Londra: la polizia testa di nuovo la tecnologia di riconoscimento facciale
La tecnologia di riconoscimento facciale non è solo un modo pratico per sbloccare il telefono. Ci sono molte situazioni in cui l'identificazione tramite volto è utile e l'AI sta diventando sempre più efficiente. Ovviamente, le forze dell'ordine sono interessate, motivo per cui a Londra sta per condursi il primo test di sorveglianza basato su questa tecnologia.
Il Metropolitan Police Service della capitale britannica sperimenterà la tecnologia di riconoscimento facciale in alcune località nel centro di Londra questo lunedì e martedì, in particolare nelle vicinanze di Soho, Piccadilly Circus e Leicester Square.
Secondo le prime dichiarazioni "i test saranno utilizzati apertamente con una presenza chiara e uniforme e saranno distribuiti al pubblico volantini informativi". Mentre l'idea alla base di questo tipo di sorveglianza è quella di identificare i criminali, al momento si punta a perfezionare la tecnologia. Le autorità hanno rassicurato il pubblico che chiunque rifiuti di essere sottoposto a scansione "non verrà indicato come sospetto dagli agenti di polizia". Beh, molto gentili.
Non è la prima volta che si testa questa tecnologia. Londra ne ha già fatto utilizzo nel 2016 e non si fermerà qui, in quanto sarebbero già programmati altri tre test. È facile capire perché le forze dell'ordine siano interessate ad utilizzare il riconoscimento facciale, ma il pubblico ha buone ragioni per essere cauto. D'altronde ci sono ancora molti fattori che possono portare a false identificazioni.
In Cina, dove la sorveglianza statale è più accettata, le telecamere per il riconoscimento facciale hanno segnalato un famoso CEO come un criminale ed è stato umiliato pubblicamente tramite un annuncio nei monitor di un autobus. Anche nel Regno Unito, il sistema di riconoscimento facciale utilizzato nella finale di Champions League di giugno 2017 a Cardiff, in Galles, ha fatto segnare falsi positivi del 92%, cioè 9 volte su 10, identificando erroneamente diverse persone come sospetti.
La sorveglianza si sta spingendo troppo oltre?
A parte le questioni tecniche, molti cittadini si sentono a disagio con la polizia che sfrutta il potere dell'AI sulla popolazione in generale. Il gruppo di difesa della privacy sta infatti protestando contro questi processi. Le telecamere a circuito chiuso sono una cosa comune a Londra e in altre città del Regno Unito, ma l'intelligenza artificiale a bordo delle reti di telecamere per il riconoscimento facciale porta la sorveglianza ad un altro livello.
Naturalmente, il suo impiego potrebbe anche portare ad uno scenario da incubo nel caso di falsi positivi, potrebbe incorporare pregiudizi razziali o sociali in un sistema di polizia automatizzata, o potrebbe semplicemente rendere la polizia troppo efficace.
Cosa ne pensate dell'utilizzo del riconoscimento facciale da parte della polizia? Una lotta efficace contro il crimine o l'oppressione dello Stato? Fateci sapere nei commenti qui sotto.
Fonte: Ars Technica
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