I problemi di Samsung non finiscono con il richiamo del Note 7
Prima che andasse in fumo e fosse richiamato all'appello, il Samsung Galaxy Note 7 era stato dichiarato uno dei migliori - se non il migliore - phablet che avremmo potuto comprare. Peccato però che diverse unità abbiano preso fuoco obbligando il brand a ritirarli dal mercato. Il passo falso compiuto ha lasciato il produttore sudcoreano in una scomoda posizione rispetto ai propri rivali.
Le performance della casa sudcoreana, negli ultimi anni, hanno superato gran parte di quelle dei produttori concorrenti riuscendo a mettere sempre più pressione su Apple che cerca di mantenere alta la sua posizione in classifica e le sue vendite. La formula vincente consiste nella realizzazione di buoni dispositivi che offrono un valore aggiunto, insomma qualcosa di speciale.
Tornando indietro nel tempo forse vi ricorderete che il Galaxy S5 è stato il primo smartphone ad offrire la certificazione di impermeabilità (se contiamo solamente quelli arrivati sul mercati europeo e statunitense) e forse vi ricorderete anche che sembrò a tutti piuttosto strano non vedere integrata questa feature anche nell'S6. Ma in quella occasione Samsung decise di introdurre il suo primo dispositivo dual Edge, caratterizzato da uno schermo curvo su entrambi i lati, il che può farci perdonare la mancata implementazione della certificazione d'impermeabilità.
Prima della disfatta del Note 7 la casa sudcoreana aveva lanciato sul mercato l'S7 e la sua versione Edge. Quest'ultima ha combinato insieme impermeabilità e angoli curvi, migliorando l'ergonamia del dispositivo grazie alla scocca leggermente curva e quindi più comoda da tenere in mano (e meno incline a cadute accidentali).
Potrebbe sembrare una piccola novità ma in un mercato dove il 99% dei dispositivi sembrano lastre nere di vetro dal look anonimo, l'S6 Edge e l'S7 Edge riescono a farsi notare. Andate in un negozio e date un'occhiata ai display degli smartphone: i vostri occhi si fermeranno sulle curve dei modelli Edge, senza alcun dubbio.
Samsung ora è alla ricerca di una nuova feature che permetta ai suoi dispositivi di differenziarsi in modo tale da partire con un leggero vantaggio in questa competizione serrata.
Le immagini del Huawei Mate 9, appena ufficializzato, mostrano un design che somiglia molto a quello dell'S7 Edge, cosa che dovrebbe far preoccupare Samsung. Stesso discorso per il - gigante - Mi Mix messo in campo da Xiaomi.
Huawei, con il Mate 9 e la sua variante Porsche appena presentati, ha migliorato la fotocamera Leica del P9 e l'interfaccia EMUI dichiarando così definitivamente guerra al suo grande competitor sudcoreano. Stessa storia per il Mi Mix: non monta bordi curvi ma un ampio display di 6,4 pollici quasi privo di bordi laterali. I nuovi dispositivi rilasciati sul mercato dovrebbero far preoccupare Samsung in particolare il prezzo di listino del Mi Mix: circa 550 euro per delle ottime specifiche tecniche (6GB di RAM e 256GB di memoria interna).
Il Note 7 è stato uno dei migliori smartphone che abbia mai testato e se non avesse avuto i noti scottanti problemi, avrebbe dato filo da torcere ad Apple. E così, oltre ad aver lasciato terreno fertile a Cupertino, Samsung deve anche affrontare il sentimento di sfiducia generato nei propri consumatori.
Dalla sua Samsung ha il fatto che Apple e Google non stanno monetizzando a dovere questa occasione (non hanno abbastanza terminali in magazzino per soddisfare la domanda) e che Xiaomi abbia deciso di limitare la vendita del Mix alla Cina facendo un grande favore alla casa sudcoreana.
Per avere un iPhone 7 Plus c'è una lista d'attesa che arriva fino a 8 settimane a seconda del colore scelto. Il modello da 128GB del Google Pixel è esaurito in entrambe le versioni da 5 pollici e 5.5 pollici. D'altronde nessuna delle due società aveva previsto un improvviso aumento della domanda causato dal richiamo del Note 7.
Parlare di differeze hardware con gli utenti è difficile. Convincerli che occorre spendere 700 euro per avere le ultime feature disponibili sul mercato quando i dispositivi di fascia media per 300 euro sono in grado di offrire un'esperienza molto simile non è cosa facile. Finora Samsung ci è sempre riuscito spostando l'attenzione sul display Edge, sull'impermeabilità e su altre feature del software che rendono i propri terminali speciali. Ma ora la situazione è cambiata: il brand sudcoreano deve trovare di nuovo il proprio spazio in un mercato sempre più affollato e riconquistare la fiducia dei clienti dopo il capitolo nero del Note 7.
tutti questi smartphone con prezzi da urlo che esauriscono neanche li facessero contati mi fa riflettere....ma non dicevano che c'era la crisi??? :-o
Nella storia molti brand importanti hanno avuto problemi enormi con i loro prodotti (mi torna alla mente la nuovissima, all'epoca, Mercedes Classe A che si capovolgeva con una certa "facilità") e, a parte un grosso esborso di denaro per sistemare il guaio commesso, hanno continuato a vendere con la solita capacità che li contraddistingueva. Sicuramente è quello che succederà a Samsung. Il colosso coreano, dopo aver accusato il colpo del Note 7, tornerà a produrre smartphone belli, funzionali e con prestazioni al top e il mercato dimenticherà presto quanto accaduto. Certo, la concorrenza vorrà approfittarne e magari nel breve periodo riuscirà anche a portare a casa un buon risultato, ma Samsung non è certo finita. Ne uscirà fuori egregiamente...
credo che nn avrà grandi problemi dopo lo scottante capitombolo avuto. Già dalla serie 8 tornerà a vendere i suoi ottimi terminali con le solite vendite. Un po come successe con Apple con il problema dell'antenna di iPhone 4
Concordo
povera samsung