Non tutti gli smartphone nascono col buco: il View20 ci è riuscito?
Il buco nel display sembra essere il protagonista del nuovo Honor View20. Il dispositivo appena lanciato da Honor sul mercato internazionale punta ancora una volta sull’esperienza multimediale ma la fotocamera da 48MP con sensore IMX586 Sony sembra quasi passare in secondo piano, oscurata dal nuovo buco del display.
Anno nuovo, nuove tendenze?
Il notch un anno fa ha scatenato un vero e proprio putiferio. E questo a prescindere dal brand e dal dispositivo in questione. Tra i seguaci del melafonino, alla sempre attiva community di OnePlus, passando per i fan di Huawei e Google: in tanti lo hanno odiato, alcuni lo hanno apprezzato, ma tutti lo hanno commentato. Anche il design a goccia, più discreto, non ha fatto strage di cuori.
Il View20 scende in passerella per la collezione invernale 2019 con qualcosa di nuovo (anche se annunciato dalle infinite indiscrezioni trapelate a priori): un piccolo foro posizionato sull'angolo in alto a sinistra dello schermo. Piccolo e discreto. Nuovo anno, nuova tendenza?
Ancora più spazio al display
Potrebbe essere troppo presto per parlare di tendenza (non dimenticate però il Samsung Galaxy A8s e le ultime indiscrezioni sul Galaxy S10) ma la scelta di introdurre “il buco” va incontro al bisogno di lasciare sempre più spazio al display, eliminando qualsiasi tipo di cornice (e di notch) senza optare per un meccanismo a comparsa per la fotocamera anteriore come alcuni brand hanno fatto. Inoltre, non penetrando completamente lo schermo a 18 strati, anche la qualità dei selfie non viene compromessa.
Ma alla fine cosa comporta questo buco dal diametro di 4,5mm? La sua presenza a sinistra sposta le icone delle notifiche e della barra di stato. Le app del brand cinese si adattano a questo nuovo design ma nel caso di app di terze parti, in alcuni casi, vedrete comparire una barra nera (se avete uno smartphone con notch, sapete già di cosa parlo). Un'ottimizzazione delle app in tal senso potrebbe arrivare in futuro, soprattutto se il futuro flagship di Samsung integrerà il buco.
Direi però che nel complesso la presenza di questo piccolo foro non limita l'esperienza con il dispositivo: per guardare un video su YouTube in full screen, per esempio, basta zoomare e le cornici nere scompaiono. Durante il gioco in landscape mode vi dimenticherete del buco perché nascosto dalla vostra mano. Personalmente il notch non mi ha mai disturbato più di tanto ma con questa mossa Honor rende meglio giustizia all'ampio display Full View di cui il View20 è dotato.
Fermi là: la fine del notch non è ancora giunta
Nonostante il suo look più discreto ed elegante, il buco probabilmente non prenderà il posto del notch. La tacca infatti offre più spazio lasciando spazio ad un numero e ad un tipo di sensori differenti necessari per abilitare funzioni come un riconoscimento del volto preciso. La soluzione proposta da Honor sul View20 la ritroveremo probabilmente su altri dispositivi del brand e su quelli di altri produttori, ma non su tutti i nuovi smartphone.
Uno dei migliori smartphone del 2019?
Con il View20, Honor cerca di impacchettare tutto in un unico dispositivo: corpo elegante e sottile, fotocamera frontale da 25MP, fotocamera posteriore da 48MP con sensore CMOS da 1/2” firmato Sony, processore a 7nm Kirin 980 che su Mate 20 Pro ha già dato prova di essere un forte cavallo da corsa e perfino il mini jack per le cuffie, per tutti coloro che non vogliono rinunciare a cuffie cablate, selfie stick e gimbal. Del resto è uno dei pochi rimasti ad offrire questa feature ancora tanto amata dagli utenti.
Anche nella pratica il View20 convince, superando il Mate 20 Pro nei test benchmark e in termini di autonomia. Non lo fa però con la fotocamera posteriore: l'idea di puntare su un unico sensore da 48MP ci sta, ma i risultati, nonostante siano apprezzabili, non li trovo all'altezza degli ultimi due flagship di Huawei.
Interessante la presenza della fotocamera ToF 3D che permette di scansionare oggetti in tempo reale, di trasformare lo smartphone in una console da gioco e che, soprattutto, mostra come Honor sia proiettata al futuro e concentrata su un target giovane che non potrà che avere a che fare, se non ora a breve, sempre più con l'AR. Integrare questa fotocamera al posto di una più comune doppia o tripla fotocamera fa parte di una scelta consapevole, l'intento di mostrare il progresso, le potenzialità e l'innovazione di Honor stessa è chiaro.
Il produttore cinese ha messo in scena un View20 che fa quasi da bandiera. Il nuovo flagship dell'azienda affronta la concorrenza a testa alta, guarda al futuro e continua a concentrarsi su un pubblico giovane. Come ha affermato George Zhao durante l'intervista di gruppo tenutasi a Parigi dopo l'evento di lancio, è importante integrare nuove tecnologie che gli utenti possono davvero sfruttare (non trovate sul View20 il lettore d'impronte sotto lo schermo perché alla fine dei conti quello sulla scocca è più rapido e più apprezzato).
Peccato quindi solo per una cosa, il prezzo di 699,90 euro per il mercato italiano. Sì, per un flagship potrebbero essere nella norma, ma al View20 manca ancora qualche ingrediente per chiedere una cifra simile in cambio: la certificazione IP68, la ricarica wireless ed una fotocamera stabilizzata. Ingredienti non fondamentali per tutti i palati e su cui si può chiudere un occhio quando si spendono 500 euro, ma che lasciano un retrogusto amaro quando se ne spendono 700.
Perché poi non rilasciare anche in Italia, come in Francia e in Germania ad esempio, la variante dotata di 6GB di RAM per 549/569 euro?
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