Huawei Mate 30 Pro fotocamera: il frutto proibito
Il Huawei Mate 30 Pro è stato annunciato il 19 settembre ma non ha ancora raggiunto il mercato europeo a causa dei problemi legati al ban statunitense. Mentre attendiamo che la situazione si risolva, abbiamo testato il Huawei Mate 30 Pro partendo proprio dalla sua fotocamera, considerata una delle migliori su smartphone.
Prima di iniziare è importante precisare che il dispositivo utilizzato per il test ci è stato fornito da TradingShenzhen con firmware cinese. L'unità recensita gira Android 10 ed offre patch di sicurezza aggiornate al 6 ottobre 2019.
Huawei Mate 30 Pro: le fotocamere messe a nudo
Il Huawei Mate 30 Pro introduce delle novità rispetto al suo predecessore che vanno oltre al design circolare dell'area che ospita il comparto fotografico:
- sensore ultra-grandangolare da 40MP, 18mm, f/1.8, 1/1.54 pollici, 18mm
- sensore grandangolare da 40MP, 27mm, f/1.6, 1/1.7 pollici, stabilizzatore ottico d'immagine
- teleobiettivo da 8MP, 80mm, f/2.4, ¼ pollici, stabilizzatore ottico d'immagine, zoom 3x
- sensore di profondità 3D per migliori effetti Bokeh e una messa a fuoco più veloce
Sul davanti è presente un sensore da 32MP con apertura da f/2.0 e che usufruisce del sensore ToF dello sblocco 3D per offrire selfie naturali. Con la fotocamera frontale è possibile registrare video in FHD+ a 30 fps. Da notare poi che la fotocamera principale scatta foto a 10MP, con 4 pixel raccolti in 1 (Quad Bayer) e che con Mate 30 Pro è possibile scattare anche in formato RAW, la cui attivazione è consigliabile quando si desiderare lavorare sulle foto in un secondo momento e non ogni volta che si scatta una foto.
L'app fotocamera: rapida e intuitiva con qualche pecca
L'app fotocamera, semplice e rapida all'uso, offre diverse modalità: notte, ritratto, slow-motion, panorama, monocromo, HDR, time-lapse oltre alla più ricreativa Lenti AR e Dual View, dedicata ai video. Con la modalità Pro è possibile impostare manualmente parametri come ISO, velocità dell'otturatore, esposizione, bilanciamento del bianco. A portata di tap l'attivazione dell'intelligenza artificiale (attiva by default) e dei filtri da applicare live agli scatti. Il tocco dell'intelligenza artificiale si nota, sopratutto con alcuni colori come il verde e il rosso, ma mi è sembrato leggermente meno invasivo.
La navigazione dell'app attraverso le modalità di scatto avviene attraverso swipe a destra e sinistra lungo la barra in basso. Sempre in basso è presente la modalità che consente di passare dalla fotocamera posteriore a quella frontale, ed il posizionamento nell'angolo destro risulta comodo.
Il livello di zoom può essere gestito tramite il cursore dedicato ma diventa praticamente impossibile regolarlo con una sola mano se si scatta in modalità orizzontale. Anche in modalità verticale la gestione dello zoom può risultare problematica ai mancini. Durante il mio test con il Mate 30 Pro mi è capitato di scattare una foto e di dover attendere qualche secondo prima che il software la elaborasse e la mostrasse nella Galleria.
Come se la cava il Mate 30 Pro in diversi scenari?
Durante il giorno ed in ambienti ben illuminati il Huawei Mate 30 Pro scatta delle belle foto. Gli scatti risultano dettagliati e privi di rumore. Il bilanciamento del bianco è generalmente soddisfacente e le tonalità della pelle dei soggetti ritratti sono riprodotte in modo accurato (lo si nota analizzando l'area verde evidenziata nell'immagine sotto).
Anche la rappresentazione dei colori è stata ottimizzata anche se in alcuni casi il Mate 30 Pro fa fatica con la saturazione. Lo si nota nell'immagine sotto messa a confronto con il Google Pixel 4 XL dove emerge la rappresentazione cromatica accurata ma i toni della pelle risultano pallidi.
Gli scatti in condizioni di scarsa luminosità sono convincenti, riconfermando l'abilità del brand in questo settore. La speciale modalità notturna risulta piuttosto lenta quando la si attiva manualmente ma fa un ottimo lavoro anche in ambienti completamente scuri illuminando meglio la scena.
Potete in alternativa utilizzare la modalità automatica, più che sufficiente per fotografare la maggior parte degli scenari in condizioni di scarsa illuminazione. È più rapida e regala scatti con un livello di rumore molto basso anche quando non si utilizza un treppiede.
La modalità automatica di Mate 30 Pro offre inoltre colori più realistici (la luce nell'immagine mostrata sotto era piuttosto calda), una migliore gamma dinamica ed una migliore rappresentazione dei dettagli rispetto al Pixel 4 XL. Nella foto scattata con il nuovo Pixel si nota inoltre più rumore.
Anche negli scatti in notturna il Mate 30 Pro riesce a fare un ottimo lavoro nella rappresentazione dei dettagli. Nello scatto sotto il OnePlus 7T Pro mostra colori più intensi rispetto al Mate 30 Pro che rappresenta però meglio l'edificio immortalato la cui facciata non è così rosa come mostrato nello scatto del flagship OnePlus.
Il teleobiettivo del Huawei Mate 30 Pro riesce a sorprendere considerando la "bassa risoluzione" offerta. Propone uno zoom 3x, inferiore rispetto a quello 5x del P30 Pro, ma con l'algoritmo AI-RAW e la funzione predefinita 5x dell'app il Huawei Mate 30 riesce ad offrire degli scatti nitidi che non hanno nulla da invidiare a quelli del P30 Pro.
Tenete però a mente che a causa dell'apertura più lenta del teleobiettivo e del sensore più piccolo i risultati non riescono a raggiungere quelli della fotocamera principale, sopratutto in condizioni di scarsa luminosità.
Il sensore ultra-grandangolare offre molta capacità d'azione ed i risultati sono buoni. L'autofocus riesce a mettere a fuoco gli oggetti vicini ed anche in questo caso i dettagli sono ben rappresentati ed il rumore non è presente.
La fotocamera frontale da 32MP riesce a convincere offrendo selfie dettagliati e dai colori naturali. Fa meglio del P30 Pro in questo campo. Per scattare i selfie è possibile azionare lo scatto con un tap sul bordo destro del display. Da notare inoltre che quando si passa dalla fotocamera posteriore a quella frontale l'app attiva automaticamente la modalità ritratto. Con il bokeh il Mate 30 Pro riesce a fare un ottimo lavoro riproducendo la profondità di campo in modo morbido. In questo caso con la modalità ritratto non viene utilizzato il teleobiettivo ma la fotocamera principale che riesce a convincere anche con piccoli dettagli come i capelli, ad esempio.
Huawei ha promesso un'esperienza video migliorata ed in effetti riesce a fare un buon lavoro con definizione e stabilizzazione. Per impostazione predefinita il Mate 30 Pro consente di girare filmati in 4K. Anche l'autofocus funziona senza problemi. Il Mate 30 Pro non è il migliore smartphone in termini di video ma nel complesso riesce a fare bene.
- Galleria fotografica mate 30 Pro
Conclusioni
Huawei continua a fare un buon lavoro con le fotocamere montate sui suoi flagship. Il Mate 20 Pro ha introdotto la modalità grandangolare, ereditata poi dal P30 Pro. Il Mate 30 Pro mette insieme tutta la tecnologia del brand e ne conferma l'abilità in questo campo, regalando dei buoni scatti in diversi scenari e continuando a fare un ottimo lavoro in notturna.
Considerando l'esperienza complessiva, è difficile trovare un punto debole. Certo, vi sono degli aspetti che possono essere migliorati, a partire dalla gestione dello zoom nell'app, arrivando fino ai video dove il margine di miglioramento è ancora più grosso. In ogni caso per la maggior parte degli utenti, quella montata su Mate 30 Pro, non potrà che costituire un divertente strumento con il quale immortalare i propri ricordi. Sul fatto poi che sia o meno la migliore sul mercato, le opinioni possono divergere e lo avete dimostrato voi stessi con il nostro sondaggio al buio!