Nuovi smartphone Galaxy per il 2019: Samsung non vede l'ora!
Il nuovo anno è una nuova sfida, soprattutto per quanto riguarda le aziende del settore tecnologico. Samsung non vedeva l'ora di entrare nel 2019 per entrare ancora una volta a gamba tesa nel mercato degli smartphone. Una delle ragioni principali di questo potrebbe essere il decimo compleanno della linea Galaxy S, che i sudcoreani festeggeranno con l'annuncio del Galaxy S10.
Il manager di Samsung Mario Winter ha risposto ad alcune domande che gli sono state poste in questo inizio dell'anno. L'inverno non vede segni di un crollo del mercato nel suo complesso, con Samsung in particolare destinata a continuare ad innovare. "Il 2019 sarà un buon anno per gli smartphone", Winter ne è convinto.
Una delle sfide più importanti dichiarate nell'intervista è distinguersi dalla concorrenza e sottolineare i propri punti di forza e le proprie linee guida. Dopo tutto, l'impressione di molti appassionati di smartphone secondo la quale i dispositivi sono intercambiabili non è del tutto sbagliata. Secondo Winter "è difficile per il cliente trovare delle differenze tra i vari modelli".
"Nessuno può imitarci di fretta"
Ma è proprio questo che è destinato a cambiare nel 2019, dato che le nuove innovazioni stimoleranno il mercato e, secondo il manager di Samsung, è qui che vedremo le cose migliori. Un pilastro della società verrà rappresentato dal Galaxy S10 e l'assistente Bixby, quest'ultimo ancora nettamente in svantaggio rispetto ad Alexa, Google Assistant e Siri, ma che tuttavia possiede un grande potenziale. Ogni anno vengono venduti circa 500 milioni di dispositivi Samsung in tutto il mondo. "Nessuno sul mercato può imitarci così rapidamente" ribadisce Winter.
Il business di Samsung continua ad essere buono nonostante i tempi si siano fatti sempre più difficili. Infatti, durante il terzo trimestre del 2018, la società si trova ancora al top con una quota di mercato del 18,9%, seguita da Huawei con il 13,4% e da Apple con l'11,8%.
Pensate che Samsung passerà dalle parole ai fatti?
Fonte: heise