Huawei non è malvagia e ci tiene davvero tanto a ricordarcelo
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Oggi sono stati presentati i nuovi Huawei P30 e P30 Pro durante un evento dedicato nella bellissima e soleggiata Parigi. Gli smartphone sono eccezionali e questo, Richard Yu ce l'ha mostrato nell'ora e mezza di keynote. È stata però l'introduzione a colpirmi: Huawei ci ha tenuto a sottolineare che non sta dalla parte dei cattivi...
La conferenza stampa di Huawei dedicata al lancio dei nuovi smartphone top di gamma della compagnia è stata interessante sotto diversi punti di vista. Ad attirare però la mia attenzione ci ha pensato il breve video introduttivo realizzato con i partner di rete dell'azienda cinese.
Ad aprire il video ci ha pensato Daniel Hernandez, capo della divisione dispositivi di Telefonica. Hernandez elogia fin da subito Huawei per la sua abilità a rinnovarsi, ad inseguire l'innovazione ed a ricercare tecnologie innovative. Sottolinea come, secondo lui, Huawei sia avanti alla concorrenza non solo nella realizzazione di apparecchiature di rete ma anche nello sviluppo di dispositivi innovativi come Mate X, lo smartphone dotato di display flessibile e connettività 5G.
A seguire è comparso sul grande display dell'evento Stefano Parisse, Group Products e Services director per Vodafone. Oltre ad elogiare Mate X e la serie P30, Parisse ha affermato come Huawei sia un ottimo partner commerciale, sia votata a diventare il numero uno sul mercato e sia completamente aperta e disposta alla collaborazione.
Poi è stato il turno di Yves Maitre, Executive Vice President per Orange. Anche lui ha ricoperto di complimenti l'azienda cinese e si è detto emozionato per aver vinto una scommessa da lui iniziata nel 2005, quando Orange è entrata per la prima volta in contatto con Huawei. È sicuro che Huawei continuerà in futuro a guidare l'innovazione e l'operatore francese continuerà a collaborare.
Qual è il punto in comune a tutte queste toccanti dichiarazioni?
Ovviamente non è la prima volta che dei partner salgono sul palco di un keynote per annunciare o rinnovare collaborazioni commerciali, giusto? Beh, questa volta la situazione è un po' diversa...
Huawei sta faticando a rientrare nel mercato statunitense da cui è stata cacciata con accuse di spionaggio. I suoi smartphone non sono in vendita ufficialmente e l'azienda leader nel campo delle infrastrutture di rete non avrà accesso alle gare di appalto per la realizzazione della nuova infrastruttura 5G.
Queste dichiarazioni, provenienti da (guarda caso) degli esponenti di spicco di alcuni famosissimi operatori di rete europei, probabilmente è servita a richiamare l'attenzione sul comportamento, rivelatosi negli anni sempre corretto, di Huawei. Tutto questo è servito a ricordarci che, nonostante quello che possono pensare gli Stati Uniti, Huawei non è mai stata trovata colpevole di spionaggio o di introdurre backdoor nei propri dispositivi in grado di dare accesso ai dati degli utenti.
Questa è una guerra politica tra Stati Uniti e Cina su cui non mi voglio soffermare. Tuttavia, fa effetto vedere come un colosso dell'hi-tech affermato come è ormai Huawei sia obbligato a lottare ancora una volta per provare la propria integrità.
Due parole personali a riguardo
A mio parere il marchio cinese dovrebbe smettere di provare. È così che ha conquistato l'Europa: cercando semplicemente di innovare il mercato e facendo tutto ciò che è in suo potere per consegnare ai suoi utenti dispositivi validi e dotati del meglio della tecnologia.
Huawei punta a diventare il brand numero uno al mondo? Può farcela benissimo anche senza gli USA. La strada sarà dura ed in salita ma continuando di questo passo manterrà la fiducia degli utenti e dei propri partner commerciali, partner che hanno una forte influenza sulle decisioni dei governi dei Paesi in cui operano la maggior parte delle volte.
Il fatto che Huawei continui a cercare di mostrare al mondo la sua correttezza e la sua "bontà d'animo" personalmente non mi aiuta a dimenticare le accuse che le sono state mosse contro e sembra come se il brand stia cercando di forzare la mano perché ha qualcosa da nascondere, anche se non ha fatto nulla di sbagliato.
Voi cosa ne pensate di questa situazione?
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