Google scappa dalla Cina: la produzione dei dispositivi Nest si trasferisce
Secondo Bloomberg, alcune fonti dichiarano che Google sta cominciando il trasferimento della produzione dei suoi dispositivi Nest e dell'hardware con cui equipaggia i suoi data center al di fuori della Cina per evitare l'aumento delle tariffe, che attualmente sono in grado arrivare fino al 25%.
La produzione di schede madri dirette ai data center di Google negli Stati Uniti si sarebbe appena trasferita a Taiwan, mentre i dispositivi Nest verranno prodotti in due nuovi stabilimenti, uno a Taiwan e uno in Malesia. C'è poco da aggiungere sull'argomento, poiché sappiamo bene che si tratta di una mossa legata alle crescenti tensioni create dalla guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina.
Lo spostamento della produzione in nuove aree geografiche ha ovviamente un unico scopo, ovvero quello di permettere a Google di non ottenere perdite di bilancio in futuro. Infatti, tali tariffe vengono immediatamente assorbite dalla società, o, nel peggiore dei casi, vengono addebitate ai consumatori finali sotto forma di prezzi più elevati.
Google non è sicuramente la prima e ultima azienda americana che ha deciso di spostare la produzione dalla Cina ad altre nazioni, ma sicuramente quando è una società del calibro di Big G ad intraprendere una mossa del genere, si percepisce una situazione completamente diversa.
Tra gli altri nomi noti vi è anche GoPro, di cui sappiamo che sta attualmente trasferendo la produzione dei suoi prodotti legata agli Stati Uniti in Messico. Ieri, anche Foxconn ha dichiarato di essere pronta a spostare la produzione di iPhone diretti negli Stati Uniti al di fuori della Cina prima che vengano applicate le nuove tariffe, previste alla fine del mese di giugno 2019.
Fonte: The Verge
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