Dispositivo Google annusa-ascelle? Inquietante realtà!
Ormai le abbiamo viste e sentite tutte. I comici non fanno più ridere, i film non sorprendono più, le novità tecnologiche sanno di zuppa ribollita. È sempre più comune, quindi, che in questo clima di indifferenza e scetticismo nascano individui eclettici, la cui follia è inferiore solamente all’assurdità del loro creato. Google ha, dietro le quinte, un gran numero di questi curiosi personaggi ed oggi vi presentiamo il loro ultimo prototipo: un dispositivo indossabile in grado di annusarci e, nel caso, di deodorarci automaticamente.
Se state pensando che questa sia una presa in giro, non è così. Stiamo parlando di un dispositivo recentemente registrato all’USPTO (United States Patent and Trademark Office), ovvero l’ufficio statunitense adibito alla registrazione dei brevetti.
In effetti, tutto questo è correlato ad uno dei tanti scherzi di Google, in particolare al progetto Google Olezzo, presentato in occasione del pesce d’aprile del 2013. Google si prese gioco di diverse migliaia di utenti in tutto il mondo, illustrando questo servizio di ricerca e riproduzione degli odori e specificando che fosse ancora in fase beta, con tanto di pagina di supporto:
- Il messaggio: "418: errore del protocollo di trasferimento dell'odore!" indica una congestione del sistema. Riprova più tardi.
- A causa di vincoli di natura tecnica, non tutti gli odori sono compatibili con ogni dispositivo.
- Evita di leccare o mordere lo schermo.
- Prova ad eseguire l'upgrade a un browser aggiornato, ad esempio Google Chrome.
- Oggi è il primo aprile.
Scherzi a parte, dal lontano 2012 Google ha continuato a lavorare su questo smart-deodorant, naso per ascelle, rilevatore di effluvi organici o come diavolo si possa chiamare, ottenendo solo recentemente l’accettazione dall’USPTO. Dopotutto, è più importante spendere tempo e risorse in un dispositivo indossabile che ci dice di puzzare, anziché darsi una mossa con Android Lollibug.
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Specifiche tecniche
Google Nose (chiamiamolo così, rende l’idea) è dotato di un sensore in grado di rilevare la nostra attività fisica. Se il sudore dovesse aumentare ed il relativo odore iniziasse a diffondersi nell’aere, verremo avvisati da Google Nose, che interverrà emanando una fragranza in grado di ridurre il nostro impatto ambientale, ma non solo! Il dispositivo prevede altri due componenti: il primo si collega a diversi social network e il secondo ci suggerisce quale tragitto alternativo percorrere per non incontrare gli eventuali amici legati agli account che si trovano lungo la strada.
È da prima del 2000 che questa entità superiore denominata Google ci osserva e ci studia, attraverso i nostri interessi, le nostre ricerche, le nostre abitudini… E cosa vorrebbe comunicarci con questo prodotto, che puzziamo? Che stiamo diventando così pigri da non usare il nostro stesso naso? E chi lo sa… Non siamo altro che mortali, come potremmo mai comprendere? …Forse con un Google Cervello.
Fonte: Daily News
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