Huawei P30 recensione: compatto ma potente
Tutti parlano del P30 Pro, in particolare della sua fotocamera. Ma che dire del fratello più piccolo, il Huawei P30? Offre anch'esso nuove funzionalità o è un semplice aggiornamento della serie P del produttore? Risponderemo a uttte queste domande nella nostra recensione completa.
Pro
- Fotocamera estremamente versatile
- Scatti perfetti
- Potenza senza fine
- Batteria a lunga durata
- Jack audio
Contro
- Ricarica wireless assente
- Fotocamera sporgente
- Audio mono
- Non certificato IP68
- Nessuno slot microSD (solo NM)
Un prezzo contenuto rispetto alla concorrenza
Huawei P30 è già in vendita al prezzo di € 799 in versione 8GB di RAM e 128GB di memoria interna in tutti i maggiori negozi di elettronica di consumo o tramite i vari operatori di telefonia mobile. È possibile scegliere tra le colorazioni Black o Aurora.
Un design che ricorda P20 Pro
La prima cosa che mi ha sorpreso quando ho preso in mano il P30 sono state le sue dimensioni, perfette per la mia mano. Anche se oggi siamo abituati a usare gli smartphone XXL, è apprezzabile poter avere tra le mani un flagship che non sia eccessivamente grande. P30 vanta infatti uno schermo da 6,1 pollici, una dimensione di 71,4x149,1x7,6 mm e un peso di soli 165 grammi che lo rendono perfetto a qualsiasi tasca. Parlando del design stesso, non vi è dubbio sul fatto che si tratta di uno smartphone attraente ed elegante.
La parte frontale si distingue per l'utilizzo dello schermo all'86%, con cornici ridotte e un notch meno invasivo che passa praticamente inosservato.
La scocca posteriore è costituito da vetro, ma non risulta molto scivolosa, offrendo una buona presa quando lo si tiene in mano. Ovviamente, la sua tripla fotocamera, posizionata verticalmente sul lato sinistro, sporge un po' troppo. Lo smartphone "balla" parecchio quando lo si appoggia su una superficie piana.
Infine, nella parte inferiore del terminale troviamo l'altoparlante accanto alla porta USB-C per la ricarica e un jack audio da 3,5 mm. È una bella sorpresa, soprattutto perché Huawei decise di rimuoverlo nella generazione precedente.
Da LCD a OLED, finalmente!
Con lo schermo di questo dispositivo, Huawei ha fatto un importante salto di qualità. Il produttore ha deciso di utilizzare la tecnologia OLED invece di quella IPS. Con una diagonale di 6,1 pollici, un formato 19,5:9 e una risoluzione Full HD+, il P30 raggiunge i 244 ppi. Ok, non è QHD, ma difficilmente noterete un'enorme differenza. Inoltre, questo schermo include anche il supporto HDR, con il quale potrete godervi contenuti multimediali con una maggiore fedeltà cromatica. Ad esempio, Netflix e Amazon Prime Video offrono già una moltitudine di serie e film in questa modalità.
La qualità complessiva dello schermo è una delle migliori che abbia mai visto. Indipendentemente dall'angolo di visione, offre sempre risultati eccezionali, anche sotto la luce diretta del sole. Se qualcosa non dovesse convincervi, potrete sempre modificarne i vari parametri nelle impostazioni del display.
A proposito, non possiamo dimenticare il fatto che ora il lettore di impronte digitali è al di sotto del display. Personalmente non sono ancora molto convinto di questa soluzione, visto che in alcune occasioni non risponde correttamente.
EMUI 9.1: tanti pregi ma alcuni difetti
Huawei introduce P30 con la nuova EMUI 9.1 su base Android Pie. Come al solito, il marchio cinese include all'interno dei suoi smartphone le su applicazioni, causando non poco caos dal momento che molte sono dei duplicati dei servizi Google. La loro presenza non offrono alcun valore aggiunto, piuttosto il contrario. Di conseguenza, se siete alla ricerca di un dispositivo meno personalizzato, dovrete cercare altrove.
Ma la EMUI possiede anche dei lati positivi. Il suo design è di successo e ho gradito le sue gesture che consentono di navigare tra le varie schermate senza l'utilizzo di tasti virtuali. È stata la prima volta che ho potuto utilizzare questo sistema e una volta che ci si abitua non si riesce più a tornare indietro. Huawei stessa consiglia di attivarli per godere di una porzione di schermo maggiore e ottenere una migliore esperienza d'utilizzo. Vi basterà recarvi su Impostazioni> Sistema> Navigazione > Gesture per attivarli.
Il miglior hardware disponibile
Il P30 è dotato di 6GB di RAM e 128GB di memoria interna. Il SoC a bordo è il Kirin 980 che include una GPU Mali G76 e una doppia unità NPU, in pratica lo stesso presente su Mate 20 Pro.
Il suo funzionamento è impeccabile: velocità e fluidità all'altezza dei migliori smartphone top di gamma. Non ho riscontrato alcun arresto imprevisto o problemi di caricamento delle applicazioni. C'è comunque qualcosa che non mi è piaciuto troppo: il riconoscimento facciale, dal momento che non posso dire che sia infallibile.
Detto questo, non necessiterete di più RAM o memoria, a meno che non vi piaccia scaricare molti contenuti sul vostro smartphone. Se questo fosse il vostro caso, potrete espandere la memoria interna solo tramite schede NM di Huawei, dunque niente microSD. in questo caso però rinuncerete alla funzionalità dual SIM, poiché l'ulteriore memoria occuperà lo spazio dedicato alla seconda SIM.
Huawei P30: benchmark a confronto
3DMark Sling Shot Extreme | 3DMark Sling Shot Vulkan | 3DMark Sling Shot | 3DMark Ice Storm Extreme | Geekbench 4 (Single/Multi) | PassMark memory | PassMark Disk |
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Huawei P30 | 3934 | 4134 | 3211 | 37004 | 3322/9710 | 30150 | 45394 |
Huawei P30 Pro | 3990 | 3995 | 3219 | 35981 | 3283/9750 | 30189 | - |
Samsung Galaxy S10e | 4404 | 4308 | 9870 | 54986 | 4224/9917 | 19341 | 75600 |
OnePlus 6T | 4702 | 3861 | 6388 | 64753 | 2396/8981 | 12364 | 75065 |
Niente suono stereo
Con il suono ho ottenuto una piccola delusione, fondamentalmente perché vi è un solo un altoparlante nella parte inferiore. Questa limitazione non ha alcun senso quando si parla di uno smartphone appartenente alla categoria più alta.
Utilizzando le cuffie, invece, la mia esperienza è stata positiva, ma non posso assolutamente dire lo stesso del suo altoparlante. Tralasciando la mancanza di audio stereo, la nitidezza e la qualità in generale diminuiscono molto se si decide di alzare il volume ad un livello elevato.
Una super fotocamera
Finalmente abbiamo raggiunto il punto di forza di questo dispositivo: la fotocamera. Huawei ha optato per tre sensori, ancora una volta sviluppati in collaborazione con Leica, con le seguenti caratteristiche:
- SuperSpectrum da 40 MP, sensore Sony IMX600, f/1.8
- Grandangolo da 16 MP, f/2.2 fino a 120º
- Teleobiettivo da 8 MP, zoom 3x con OIS, f/2.4
La combinazione di questi tre obiettivi vi consentirà di scattare ottime foto in quasi tutte le condizioni. Inoltre, quando l'illuminazione è ottimale, è relativamente facile ottenere scatti eccezionali.
L'applicazione della fotocamera è molto più completa rispetto a prima, grazie alla presenza di varie nuove modalità di scatto. Dobbiamo sottolineare come Huawei ha introdotto un cambiamento significativo nel suo comparto fotografico, optando per un sensore RYYB (rosso, giallo, giallo, blu) invece di uno RGGB tradizionale (rosso, verde, verde, blu). Cosa significa? Senza entrare troppo nel tecnico, il nuovo sensore può catturare il 40% di luce in più, un aspetto particolarmente interessante quando si decide di scattare foto in notturna.
Uno zoom con cui giocare
La prima cosa che ho fatto quando ho aperto l'applicazione fotocamera è stato provare il nuovo zoom ottico 3x con stabilizzatore di immagine che riesce a raggiungere i 5x tramite zoom ibrido. Il livello di dettaglio è sorprendente e offre possibilità di scatto incredibili. Su altri smartphone, usare lo zoom è sinonimo di foto rovinata, mentre con Huawei P30 non si può assolutamente dire lo stesso. Infine, è anche possibile raggiungere lo straordinario zoom digitale 50x, ma la qualità dell'immagine ne risentirà parecchio.
D'altra parte, anche l'obiettivo grandangolare offre una valide alternativa. Infatti, seppur non svolgendo la stessa funzione, preferisco la modalità panoramica.
Potete dare uno sguardo alla qualità degli scatti realizzati con Huawei P30 al seguente link.
Scordatevi del caricabatteria
Huawei ha lavorato duramente per quanto riguarda l'autonomia. Seppur 3650 mAh non sembrano una capacità spettacolare, specialmente se li confrontiamo con le dimensioni presenti in altri flagship, eppure il produttore cinese è riuscito a renderli più che sufficienti.
Anche se siete degli utenti molto attivi, riuscirete sicuramente a tornare a casa la sera con tantissima carica residua. Con un uso più conservativo si può invece facilmente raggiungere un giorno e mezzo di autonomia senza doverlo collegare al caricabatterie.
Inoltre, nella confezione è anche incluso un caricatore Supercharger da 22,5W, che sebbene non raggiunga i 40W del P30 Pro, svolge perfettamente la sua funzione. Nel nostro test è riuscito a raggiungere il 50% della carica in appena mezz'ora, mentre la carica completa avviene nel giro di un'ora.
Come punto negativo, è un peccato notare che il P30 non includa la funzionalità di ricarica wireless. Huawei ha deciso di lasciare questa funzione solo al fratello maggiore.
Huawei P30 – Specifiche tecniche
Huawei P30 mi ha convinto, ma...
Ho avuto bisogno di passare solo poche ore insieme al Huawei P30 per rendermi conto delle incredibili capacità di questo dispositivo. Tuttavia, ho ancora una leggera sensazione di amaro in bocca. Con il P20, Huawei ha fatto un salto di qualità notevole, ma non ho percepito la stessa cosa anche quest'anno.
Lasciando da parte questo piccolo punto personale, non posso fare a meno di essere sorpreso dalle prestazioni della sua fotocamera, dalla sua eccezionale durata della batteria, dalle sue incredibili performance e dalle sue confortevoli dimensioni. Ci sono piccoli dettagli negativi, come l'audio mono, la mancanza di una certificazione IP68 o l'assenza della ricarica wireless, motivo per cui mi sono chiesto: "vale la pena spendere 200 o 300 euro in più per il modello Pro?". Questo dipenderà da voi!