ultra grandangolare. Sì, lo so, non è una novità vedere questo tipo di sensore su uno smartphone, ma è la prima volta che Samsung decide di utilizzarlo su uno dei suoi dispositivi di punta. La nuova strategia dell’azienda è chiara: testare le nuove funzionalità prima sulla gamma media e, nel caso risultasse matura, procedere all’installazione sulla categoria che si trova al piano più alto.
Una strategia che sta sicuramente funzionando, visto che questo terzo sensore con campo visivo di 123 gradi è risultato meraviglioso. Proprio come ho potuto constatare su LG V40 ThinQ, anche l’ultra grandangolo di Samsung fornisce una nuova e divertente opzione di scatto che rispecchia il campo visivo dell'occhio umano. Durante il mese in cui ho testato il V40 mi sono divertito moltissimo a scattare in questa modalità e più di una volta mi sono ripetuto la frase “quanto vorrei che anche il mio S9+ potesse realizzare delle foto così”. A quel punto non ho perso tempo a provare le nuove lenti Rhinoshield, ma questa è un’altra storia interessante che vi invito a leggere successivamente all’articolo dedicato.
Tornando a noi, Samsung ha puntato molto su questo nuovo sensore e questo si nota dal fatto che abbia deciso di installarlo su tutta la nuova linea Galaxy S10, persino la variante più piccola ed economica, Galaxy S10e, la quale rinuncia solo al teleobiettivo, una caratteristica ben più sacrificabile.
Gli amanti degli effetti non rimarranno delusi
L’azienda non ha poi abbandonato la possibilità di far divertire i suoi utenti arricchendo l’app fotocamera della modalità ritratto e i nuovi effetti Live Focus. È possibile scegliere tra Blur, Spin, Zoom e Color Point. Il mio preferito è proprio quest’ultimo che consente di scattare il soggetto principale a colori, sfocando lo sfondo in bianco e nero. L'effetto ha funzionato molto bene in alcune occasioni e sono rimasto piacevolmente soddisfatto. La stessa funzionalità è disponibile anche per la fotocamera frontale per gli amanti dei selfie (non io, ve lo assicuro), i quali potranno divertirsi a modificare i vari parametri persino dopo lo scatto.
E a proposito di selfie, anche le due fotocamere anteriori offrono la possibilità di scattare in modalità normale o grandangolare. Ho apprezzato molto la qualità dei selfie catturati da S10+ e devo dire che, grazie al secondo sensore, questo smartphone svolge un ottimo lavoro di sfocatura dello sfondo. Tuttavia, ci sono state delle occasioni (soprattutto utilizzando la modalità Live Focus) in cui l'immagine è sembrata un po' troppo elaborata rispetto ad altri smartphone della stessa categoria.
Modalità Instagram: la mia guerra personale
Chi mi conosce, sa bene quanto io sia “affezionato” ad Instagram e quante ore abbia passato a studiare ogni aspetto di questo social, non tanto per aumentare i miei follower, cosa di cui non mi importa assolutamente, ma per creare degli strumenti dedicati agli influencer. È dunque abbastanza normale che io sia andato in estasi quando Samsung ha annunciato la sua collaborazione con Instagram sul palco dell'Unpacked.
L’omonima modalità consente di utilizzare l’app fotocamera di Galaxy S10 per scattare e modificare la foto con gli stessi identici strumenti presenti sulle Storie di Instagram: filtri, adesivi, testo, hashtag e così via sono tutti presenti e, in questo modo, non dovrete nemmeno più aprire l’app ufficiale di Zuckerberg. Per come è stata descritta, è sembrata una cosa rivoluzionaria, ma poi si scopre che l'app fotocamera si limita semplicemente a fare in automatico il processo Scatto > Condividi con > Instagram Stories. Niente di eccezionale insomma. Il frutto di questa partnership è una semplice funzione di condivisione automatica.
Come ho fatto notare durante le mie prime impressioni dopo 48 ore, fino alla giornata di ieri la mia unità di revisione non disponeva di tale modalità, ma fortunatamente ho poi ricevuto il tanto atteso aggiornamento di cui l'ufficio stampa di Samsung mi ha parlato durante una rapida telefonata, in cui mi ha anche rassicurato del fatto che tutti i Galaxy S10 disponibili all’acquisto a partire dal prossimo 8 marzo potranno godere della nuova versione del firmware.
Colgo dunque l’occasione per ringraziare i PR di Samsung per aver risposto in maniera incredibilmente tempestiva alle mie domande, ma soprattutto perché in questo modo mi è anche possibile rassicurare i nostri lettori, nonché i potenziali acquirenti, senza dimenticare chi ha già preordinato il nuovo dispositivo della società sudcoreana, evitando così delle sorprese ben poco gradite.
HDR10+ e Super Steady per video magnifici
Per quanto riguarda la registrazione video, una delle migliori nuove funzionalità del Galaxy S10+ è la Super Steady con cui Samsung promette un miglioramento del tasso di stabilizzazione per attività particolari come lo sci e il ciclismo, ma è in grado di dare una mano anche mentre si cammina o si corre. Disattivando la stabilizzazione si notano dei leggeri tremolii, mentre quando è abilitata tutto sarà molto più stabile.
Da notare il fatto che quando si registra con la modalità Super Steady attiva, il viewfinder mostra un’immagine ingrandita. Questo perché la Super Steady sfrutta l'obiettivo grandangolare del Galaxy S10+ e non quello principale.
Un’altra particolarità di questa fotocamera è la possibilità di registrare video in 4K HDR10+, l’ultima tecnologia sfruttata al momento soltanto da Amazon Prime Video e che permette di di ottimizzare il contrasto e i colori in ogni tipo di scena rispetto al precedente standard HDR10. Naturalmente, per godere di questi contenuti avrete bisogno di un dispositivo compatibile.
La modalità Super Slow Motion, nonostante offra ancora la possibilità di registrare fino a 960 fps alla risoluzione di 720p, è stata migliorata ulteriormente, soprattutto in termini di colore e gamma dinamica. Tuttavia, il miglioramento principale è il tempo di registrazione che è salito a 0,4 secondi rispetto ai 0,2 secondi e fino a 0,8 secondi in modalità 480fps.
Gli AR Emoji sono ancora vivi e vegeti
Anche gli AR Emoji hanno subito dei miglioramenti: questa volta sono più animati e, francamente, meno inquietanti della versione precedente. Quest'anno, la funzionalità è in grado di sfruttare il Google ARCore per tracciare un corpo completo e riprodurre esattamente gli stessi movimenti. Tuttavia, non mi sembra che Samsung abbia fatto molti progressi nel face tracking e, secondo la mia opinione, non è assolutamente migliore di prima.
È stata aggiunta la classica funzionalità già vista su iPhone che consente di sovrapporre un AR Emoji alla vostra faccia. Infine, la nuova caratteristica "mini-me" è sicuramente quella più simpatica e permette di creare un omino con le "vostre sembianze" che si siederà sulla vostra spalla.
Inutilità a parte...
... Bentornata Samsung! Il lavoro del produttore sudcoreano nel comparto fotografico (hardware + software) si vede eccome. Galaxy S10+ può tranquillamente competere con tutti i maggiori rivali del settore nella maggior parte delle situazioni. Tuttavia, come ho già detto, gli scatti in notturna necessitano di più lavoro e rimango in attesa di una modalità notte dedicata in stile Google e Huawei. Coraggio Sammy, so benissimo che la stai nascondendo da qualche parte!