Redmi AirDots recensione: impossibile trovare di meglio per 30 euro
Negli ultimi mesi ho sentito parlare delle Redmi AirDots fin troppo, motivo per cui non ho assolutamente perso l'occasione di provarle nonostante le mie aspettative molto basse per via del loro prezzo molto contenuto. Tuttavia, ho dovuto ricredermi! Scoprite di più nella nostra recensione completa.
Pro
- Qualità costruttiva
- Ergonomia
- Autonomia al top
- Volume molto alto
- Prezzo ultra-competitivo
Contro
- Qualità del suono non al top
- Microfono non all'altezza
- Mancanza USB-C nella custodia
- Pairing poco intuitivo
Qualità a prezzo contenuto
Stiamo pian piano entrando un po’ tutti nel mondo dell’audio senza fili, un po’ per comodità, un po’ perché gli smartphone disponibili sono ormai praticamente tutti destinati a rimuovere l’amato jack audio. Naturalmente, essendo un mercato ormai in espansione, anche quello delle cuffie wireless presenta una vasta scelta di prodotti per ogni gamma di prezzo, compresa quella entry-level che, indovinate un po’, è ora comandata da Xiaomi, o meglio da uno dei suoi brand, Redmi.
Le Redmi AirDots sono cuffie particolarmente economiche, il cui design prende spunto da tutta una serie di prodotti disponibili sul mercato e rappresentano un’ottima opzione d’acquisto per coloro che vogliono immergersi (o semplicemente testare) nel mondo dell’audio wireless via Bluetooth.
Il loro prezzo, infatti, non supera i 30 euro ed è possibile acquistarle persino in Italia tramite alcuni famosi canali online, come eBay e Amazon. Dal sito di Xiaomi non è ancora possibile, in quanto l’azienda sembra voglia spingere esclusivamente le sue Mi sue Wireless da 79 euro.
Estremamente leggere e comode
La prima cosa che è possibile notare delle Redmi AirDots una volta aperta la loro custodia è la loro eleganza sul lato estetico . La forma è molto generica e minimal, tipica del brand, con bordi arrotondati. Inoltre, queste cuffie sono molto più leggere di quanto vi potreste aspettare, un aspetto che di sicuro aiuta molto dal punto di vista del comfort, ma che allo stesso tempo non promette niente di buono per quanto riguarda la qualità dell'audio.
A parte quest’ultimo concetto, di cui parleremo tra poco, le AirDots si inseriscono facilmente nell'orecchio e aderiscono subito, isolando abbastanza bene i suoni esterni. Ovvio, non otterrete un livello di esperienza simile a quello delle cuffie con cancellazione del rumore attiva, ma è comunque possibile riuscire a bloccarne una discreta quantità.
La loro forma potrebbe causare problemi di comfort a seconda delle dimensioni e della forma dell'orecchio, ma una volta che ci si abitua è possibile tenerle all’orecchio per ore senza doverle rimuovere. Inoltre, le AirDots sono anche resistenti al sudore e agli spruzzi d’acqua, una particolarità utile se si è delle persone piuttosto attive dal punto di vista del fitness.
Infine, sul lato di ogni cuffia è stato posizionato un LED che lampeggia per comprendere il livello di batteria. La luce si colora di blu-bianco durante l’accoppiamento o il collegamento al dispositivo, oppure lampeggia di rosso quando le cuffie vengono posizionate nella loro custodia per indicare lo stato di ricarica.
Pairing strano, ma rapido
Il processo di accoppiamento iniziale non lo definirei particolarmente intuitivo e non vi è alcuna app dedicata . Bisognerà dunque accedere alle impostazioni Bluetooth del dispositivo e associarle alla solita maniera. Potrebbe sembrarvi strano notare la presenza di due dispositivi anziché uno, ovvero cuffia destra e cuffia sinistra, ma non dovete preoccuparvi. Basta collegarsi ad una delle due e l'altra si collegherà in maniera completamente automatica.
Una volta superata questa stranezza non dovrete più temere niente. Quando toglierete le AirDots dalla loro custodia, queste si collegheranno automaticamente al vostro telefono o tablet in pochi secondi. Inoltre, queste cuffie dispongono del chip Bluetooth 5.0, lo standard attualmente più veloce e stabile e che offre una velocità di trasferimento fino a due volte più rapida rispetto alla generazione precedente.
La giusta qualità per 30 euro
Entrambe le auricolari dispongono di un pulsante su entrambi i lati che permettono di gestire diverse funzioni durante la riproduzione di musica e video. Un singolo tocco mette in pausa il contenuto, mentre due tocchi attivano Google Assistant sugli smartphone Android, oppure Siri su iPhone.
Probabilmente, dopo la premessa di prima, vi starete di certo chiedendo come si comportano le AirDots dal punto di vista della qualità del suono. Ebbene, non è eccezionale, ma è comunque sorprendentemente buono, soprattutto quando si prende in considerazione il prezzo a cui vengono vendute queste cuffie. Questo aspetto fa passare tutto inosservato, soprattutto perché ci sono ben poche soluzioni a basso costo che riescono a gestire una qualità audio "buona".
Tutto ciò è possibile grazie ai driver da 7,2 mm presenti all’interno di ogni cuffia. Davvero niente male se si considera il form factor compatto delle AirDots. I bassi sono abbastanza piacevoli, ma non particolarmente accentuati. Gli alti sono nitidi e chiari mentre i medi vengono riprodotti bene a qualsiasi livello di volume. Devo dire che, a potenza massima, le AirDots emettono un suono particolarmente elevato , tanto che non ho potuto sopportare più del 70% di volume.
Tuttavia, per quanto riguarda le chiamate vocali non consiglierei queste cuffie. Il microfono non è assolutamente all’altezza e diverse persone hanno fatto fatica a sentire la mia voce durante le mie (poche) telefonate.
Autonomia sorprendente
La durata della batteria di queste cuffie wireless è davvero una piacevole sorpresa . Infatti, la loro autonomia non è poi così diversa rispetto a qualsiasi altro paio di auricolari Bluetooth che ho avuto il piacere di testare. Ogni cuffia dispone di circa quattro ore di autonomia che si estende facilmente grazie alla custodia che funge da caricabatterie portatile e con la quale è possibile ricaricare le AirDots per circa tre volte.
Di conseguenza sarà possibile ottenere potenzialmente circa 12 ore di riproduzione, dunque alla pari con alcune delle migliori cuffie wireless. Purtroppo odio il fatto che la batteria della custodia debba ricaricarsi tramite la porta microUSB anziché USB-C, ma a questo prezzo non potevo aspettarmi di meglio.
Impossibile trovare di meglio
Da qualche mese sono particolarmente affezionato alle Soundcore Libery Air di Anker, ma non ho voluto perdere l’occasione di provare le Redmi AirDots dopo averne sentito parlare praticamente ovunque.
La mia esperienza è stata davvero positiva e, ancora una volta, il marchio cinese dimostra il suo potenziale con un prodotto dal prezzo accessibile a tutti. Sì, il suono non è ai livelli delle cuffie wireless più costose, ma è anche vero che nella fascia di prezzo dei 30 euro non è assolutamente possibile trovare qualcosa di meglio.