5 cose che non sapete sui nuovi Google Pixel 2
Come ad ogni evento di presentazione di nuovi dispositivi alcune delle novità vengono lasciate fuori per mancanza di tempo o per importanza secondaria. In questo articolo vi elenco le 5 cose che Big G non vi ha detto sui Google Pixel di seconda generazione.
1. E' presente un tema scuro
Più volte scavando tra i file di sistema dei nuovi aggiornamenti Android i modder sono incappati in riferimenti ad una Dark mode ovvero una modalità scura come tema secondario dei dispositivi di Google. Mai fino ad ora si era potuto sfruttare tale funzione.
Sui nuovi Pixel 2 e Pixel 2 XL esiste una modalità scura che si attiva automaticamente quando viene impostato uno sfondo dai colori principalmente scuri sulla home. Il tema non va a toccare ne le impostazioni ne le varie app di sistema o di terze parti.
Le uniche differenze potrete notarle sul Pixel Launcher che adotterà un tema Dark nel cassetto delle app. Inoltre, abbassando la tendina di notifica potremo apprezzare il colore nero della sezione dedicata agli interruttori rapidi delle impostazioni. Anche le cartelle si scuriranno. Molto comodo soprattutto visto che i due nuovi Pixel sfruttano display con tecnologia OLED e AMOLED.
2. Google Assistant funziona anche con il display spento. Più o meno...
Una delle nuove funzioni introdotte da Google sui suoi nuovi smartphone è la possibilità di richiamare l'assistente digitale con un semplice squeeze delle cornici. Premendo le cornici laterali dei Pixel, infatti, verrà lanciato Google Assistant pronto a rispondere ad ogni vostra domanda. Pochi però sanno che questo funziona anche con il display spento, più o meno...
Premendo i bordi laterali degli smartphone Google potremo richiamare il nostro maggiordomo digitale e dettargli i nostri comandi. Se disponete di uno sblocco sicuro con impronta digitale, pin, pattern o quant'altro ci sarà richiesto però di sbloccare lo smartphone per continuare.
3. Google Lens funziona solo in Google Foto
Google Lens è la nuova funzione di ricerca tramite immagini che è arrivata in esclusiva temporanea per i nuovi Google Pixel. Non è ancora possibile puntare la fotocamera verso qualcosa e chiedere informazioni all'Assistant.
Per utilizzare la funzione dovremo scattare la foto con la normale applicazione fotocamera, aprire Google Foto, cercare l'immagine appena catturata, aprirla e solo dopo premere il pulsante dedicato a Google Lens. Speriamo che Google migliori l'integrazione con il suo OS molto presto.
4. Il riconoscimento di musica offline è limitato
Google ha introdotto grazie ai suoi Ambient Services una funzione molto interessante. I nuovi Googlefonini possono infatti riconoscere alcune canzoni riprodotte nell'ambiente circostante mostrando sull'Always On Display il nome della canzone e l'artista senza che voi chiediate nulla. Il tutto totalmente offline.
Questa sembra magia nera, in realtà Google si basa su un archivio interno allo smartphone dal peso di circa 50MB che contiene informazioni su solo 10000 canzoni. Tutto ciò che non è sulla lista non verrà riconosciuto offline.
5. Nella modalità ritratto non potete selezionare il livello di sfocatura
Un'altra delle novità introdotte dall'azienda californiana è la possibilità di scattare delle foto con l'ormai abusato effetto bokeh, utilizzando però una singola fotocamera a differenza della concorrenza. La fotocamera sfrutta l'intelligenza artificiale per riconoscere il tipo di scena, selezionare il soggetto in primo piano e sfocare intelligentemente lo sfondo in base alla distanza.
Quello che però Google non ci ha detto è che il livello di sfocatura non può essere regolato come sugli smartphone della concorrenza ma viene deciso autonomamente dalla AI. Tutto ciò che possiamo decidere in seguito tramite Google Foto è se avere o no l'effetto bokeh. Meglio di nulla, ma si poteva fare meglio.
Cosa ne pensate dei nuovi Pixel? Vi farete tentare dalla variante XL in arrivo nel nostro Paese?