Quella volta che un iPhone ha fatto fuori il mio Galaxy S6

Un'ultima mattinata di innocenza

Era un tranquillo martedì mattina, un giorno come tanti altri. Conoscevo già benissimo i rischi di avere un letto a soppalco, più di una volta, scapicollandomi giù per le scale, ho rischiato di rompermi l'osso del collo. Ma questo non era nulla in confronto agli eventi che si sono susseguiti quel maledetto martedì.

Sono stato un fiero possessore di Galaxy S6 per quasi un anno. Era lo smartphone più costoso che avessi mai avuto, vantavo le sue eccellenti doti fotografiche, la velocità del suo processore. Passavo ore a girare lo smartphone tra le mie mani, sfiorandone l'elegante vetro con i polpastrelli. Mai, neanche per un secondo, ho pensato a cosa avrei fatto senza di lui. Mentre scrivo, le mie labbra tremano...

Un omicidio dei più brutali

Ma quel martedì sono stato preso di mira dai guai. Mentre mi rigiravo nel letto e, mezzo addormentato, proiettavo il mio braccio dall'altra parte del letto verso il comodino per spegnere la sveglia, ho urtato l'iPhone della mia ragazza. Ho provato a prevenire il tuffo nel vuoto, ma era ormai troppo tardi: un dobbio colpo ha annunciato il suo atterraggio sul pavimento. 

La mia ragazza, agitata, ha cominciato a sparare insulti, ordini e minacce a raffica. Sono corso giù per le scale per recuperare il suo Apple e, con un sospiro di sollievo, ne ho subito notato il corpo indenne: niente ammaccature e niente spaccature nel dispaly. 

Poi però mi è sorto un dubbio atroce: perchè il doppio colpo?

Mi sono girato di scatto per staccare il mio Samsung Galaxy S6 dalla presa a muro e quello che ho visto mi ha fatto gelare il sangue nelle vene. Il mio amato dispositivo era stato colpito da uno degli angoli solidi dell'iPhone 4, lasciandolo agonizzante a terra con quello che sembrava un colpo di proiettile sul display. 

Tutti i tentativi di rianimazione sono stati inutili. Lo smartphone era ormai deceduto. Rimaneva un quasi impercettibile lampeggiamento ad animare lo schermo. 

Non voglio dare la colpa a nessuno e di certo non posso affermare con certezza che le azioni dell'iPhone fossero premeditate, di natura opportunistica o accidentali. Dirò solo che il colpo mortale è stato inflitto con un impressionante forza e precisione. Il mio braccio mezzo addormentato, che ha fatto partire questa catena di eventi sfortunati, d'altro canto mi fa dubitare del mio inconscio. 

I funerali

Dopo la morte del mio Galaxy S6, seguita da un breve periodo di lutto, ho cominciato a pensare a cosa fare del dispositivo. Chiedo a voi, fedeli lettori, di condividere con me le vostre idee sui possibili modi di dire addio, o anche di rianimare, il mio fedele compagno di vita. Ho messo insieme qualche spunto qui sotto, ma se vi vengono in mente suggerimenti migliori, non esitate a commentare l'articolo. Qualsiasi messaggio di condoglianze o supporto è ben accetto.