Google apre nuovi canali di comunicazione per i disabili
Il riconoscimento vocale si è evoluto rapidamente negli ultimi anni. Tuttavia, rimane difficile per le persone affette da disabilità riuscire a comunicare, per questo Google intende cambiare le cose con Project Euphonia.
Chi di voi già utilizza gli assistenti vocali come Google Assistant, sia costantemente che di tanto in tanto, sarà certamente infastidito per il fatto che molte volte non sono in grado di capire quello che avete detto. Ci terrei a specificare che la maggior parte di voi non ha assolutamente problemi di linguaggio.
E che dire delle persone che non sono in grado di comunicare a causa di ictus, sclerosi multipla, SLA, morbo di Parkinson o qualsiasi altro disturbo neurologico o motorio? Dopo tutto, la comunicazione, soprattutto quella verbale, è una parte significativa della nostra vita. Per affrontare questo problema dal punto di vista tecnico, Google ha creato Project Euphonia come parte del team di Social AI.
Project Euphonia
Lo scopo del progetto è quello di utilizzare l'AI per migliorare il riconoscimento del linguaggio, delle espressioni facciali e dei gesti. Google ha collaborato con con l'ALS Therapy Development Institute e l'ALS Residence Initiative per registrare numerose immagini di persone affette da SLA e utilizzarle come base per migliorare il riconoscimento vocale.
Durante il processo di riconoscimento, il software di Google converte i campioni di parlato registrati in uno spettrogramma o una rappresentazione visiva dei suoni. Il tutto viene poi convertito in modo da "addestrare" il sistema che dovrebbe poi riconoscere meglio questo tipo di discorso meno comune.
Nel video qui sotto potete vedere Dimitri Kanevsky, un linguista che ha imparato l'inglese da questa base dopo essere diventato sordo da bambino. L'uomo utilizza già un programma di traduzione in tempo reale che è stato formato con l'aiuto di Project Euphonia.
Come è possibile notare, è anche importante essere in grado di riconoscere le espressioni facciali, i gesti e persino i suoni come il ronzio o i suoni emessi dalla lingua per poter continuare a fornire un'opportunità di comunicazione per tutte queste persone. Steve Saling, che soffre di SLA, ad esempio, è in grado di controllare facilmente vari dispositivi domestici intelligenti.
Fonte: Google