Google brevetta... dei pattini motorizzati per la VR? Davvero!?
Cosa manca alla realtà virtuale per essere davvero convincente? Il movimento! Allo stato attuale delle cose per camminare o correre in un ambiente virtuale bisogna ricorrere a un joystick o a un tapis roulant a 360 gradi, sembra che Google abbia una nuova idea per rendere l'immersione nel mondo della VR definitiva.
I fili non sono l'unico limite
A meno che non si disponga di un enorme spazio vuoto al cui interno avete installato il vostro prezioso HTC Vive Pro, difficilmente utilizzando un headset VR si ha a disposizione molto spazio per muoversi all'interno di un ambiente virtuale. I limiti ai movimenti sono a volte dati dal numero di cavi necessari a collegare il visore al PC o alla console, altre dalla dimensione fisica della stanza in cui vi trovate. Non è la prima e non sarà l'ultima volta che qualcuno che sta utilizzando un visore VR sbatte in un muro.
Al momento esistono un paio di soluzioni a questo problema ma sono spesso costose o semplicemente impossibili da installare in una comune casa: per esempio un tapis roulant a 360 gradi o una sfera permettono all'utente di camminare in ogni direzione senza fine.
Google guarda al futuro
Il colosso americano sembra aver pensato al problema e ha deciso di brevettare la sua particolare ma allo stesso tempo interessante soluzione: un paio di scarpe dotate di ruote omnidirezionali in grado di mantenervi fermi sul posto in un'area sicura. Queste scarpe motorizzate per la VR permetterebbero agli utenti di camminare liberamente in tutte le direzioni garantendo un'immersione nel mondo virtuale senza precedenti mantenendo allo stesso tempo una distanza di sicurezza dalle pareti della stanza.
Il brevetto indica come grazie a queste scarpe sia possibile camminare "apparentemente all'infinito nell'ambiente virtuale" mentre nella vita reale si rimanga immobili sullo stesso punto.
Il prossimo passo della realtà virtuale
L'idea di Google è davvero curiosa ma non fatevi prendere dal panico, non si parla di un prodotto esistente ma solo di un brevetto. Potrebbero volerci anni prima di vedere un prototipo di questo tipo in azione, sempre che ne venga mai prodotto uno.
La direzione è però quella giusta. Alla realtà virtuale manca ancora quel senso di immersione fisica che può essere dato solamente dal reale movimento delle gambe per lo spostamento e questa potrebbe essere una soluzione al problema. È facile immergersi in un mondo 3D a 360 gradi in cui si assiste agli eventi solo da spettatori, quando però si parla di giochi e di azione il senso di appartenenza alla VR viene meno quando ci si deve spostare nel mondo virtuale rimanendo seduti e immobili nella vita vera.
- Non ho (ancora) bisogno di un VR 8K, e voi?
La prossima rivoluzione nella realtà virtuale riguarderà gli spostamenti ed i movimenti degli utenti trasportati fedelmente nella realtà virtuale, ci posso scommettere.
Voi credete che questo brevetto Google vedrà mai la luce?
Fonte: Ars Technica
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