L'UE non pone il veto e Huawei è salva (più o meno)
Un nuovo capitolo della guerra in corso tra Huawei e il mondo delle telecomunicazioni si è concluso. Sembra sorprendente ma questa volta l'azienda cinese non ha avuto la peggio. Anche se è presto per poter parlare di una vittoria, la Commissione Europea ha deciso di non mettere il proprio veto sulla presenza di Huawei nel vecchio continente.
Nella giornata di domani, verrà pubblicato dalla Commissione Europea un documento riguardante la cybersicurezza ed i rischi della nuova connettività 5G. Lo scopo di questo documento, presentato dal Commissario per il mercato unico digitale Andrus Ansip, sarà quello di stimolare la discussione riguardo la sicurezza informatica tra i Paesi membri. Non si tratta infatti di una nuova legge europea ma di una "raccomandazione".
La notizia positiva in tutto questo è che l'UE non ha ceduto alle pressioni degli Stati Uniti per il ban di Huawei dalle proprie infrastrutture di rete. L'azienda è accusata dagli USA di spionaggio, accuse ovviamente respinte.
L'UE non ha preso una posizione riguardo la guerra in corso tra il governo Trump e il brand cinese, al contrario ha deciso di affidarsi alla direttiva NIS del 2016 che stabilisce delle linee guida riguardo la sicurezza in ambito informatico. Per questo, ora la scelta ricade sui singoli Paesi che possono scegliere di applicare il ban imposto dagli Stati Uniti oppure no. In Italia la discussione è ancora in corso.
La raccomandazione sarà incentrata sulla definizione di un approccio comune da adottare per arginare i pericoli derivanti dall'adozione delle nuove infrastrutture di rete 5G. Nel documento sono anche indicate delle linee guida per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime, il 70% delle quali arriva proprio dalla Cina. Lo scopo è quello di dipendere sempre meno dal mercato asiatico.
Se volete scoprire di più riguardo al documento in questione, vi rimando al link alla fonte che trovate in calce.
Voi cosa ne pensate della questione Huawei-sicurezza?