Huawei P30: entusiasmare non sarà facile stavolta
Forse qualche anno fa Huawei non si sarebbe aspettata di ritrovarsi a questo punto con il lancio della nuova generazione della serie P come uno degli eventi più attesi insieme a quelli del nuovo iPhone e del nuovo Samsung Galaxy. Il P30 è pronto al debutto ma cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo flagship cinese?
Le tendenze del 2019 e le specifiche della serie Mate
Per il 2019 Huawei sembra voler introdurre qualche novità rispetto alla generazione precedente: il notch rimane ma si snellisce. Con un design a goccia il P30 (Pro) si proporrà in vesti più eleganti e discrete lasciando ancora più spazio al display che, secondo quanto trapelato, dovrebbe liberarsi del lettore d'impronte digitali nel bordo inferiore integrandolo sotto il display. Uno schermo sempre più nudo e al centro dell'attenzione e dell'interazione è ciò che diversi produttori stanno proponendo e Huawei non sarà da meno.
Il retro del P30 non dovrebbe rinunciare al design "a semaforo" per il comparto fotografico che però, nella variante Pro, sembra ricorrere ad un quarto sensore ToF dedicato alla profondità di campo. Il terzetto del P30 Pro dovrebbe essere raccolto insieme (un design decisamente più armonico rispetto a quello del P20 Pro) e dovrebbe comprendere un sensore standard, uno grandangolare e uno a periscopio capace di qualcosa che nessuno ha fatto prima, a detta di Clement Wong, vicepresidente Global Product Marketing del brand. Il sensore monocromatico, introdotto con il Huawei P9 nel 2016, potrebbe così uscire di scena: au revoir!
Il P30 pare rinunciare alle sinuose curve del modello Pro che anche sul Huawei Mate 20 Pro fanno una bella figura oltre a rendere il dispositivo davvero piacevole in mano ma, da quest'ultimo, dovrebbe ereditare la stessa configurazione del comparto fotografico. Questo è almeno ciò che ci aspettiamo dando un'occhiata alle indiscrezioni in rete.
Notch a goccia, ultimo processore della casa (Kirin 980 a 7 nanometri), lettore d'impronte digitali integrato sotto il display, ed un comparto fotografico che fa affidamento sulle ultime tecnologie Leica e sull'AI. Si vocifera anche un miglioramento delle prestazioni in condizioni di scarsa luminosità... insomma, per farla breve, mettendo insieme tutti gli indizi, il produttore cinese con il P30 sembra voglia scommettere ancora una volta sull'esperienza fotografica, senza rinunciare ad un bel design e a delle componenti hardware che hanno già dato prova delle proprie capacità.
Entusiasmare non sarà facile
Dando un'occhiata alle indiscrezioni in rete, ed a ciò che Huawei ha fatto fino ad ora, credo il Huawei P30 (Pro) sarà un buon dispositivo di fascia alta, ben realizzato dal lato del design e performante. I prezzi delle due varianti sono al momento sconosciuti ma sappiamo ormai che Huawei, anche da questo punto di vista, affianca gli altri leader del mercato.
Credo che il P30 non sarà il dispositivo di Huawei che entusiasmerà i fan come il P9 è riuscito a fare e il P20 Pro è riuscito a "bissare". Il P9 è stato un importante salto per il brand, al contrario del P10 , più che altro un aggiornamento dall'autonomia deludente. Il P20 Pro ha convinto e colpito con la sua tripla fotocamera sul retro e la sua scocca dai nuovi gradienti di colore. Quale sarà il destino del P30 (Pro)?
Offrirà senza dubbio degli interessanti miglioramenti rispetto al P20 Pro, soprattutto dal lato del comparto fotografico, introdurrà delle novità in linea con le tendenze del momento, alcune delle quali ereditate dalla serie Mate (come da tradizione del resto). Ma non credo ci sarà un grosso stacco rispetto alla famiglia P20.
La nuova generazione della serie P sembra inoltre smussare sempre più le differenze con la linea Mate. Un po' come la serie Galaxy S e Note di Samsung, sempre più simili tanto che il produttore dovrebbe forse considerare di concentrarsi su un'unica serie costituita magari da una variante con S-Pen.
Tra Huawei Mate e P potrebbe succedere lo stesso, senza neppure il pensiero del pennino. Il concetto di phablet è antiquato: praticamente tutti gli smartphone oggi sono ciò che nel 2010, con il Dell Steak, abbiamo etichettato con questo termine ovvero dispositivi con display compresi tra i 5,1 e i 6,9 pollici. E se guardiamo all'ultima generazione della serie P e Mate di Huawei, è facile notare come non ci sia poi così tanto a distinguerle.
Ed è per questo che credo che il P30 Pro, a meno che le indiscrezioni trapelate fino ad ora si riveleranno errate, non sorprenderà più di tanto ma passerà più o meno inosservato tra i nuovi flagship già presenti sul mercato. Un buon flagship come altri che abbiamo già tra le mani.
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