Se ora ordinare una pizza su Whatspp vi sembra una brutta idea, potreste ricredervi
WhatsApp è diventato senza volerlo, e con il nostro grande aiuto, il centro delle nostre comunicazioni, o almeno di gran parte di esse. Gratuito per molto tempo, poi a pagamento per supportare la struttura e, da quando è stato acquisito da Facebook, è tornato ad essere gratis. L’affare è tutto lì. Sono ancora in molti, però, quelli che si chiedono se sia una buona idea.
Tutto il mondo la usa e ciò la appetitosa per aziende e criminali
WhatsApp è una delle applicazioni più usate al mondo e dopo diversi anni di vita è ancora tra le prime tre per numero di download. A luglio 2017 WhatsApp ha annunciato di aver raggiunto 1000 milioni di utenti attivi al giorno. Ma il numero sale ancora se si contano quelli attivi nel corso del mese. Possiamo dire che gli utenti sono circa 1300 milioni.
Questo significa approssimativamente il 17% della popolazione mondiale. Sono moltissime le persone che costantemente condividono i propri interessi e intimità attraverso la semplice trama di WhatsApp. E per ciò, questa (apparentemente) inoffensiva applicazione, diventa un obiettivo inevitabile per molti cyber-criminali.
Le truffe su WhatsApp vanno dal classico trucco del francobollo nella sua versione digitale, fino ad arrivare ad applicazioni illegali che cercano di rubare dati, trarre profitto dall’invio di pubblicità o registrarvi a qualche servizio di SMS a pagamento.
D’altra parte, però, il mondo degli affari vuole beneficiarne, anche se in maniera un po’ più ortodossa. È da tanto che sono sorti metodi per contattare, attraverso l’applicazione, qualunque tipo di locale o attività: dall’ordinare una pizza o chiamare un taxi tramite WhatsApp, fino a prendere appuntamento dal parrucchiere, o mandare un buongiorno al proprio programma radio preferito.
I clienti ci sono e Facebook ha la chiave per accedervi da quando, nell’ottobre 2014, ha comprato la app per 21800 milioni di dollari. Da allora stanno lavorato come pazzi per cercare di aumentare i profitti della chat che tutti usano. Ora sembra che stiano per rendere professionale quello che la maggior parte delle piccole imprese già fa su WhatsApp, crecando di arrivare anche alle grandi imprese. La nuova era di WhatsApp è WhatsApp Business.
Mi preoccupa la privacy e la sicurezza su WhatsApp
Da un lato c’è la sicurezza dell’applicazione che a poco a poco sta raggiungendo altre app della concorrenza. Nel 2016 WhatsApp ha introdotto la crittografia end-to-end. Prima tutte le informazioni venivano inviate su internet.
Dal luglio 2017 WhatsApp ha incluso nel suo white paper sulla sicurezza il protocollo di crittografia a cui tutti i messaggi e le chiamate che arrivano attraverso l’applicazione vengono inviati dallo smartphone. Qui possiamo vedere come hanno implementato lo stesso protocollo di sicurezza della migliore applicazione di messaggistica, Signal. Quest'app è opensource e per questo WhatsApp ha potuto approfittare dei suoi codici.
Rimane sempre comunque il dubbio, visto che continuano a girare voci, sulla possibilità di hackeraggio dell'end-to-end. In realtà questa crittografia è abbastanza sicura e ciò che viene solitamente fatto è un bypass che controlla uno dei terminali.
Dall’altra parte abbiamo la privacy. Cioè, l’azienda che controlla l'app, vale a dire Facebook, potrebbe ficcare il naso nei nostri messaggi o, peggio ancora, cedere i dati a terzi come altre aziende o al governo, per esempio.
Secondo le dichiarazioni ufficiali che potete trovare nelle condizioni di utilizzo dell'app, WhatsApp non può leggere o ascoltare nessuna conversazione, ne tantomeno i file che si inviano sotto crittografia end-to-end. La filosofia dei fondatori va anche contro la creazione di una backdoor per dare accesso al governo, come è stato dichiarato pubblicamente dal co-fondatore della società Brian Acton. Onestamente oggi mi sento più tranquillo rispetto ad un anno fa, vero è che Facebook può cambiare i termini e le condizioni di utilizzo quando vuole e decidere di lasciare allo scoperto tutte le informazioni private.
Ad essere sinceri, non ci importa che la nostra intimità sia svenduta se i servizi tecnologici di cui abbiamo bisogno sono gratis. Infatti le carenze di sicurezza che l'app aveva in passato non importavano a nessuno, e gli utenti che utilizzavano l'applicazione sono continuati ad aumentare.
WhatsApp potrebbe diventare in futuro un rivale di Amazon, Ebay o Google
Nel mondo degli affari WhatsApp si è fatta strada da sola, senza che il suo team di produzione facesse nulla. WhatsApp Business è solo la conseguenza dei milioni di scambi commerciali che vengono fatti ogni giorno attraverso l’applicazione.
C’è però una differenza tra WhatsApp Business e il resto delle piattaforme internet. Mentre tutti cercano di catturare gli utenti da affiliare, WhatsApp li ha già tutti, e questi stanno solo aspettando che venga loro offerto qualcosa. Ed è questa la chiave del successo.
Su internet già circolano migliaia di consigli per migliorare le vendite di un’azienda tramite WhatsApp o come trovare contatti con potenziali clienti. È la piattaforma che usano tutti e con cui tutti si sentono a proprio agio. Una telefonata può essere recepita come aggressiva, mentre un messaggio, che può essere letto quando si vuole, è più comodo per il cliente e meno diretto se non si è interessati.
Può anche essere una maniera molto efficace per fornire un supporto ai consumatori. In questo caso l’azienda deve cercare di rispondere il più rapidamente possibile prima che il cliente rimanga amareggiato oppure potrebbero esserci dei chatbot disponibili attivi per la risposta, come quelli che Facebook utilizza già in alcuni Paesi.
Come ho detto è già tutto in funzione, manca solo che l'app venga abilitata a certificare la veridicità delle aziende che operano attraverso di questa, come già succede per Twitter o Instagram. Le aziende possono già registrarsi per partecipare al programma pilota di WhatsApp Business.
WhatsApp Business: qui spenderemo i nostri soldi
Il primo passo sarà mettere in contatto ufficialmente aziende e clienti, dopo di che la cosa più logica sarà che queste aziende, che offrono servizi o merci, addebitino i propri servizi direttamente tramite WhatsApp. Dal secondo trimestre di quest’anno abbiamo sentito le voci sull’esecuzione di pagamenti attraverso l’applicazione.
WhatsApp is going to test payments in:
— WABetaInfo (@WABetaInfo) May 17, 2017
India 🇮🇳
United Kingdom 🇬🇧
Poland 🇵🇱
USA 🇺🇸
Con i pagamenti ed i movimenti di denaro, i chatbot possono avere un ruolo importante. Per esempio: avete appena finito di cenare con gli amici di un gruppo WhatsApp e al momento di pagare ognuno potrà mettere la sua quota tramite il gruppo, senza ulteriori complicazioni.
Ho proprio voglia di vedere fin dove arriverà WhatsApp Business. Ovviamente è un’opportunità d’oro per Facebook, una chance per guadagnare ancora di più dall’acquisto del 2014. È anche possibile che in poco tempo acquistare su WhatsApp diventi qualcosa di normale come lo è ora comprare su Amazon.
Voi siete pronti ad ordinare una pizza su WhatsApp?