Esplode una stazione di rifornimento a idrogeno: si riaccende la discussione
In Norvegia, l'esplosione di una stazione di rifornimento a idrogeno non ha causato vittime, ma ha distrutto l'intera tecnologia al suo interno. A seguito dell'incidente, la fornitura di idrogeno è crollata in tutto il Paese.
Numerose aziende stanno attualmente investendo in auto a idrogeno, motivo per cui sapere di una una stazione di rifornimento esplosa è sicuramente di scarso aiuto. L'incidente è avvenuto a Sandvika, vicino a Oslo, dove due persone hanno subito ferite lievi. Erano seduti in un'auto non a idrogeno nelle vicinanze, dove la pressione dell'esplosione ha innescato gli airbag. Il motivo dell'esplosione non è ancora chiaro.
A seguito dell'accaduto, l'approvvigionamento di idrogeno nelle stazioni di servizio in Norvegia è completamente crollato. L'operatore Nel Hydrogen ha infatti chiuso tutte le stazioni di rifornimento e queste non riapriranno finché non saranno chiariti i motivi dell'esplosione.
Il modello della mobilità elettrica
La Norvegia è considerata un ottimo esempio in termini di futuro della mobilità, visto l'alto numero di auto elettriche che girano sulle del Paese. Sia le auto elettriche che quelle a idrogeno ricevono massicci sussidi statali, anche se con diversi gradi di successo: per quanto riguarda l'idrogeno, al momento in Norvegia circolano circa 170 auto.
La cella a combustibile è molto apprezzata da molti esperti in quanto combina i vantaggi ecologici della propulsione elettrica con l'autonomia e il rifornimento rapido dei motori a combustione. Tuttavia, le auto a idrogeno sono più costose della controparte completamente elettrica, la cui infrastruttura di ricarica si sta espandendo in tutta Europa più rapidamente di quella a idrogeno.
Pensate che sia ancora troppo presto per l'idrogeno? O troppo tardi?
Via: Spiegel Online Fonte: Tu.no