FaceApp: vale la pena invecchiare regalando i propri dati?
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FaceApp sembra essere diventata di nuovo virale. L'editor fotografico creato dalla compagnia russa Wireless Lab, ha fatto la sua prima apparizione nel 2017 ed è cresciuto in termini di popolarità per le sue trasformazioni facciali incredibilmente realistiche. In questi giorni è tornato al centro della scena, ma... avete pensato alla sicurezza dei vostri dati?
Quest'anno, FaceApp è tornata alla ribalta con la sua nuova funzione che permette ottenere la versione più vecchia (o giovane) di voi stessi o chiunque altro, innescando immediatamente una #AgeChallenge (o #FaceAppChallenge) sui social media, VIP e influencer compresi.
Let me introduce you to… young @tim_cook! 😂 pic.twitter.com/3J6qrrZKAY
— Kevin Clark (@vernalkick) 15 luglio 2019
Tuttavia, sebbene tutti vogliano cavalcare l'onda della popolarità, sono pochi gli utenti che si sono posti la giusta domanda a priori: quali strumenti utilizza l'app per proteggere i dati degli utenti? Ma soprattutto, è abbastanza?
Come funziona FaceApp?
Avete notato che FaceApp impiega diversi secondi ad elaborare la trasformazione? No, non dipende dal fatto che il vostro smartphone sia un medio gamma o un entry-level, ma questo succede semplicemente perché la foto viene caricata sui server di FaceApp ed elaborata nel cloud, quindi non localmente. Questo processo non è assolutamente chiaro nella politica sulla privacy dell'app. Inoltre non viene nemmeno menzionato per quanto tempo le vostre foto vengono conservate nei loro server e per quale scopo.
Il noto sviluppatore di app, Joshua Nozzi, è stato uno dei primi ad avvisare gli utenti, scoraggiando fortemente l'utilizzo di FaceApp.
BE CAREFUL WITH FACEAPP - the face aging fad app. It immediately uploads your photos without asking, whether you chose one or not. https://t.co/LlqkDpy4ZO
— Joshua Nozzi 🇺🇸👨🏻💻 ⚣ (@JoshuaNozzi) 16 luglio 2019
La privacy policy di FaceApp si limita semplicemente a dichiarare che le vostre foto vengono salvate (compresi i metadati e i dati personali) e che le informazioni raccolte potrebbero essere trasferite ai suoi affiliati di altri paesi o giurisdizioni di tutto il mondo. In altre parole, la politica sulla privacy di FaceApp offre all'azienda libero arbitrio per giocare liberamente con la vostra privacy.
FaceApp accede alle foto anche negando i permessi
Sono poi state sollevate altre preoccupazioni su come l'app consente agli utenti di selezionare una foto anche se l'accesso alla galleria viene negato. FaceApp non sarebbe dunque in grado di vedere le vostre foto a meno che non ne tocchiate una.
Tuttavia, questo non dovrebbe succedere, soprattutto quando l'accesso alle foto viene impostato su "mai". Questa falla pare sia presente solo su iOS e sfrutterebbe un'API introdotta da Apple in iOS 11 che consente di selezionare solo una foto dalla galleria.
Re: FaceApp, can’t speak to it “uploading” photos but the app is definitely able to access my library even though I have Photos permission set to “never” 🤔 pic.twitter.com/jDMkqu5nML
— Karissa Bell (@karissabe) 16 luglio 2019
Ancora una volta ci teniamo a sottolineare l'importanza di passare prima di tutto attraverso le politiche sulla privacy e i termini di servizio delle app prima di registrarsi e usarle come niente fosse (sì, sappiamo quanto sia noioso).
Quante volte avete utilizzato FaceApp negli ultimi giorni?
Via: The Next Web
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