Parlare di intelligenza artificiale su smartphone non ha senso (e OnePlus lo sa bene)
Il OnePlus 6 è ufficiale e l'azienda cinese ha mostrato ancora una volta come sia concentrata su se stessa cercando di migliorare i propri dispositivi per gli utenti, evitando i paragoni con gli altri produttori e mettendo da parte l'intelligenza artificiale che non ha senso affiancato agli smartphone.
Basta parlare di AI sugli smartphone: è il machine learning il termine corretto
Dritta al punto. È questo ciò che ha fatto ancora una volta OnePlus. Lo ha fatto scegliendo per la presentazione del OnePlus 6 una location semplice come la Copper Box Arena nel Parco Olimpico della città di Londra, lo ha fatto presentando il suo nuovo dispositivo in 45 minuti, mostrando subito specifiche tecniche e funzioni principali del dispositivo senza fare alcun paragone con Apple o Samsung e senza utilizzare un termine che ultimamente viene tirato in ballo fin troppo spesso, intelligenza artificiale.
Machine learning e intelligenza artificiale non sono la stessa cosa
L'intelligenza artificiale per OnePlus? Un termine utilizzato spesso in modo inappropriato perché il riconoscimento degli oggetti della fotocamera ed il conseguente adattamento delle impostazioni di scatto è opera del machine learning, non si può parlare di vera intelligenza artificiale (del resto le macchine fotografiche digitali erano già in grado di farlo già qualche anno fa). Anche il riconoscimento del volto utilizzato per il Face Unlock è opera del machine learning e non dell'AI. Un concetto che il brand ci tiene a precisare.
OnePlus 6: ciò che la community chiede
David Sanmartin, Head of Marketing del brand per l'Europa, che non ha fatto altro che confermare la strategia del brand durante la nostra chiacchierata durante l'evento di lancio del OnePlus 6: migliorarsi senza guardare troppo alla concorrenza e preoccupandosi dei propri utenti. Del resto OnePlus è ancora una piccola azienda rispetto alle altre grandi aziende che guidano il mercato degli smartphone.
Certo, il notch integrato fin dall'inizio nel dispositivo non è propriamente una richiesta degli utenti ma è anche vero che un'azienda deve fare delle scelte e probabilmente la presenza della tacca è l'unica via, al momento, per offrire un display di questo tipo.
Competitor come Honor e Xiaomi appena sbarcata in Europa? Non sono un problema per OnePlus, se si continua a lavorare su se stessi, a migliorarsi, proponendosi come obiettivo quello di continuare a crescere. Il OnePlus 6 è stato presentato per quello che è: le migliori componenti hardware a disposizione integrate in un corpo curato nei dettagli, senza inutili abbellimenti e senza paroloni di marketing. È questo che vogliono gli utenti.
Il prezzo base di 519 euro continua ad essere competitivo se paragonato a quello della maggior parte degli altri brand anche se l'Honor 10 con un'etichetta di 399 euro attira. Si tratta tuttavia di dispositivi diversi tra loro che arrivano da due brand cinesi che però optano per una diversa strategia di marketing pur rivolgendosi ad un pubblico piuttosto simile.
Cosa ne pensate di OnePlus e del nuovo OnePlus 6?