7 affermazioni completamente false su come gestire la batteria
Ebbene sì, parliamo ancora una volta di batterie. Se esiste qualcosa di più difficile da sradicare è un assioma dato per vero. Tra miti e leggende metropolitane, la batteria di un dispositivo viene trattata quasi in maniera sciamanica dagli utenti, ed il discorso si può allargare anche ad altri apparecchi elettronici. Proviamo ora a sfatare qualche leggenda e schiarirci le idee.
Dato che esistono diversi tipi di batterie, si tende a fare confusione tra i vari consigli che qua e là si legono sul web, senza contare che con il tempo le cose cambiano e si evolvono. Il primo passo è sapere che tipo di batteria si ha tra le mani.
Ecco le tre principali tipologie di batterie:
- NICKEL (NiCd e NiMH): le pile, le classiche batterie cilindriche ricaricabili senza effetto memoria.
- LITIO (Li-Ion, ioni di litio): batteria utilizzata su molti telefoni cellulari prima dell'avvento degli smartphone (il Nokia 3310 aveva questo tipo di batteria) e, anche qui, nessun effetto memoria.
- LIPO (Li-po, polimeri di litio): stessa base di Litio e uso simile al tipo precedente, sono molto più versatili e hanno molti utilizzi.
Ora ci concentreremo sulle Li-Ion, che sono quelle che equipaggiano i nostri Android, ovviamente un po' più evolute e capienti di quelle di un 3310 (se ve lo state chiedendo, la capacità di un Nokia di allora era di 1000 mAH).
1. La devo ricaricare completamente durante la notte
Di nuovo? No! Oppure sì, decidete voi. Come spesso viene detto in questo tipo di articoli, se vi state ponendo un problema ora, sappiate che un team di ingegneri asiatici lo ha già risolto mesi fa. Potete lasciare in carica il vostro smartphone per tutta la notte, ma la batteria potrebbe risentirne a lungo andare, dunque sarebbe meglio lasciarla in carica solo il tempo necessario a farla arrivare al 100%.
I moderni smartphone sono dotati di un piccolo chip che interrompe l'energia proveniente dal caricabatterie quando la carica è al 100%, oppure quando la temperatura è troppo alta. Insomma, tenetelo lontano dal cuscino, dal calorifero e magari dalla cover.
2. La prima carica deve arrivare al 100%
No, questo non succede più da anni, basta togliere il nuovo smartphone dalla scatola, collegarlo alla corrente e dargli la sufficiente carica affinchè questo si accenda. A quel punto lo si può avviare e fargli scaricare aggiornamenti e quant'altro. Poi, se per caso non dovesse arrivare al 100% e voi decideste di scollegarlo, non succederà proprio nulla.
Al contrario, può essere dannoso lasciare la batteria nuova per troppo in carica dopo che ha raggiunto il 100%. E in quel caso non vi resta che sostituirla.
3. Devo far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla
Non succede nulla di particolare, sempre per essere molto molto accurati con la propria batteria, sarebbe meglio ricaricarla quando rimane almeno un po' di energia (meno del 10%), piuttosto che farla scaricare completamente, ma è una finezza. Al contrario, se sospettate di non riuscire ad arrivare a fine giornata, la batteria può essere collegata alla corrente in qualsiasi momento, senza conseguenze particolari.
In passato, questo era un problema reale, dato che le vecchie batterie al litio erano dotate dell'effetto memoria e bisognava fare più attenzione. Con questa nuova generazione di batterie questo problema non sussiste, ma certe idee sono dure a morire.
4. Devo ricaricare la batteria più volte in modo che duri più a lungo
Le batterie al litio perdono la propria performance con l'andare del tempo, indipendentemente da come le si tratta. L'unico effetto che si può notare è una minore autonomia durante il primo utilizzo o dopo molto tempo che la batteria non viene utilizzata. Questo perchè si forma il sale di litio, che ostruisce i circuiti elettrici, ma con l'utilizzo scompare.
5. Devo usare solo il caricabatterie in dotazione
Dipende, in linea di massima no, ma ci sono dei distinguo da fare. La maggioranza dei dispositivi Android in circolazione utilizzano lo stesso tipo di caricabatterie e quindi si può usare uno qualsiasi di questi per ricaricare il proprio smartphone. Attenzione però ai dispositivi che sfruttano il sistema fast charge. Se usate un normale caricabatterie per uno smartphone compatibile con la ricarica veloce non succederà nulla, al contrario (Fast Charge e batteria convenzionale) ci potrebbero essere delle conseguenze, da un surriscaldamento al danneggiamento delle celle.
Se proprio vogliamo essere precisi e professionali, bisogna sempre essere attenti all'amperaggio del caricabatterie, se inferiore a quello del nostro smartphone la ricarica sarà semplicemente più lenta.
6. Quante volte posso ricaricare il mio smartphone?
Difficile da dire. I produttori normalemente dichiarano un numero standard di 1000 cicli di ricarica che, se molto grossolanamente calcoliamo 1 ciclo al giorno, sono quasi due anni e mezzo. Non è affatto raro che la batteria duri molto meno di così e quando ci si accorge che l'autonomia è dimezzata o che la batteria stessa si è gonfiata, beh allora è il momento di sostituirla. Come scritto sopra, il deterioramento di una batteria è un fenomeno inevitabile.
7. Per mantenerla in salute, non ricarico troppo la mia batteria
Buon per voi, sappiate per che potete caricare la batteria ogni volta che volete. Il deterioramento è inevitabile per qualsiasi batteria che può sopportare un certo numero di cicli. È molto più importante non lasciare il dispositivo in luoghi eccessivamente caldi (sopra i 40°) e, quando lo si lascia collegato alla corrente, di farlo “respirare” a dovere, estrarlo dalla cover e lasciarlo in zone arieggiate.
Quanto state attenti alla vostra batteria?
Originariamente di Vincent Sarrazin su Androidpit.fr
Salve, nel punto 3 dite sia una finezza ricaricare la batteria quando ha ancora un pò di energia piuttosto che farlo quando è completamente scarica, mentre in un altro articolo (https://www.androidpit.it/errori-batteria-smartphone-android *) dite che la differenza tra le due azioni sia sostanziale.
* "un'importante regola da tenere a mente è che non bisogna far scaricare completamente la batteria dello smartphone ma occorre mettere mano al caricabatterie già quando raggiunge il 15 o il 20%!
La Battery University citata sopra ha constatato che scaricare completamente la batteria in modo regolare incide sul ciclo di vita della batteria stessa: si parla di 300-500 cicli di una batteria completamente scarica rispetto ai 1000-2500 cicli garantiti invece da una battria che viene generalmente caricata quando raggiunge il 20-50%.
"
Ho per caso interpretato male una delle due affermazioni o sono effettivamente contraddittorie?
Grazie, un articolo ben fatto ed esaustivo.
Bell'articolo, interessante e con informazioni giuste e utili!
Grazie mille!
Cerco di trattarla bene, senza essere maniacale o paranoico. In pratica faccio tutto quello che nell'articolo hai scritto che si dovrebbe fare. Piuttosto sono rimasto sorpreso dai 1000 mAH del 3310. Mica era poco, per quello che si faceva allora coi telefonini. Ecco perché durava una settimana. 😆
Esatto! Poi doveva dar vita alle chiamate, agli sms e Snake e Bantumi! Nulla più!