Royole FlexPai hands-on: curioso ma evitabile
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Presentato alla fine di ottobre, è stato solo al CES di Las Vegas che siamo riusciti a dare una prima occhiata al primo smartphone pieghevole al mondo, il FlexPai. Prodotto dal produttore cinese Royole, questo smartphone ha preceduto Samsung ed il suo futuro smartphone pieghevole. Siamo stati in grado di divertirci per diversi minuti con il terminale ed ecco le nostre impressioni. Rivoluzione o flop?
Royole batte Samsung sul tempo
Stiamo parlando del futuro smartphone pieghevole di Samsung da mesi. Tuttavia, è stato il giovane (e relativamente sconosciuto) produttore cinese Royole a stupire annunciando per primo uno smartphone pieghevole.
Al CES di Las Vegas, il produttore ha finalmente annunciato la disponibilità e i prezzi dello smartphone per la Cina. È necessario sborsare 8999 yuan (circa 1250 euro) per il modello con 6GB di RAM e 128GB di memoria interna e 12999 yuan (circa 1820 euro) per la versione con 8GB di RAM e 512GB di memoria. Un giocattolo costoso, molto costoso, fin troppo costoso!
Un tablet da 7,8" come smartphone
Si dice a volte che il mondo della tecnologia, in particolare il mondo degli smartphone, non offra più innovazione. Questo smartphone dimostra però il contrario e a prima vista il FlexPai sembra davvero diverso. Questo smartphone può infatti essere piegato.
Una volta aperto (grazie alla sua cerniera a 180 gradi), il dispositivo è l'unico sul mercato in grado di offrire uno schermo AMOLED con una diagonale di 7,8 pollici e una risoluzione di 1920x1440 pixel. Da notare inoltre che lo schermo non è completamente piatto in maniera uniforme.
Quando FlexPai è piegato offre due schermi, uno in formato 16:9 e l'altro in formato 18:9. È anche possibile disabilitare uno di essi se si desidera risparmiare energia (FlexPai offre anche una funzione automatica per farlo).
Per quanto possa sembrare sorprendente, questo smartphone mantiene le sue dimensioni quasi accettabili. Inoltre FlexPai ha un punto di forza dalla sua parte: Royole assicura che il suo dispositivo può essere piegato più di 200.000 volte prima che si danneggi. Come potete immaginare, la mia rapida prova non mi ha permesso di verificare questo punto. Il sample che ho potuto toccare ha mostrato una buona costruzione per un dispositivo di pre-produzione, peccato per qualche piccola bolla d'aria sotto la parte snodabile.
Nonostante il suo peso (320 grammi), il FlexPai è anche abbastanza "facile" da maneggiare (basta forzarlo un po' per causare la flessione e abituarsi alla cerniera gommata). Naturalmente, quando viene piegato, lo smartphone non brilla per il suo spessore sottile e richiede l'uso con due mani ma per essere il primo tentativo è ben riuscito. C'è anche un lettore di impronte digitali, il supporto al DualSIM ma purtroppo non troviamo un mini-jack.
Una buona scheda tecnica ma l'interesse è limitato
Sulla carta, lo smartphone di Royole non delude. Sotto il cofano si trova il processore Snapdragon 855, 6GB o 8GB di RAM, 128GB o 256GB di memoria interna, una batteria da 3800mAh, una fotocamera grandangolare da 16MP e un teleobiettivo da 20MP.
Tuttavia l'interesse che può suscitare è discutibile perché, per far funzionare tutto correttamente, Royole ha dovuto personalizzare pesantemente Android Pie. È quindi WaterOS a girare sul FlexPai. Nonostante funzioni abbastanza bene nel complesso (anche se lo smartphone è crashato durante il mio primo utilizzo ed è stato necessario un riavvio), nessuna applicazione Android è pronta a sfruttare appieno questo schermo e questo è un problema. Un altro problema è che lo schermo si riscalda parecchio ma c'è da sperare che questo problema venga corretto durante la fase di produzione.
Una buona idea da cui stare alla larga (per ora)
Nonostante il concetto sia attraente e la costruzione sia buona per essere un primo tentativo, il Flexpai rimane uno smartphone con un'utilità più che discutibile. L'idea può essere interessante, ma la gestione è ancora piuttosto delicata e il suo prezzo (a partire da 1200 euro) sembra sproporzionato rispetto alla concorrenza attuale.
Come per ogni tipo di innovazione radicale dovremo aspettare la seconda o forse la terza generazione di FlexPai perché diventi davvero interessante. Nel frattempo, a parte per la curiosità, il primo Royole Flexpai è probabilmente uno smartphone da evitare.
Uno smartphone da evitare?
Certamente perché, visto che è poco più di un prototipo, avrà tantissimi problemi.
Certamente perché la Royole non la conosce nessuno e non avrà una rete di assistenza.
Certamente perché, essendo il primo, verrà molto rapidamente superato dai produttori Top.
Ma, secondo me, l'idea è perfetta e prima o poi tutti compreremo un pieghevole perché è utilissimo e, poi, pensate...non dovendosi preoccupare troppo di uno spessore già grande di per sé, potranno inserire una batteria decente!
L'altro merito che riconosco a Royole è il prezzo che, tutto sommato analogo a certi telefoni super Top, servirà, spero, a calmierare il mercato...proprio come è successo in Italia con Iliad.