Non solo Trump: ecco l'elenco dei Paesi che hanno posto il veto su Huawei
La decisione degli Stati Uniti di vietare alle aziende statunitensi di commerciare con Huawei è forse la notizia dell'anno. A causa di questo, molte aziende stanno rompendo i propri legami con Huawei ma gli Stati Uniti non sono l'unico Paese ad aver posto il veto al produttore cinese.
L'ordine esecutivo dell'amministrazione Trump del 15 maggio ha aggiunto Huawei alla lista nera delle società di telecomunicazioni con cui nessuna società statunitense può fare affari. Google, Qualcomm, Intel... L'elenco delle aziende che hanno iniziato ad applicare il veto non smette di crescere, anche se le ultime (e contraddittorie) dichiarazioni di Trump sembrano ammorbidire questa misura, e gli Stati Uniti non sono l'unico Paese che diffida di Huawei.
Elenco dei Paesi che hanno vietato Huawei
Oltre agli Stati Uniti, anche Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Taiwan hanno seguito l'esempio, vietando e ritirando i prodotti Huawei all'interno dei propri confini. Si tratta di Paesi economicamente importanti, che insieme rappresentano circa un terzo del PIL mondiale.
Inoltre, diversi Paesi stanno cominciando ad agire contro Huawei. Il Regno Unito sta discutendo se consentire o meno il posizionamento delle reti 5G dell'azienda, con Huawei che si sta muovendo per firmare un accordo di non spionaggio. In Francia e Germania, le misure di sicurezza saranno rafforzate per proteggere le eventuali backdoor nei canali di comunicazione. Inoltre, diversi Paesi europei come la Danimarca, la Svezia e i Paesi Bassi stanno discutendo quali possibili divieti applicare. In quest'ultimo Paese, il fornitore di telecomunicazioni KPN ha rimosso Huawei dalla sua rete 5G.
Buone notizie (se così si può dire) per Huawei: i governi di Italia, Brasile, Sudafrica, Repubblica Ceca e Turchia hanno dichiarato che non limiteranno la partecipazione di Huawei. Il governo spagnolo, da parte sua, non ha rilasciato alcun tipo di dichiarazione.
Pensate che sempre più Paesi si aggiungeranno alla lista o a poco a poco tutto tornerà alla normalità?
Fonte: Statista, The Guardian