Dobbiamo parlare di acquisti in-app (sì, di nuovo)
Gli acquisti in-app rappresentano sempre un argomento caldo nel mondo della tecnologia di consumo, motivo per cui è arrivato il momento di rivedere la questione. Perché? Sto iniziando a preoccuparmi...
Gli acquisti in-app, o IAP (in-app purchases) come vengono comunemente chiamati, sono una di quelle terribili tendenze di Internet che abbiamo ormai accettato come parte della nostra vita moderna e connessa, nonostante siano una pratica predatoria per ottenere profitto con cui dobbiamo convivere.
Per anni ho convissuto con gli IAP nel migliore dei casi la sensazione che, in tutta onestà, sia stata ambivalenza! Non mi dava fastidio il fatto che venisse dato ai consumatori qualcosa di gratuito con l'intenzione di farli spendere più soldi possibili in seguito. Pensavo più che altro "peggio per loro che sono caduti in questa trappola".
Ho letto la storia di un adolescente in Belgio spendere 46000 dollari per un gioco, vantandosi della sua ricchezza senza limiti. Bambini indisciplinati che non conoscono il valore del denaro. Per me, gli acquisti in-app erano come le classiche e-mail truffa che offrivano enormi somme di denaro in cambio delle vostre coordinate bancarie.
Quanto mi sbagliavo...
Oggi, gli acquisti in-app si sono evoluti diventando una forza dominante e il gaming mobile è forse quello più colpito dal fenomeno. Gli IAP non sono più riservati alle partite per i giocatori occasionali, ma sono la linfa vitale dell'intero settore. La pratica si è estesa al gioco per console, manifestandosi come mistery box o il modello FIFA Ultimate Team.
Dal punto di vista degli sviluppatori, ha senso. Perché far pagare a qualcuno una volta per il tuo prodotto quando puoi far pagare all'infinito? Dopo tutto, è una pratica che funziona. Date uno sguardo alle applicazioni più redditizie presenti sul Play Store. È una specie di hall of fame!
Ma non sono solo i giochi in cui il modello IAP sta fiorendo. Prendiamo ad esempio TikTok, l'app/social network dedicata ai video brevi. Proprio questo mese, lo sviluppatore di Pechino, Bytedance, ha annunciato che gli acquisti in-app sono aumentati del 222%. L'app sta attirando 18,9 miliardi di dollari a livello globale e questo non include le vendite ricavate dagli store Android di terze parti. TikTok, che permette agli utenti di pagare per ottenere moneta virtuale da utilizzare per fare regali agli amici online, è la terza applicazione più installata del 2019. Rimane dietro soltanto alle due app di messaggistica di Facebook.
Probabilmente sarete a conoscenza del fatto che anche Facebook ha approfittato del fenomeno proprio poco tempo fa. Nel gennaio di quest'anno, è stato scoperto che Facebook ha deliberatamente preso di mira i bambini con alcuni giochi online nel tentativo di aumentare le sue entrate, incoraggiando gli sviluppatori a permettere ai giovani di spendere soldi senza il permesso dei loro genitori, spesso rifiutando i rimborsi quando i titolari delle carte di credito hanno cercato di riottenere i loro soldi.
Una soluzione in vista? Non contateci!
Anche Apple ha sofferto per via di alcune applicazioni truffa in grado di ingannare gli utenti per gli acquisti in-app, motivo per cui ha deciso di aggiungere una seconda schermata per autorizzare ogni pagamento tramite App Store.
Anche Google ha lanciato in silenzio una funzione simile che consente questo aspetto del suo Play Store, ma entrambe le misure sembrano ancora troppo poco. È tardi ormai, la cultura degli acquisti in-app è già stata stabilita.
In The Elder Scrolls: Blades, l'attesissimo gioco dei famosi studi Bethesda, è possibile pagare per saltare le missioni secondarie. Esatto, è possibile scaricare un gioco e pagare per saltare l'effettivo contenuto. Perché perdere tempo a svolgere le missioni quando si può arrivare direttamente alla fine pagando?
È questo il mondo in cui ci troviamo? Mi piacerebbe andarmene il prima possibile.
Non è un problema che mi tocca: uso f-droid e so cosa installo 😁
Chi vende ha diritto di sfruttare ogni metodo legale per ottenere un profitto. Il problema è la latitanza di chi dovrebbe controllare ed, in caso, intervenire
Come darti torto Alessandro ^^