USB 3.2: tutto quello che c'è da sapere sullo standard più veloce
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La nuova nomenclatura USB basata su "generazioni" potrebbe sicuramente confondere anche i più esperti, ma fortunatamente c'è una buona notizia: con i dispositivi USB 3.2 saremo in grado di trasferire dati fino a 20 Gigabit (2,5GB) al secondo.
Dal 1996, la connessione di tipo USB ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e ha notevolmente semplificato la nostra vita digitale. Molti non lo ricordano ma, prima dell'USB, collegare un accessorio esterno a un computer o addirittura ricaricare un telefono cellulare era considerata una vera e propria avventura dato che ogni dispositivo necessitava di un cavo diverso!
Negli ultimi 23 anni, lo standard si è notevolmente evoluto, diventando più versatile e, soprattutto, più veloce. La versione 1.0 trasmetteva dati ad una velocità massima di 12 megabit al secondo, pari a 1,5 megabyte al secondo, ma negli anni 2000 è arrivato il primo importante aggiornamento (USB 2.0) con una velocità di trasmissione fino a 480 megabit al secondo.
Uno dei più recenti aggiornamenti risale al 2008, anno in cui abbiamo assistito all'arrivo dell'USB 3.0, il quale ha consentito il trasferimento dati fino a 5 Gigabit al secondo e ha mantenuto la compatibilità con cavi, porte e dispositivi delle generazioni precedenti. Poi, però...le cose hanno cominciato a diventare strane!
Confondere tutti con i nomi
Nel luglio 2013, l'USB Implementers Forum (USB-IF), l'entità che controlla lo standard, ha deciso di aggiornare l'USB 3.0 annunciando l'USB 3.1, in grado di trasferire dati ad una velocità doppia rispetto al suo predecessore: fino a 10 Gigabit al secondo. Tuttavia, per un mero approccio di marketing, ha deciso di rinominare lo standard più vecchio in (USB 3.0) in USB 3.1 Gen 1.
Questo ha accelerato l'adozione dello standard, e tutte le porte USB 3.0 già presenti sul mercato hanno "automaticamente" iniziato a supportare l'USB 3.1, pur inviando dati sempre alla stessa velocità della generazione precedente. In questo modo, come per magia, esistevano già migliaia di dispositivi USB 3.1 sul mercato.
Insoddisfatto del risultato, l'USB-IF ha ripetuto la stessa identica manovra annunciando lo standard USB 3.2. Ma siccome non bastava, l'USB 3.1 Gen 1 (che, ricordate, era l'originale USB 3.0) è diventato USB 3.2 Gen 1, mentre l'USB 3.1 Gen 2 è stato chiamato USB 3.2 Gen 2.
Al giorno d'oggi è arrivato un nuovo standard in grado di trasferire dati fino a 20 Gb/s che non è stato chiamato USB 3.2 Gen 3, ma USB 3.2 Gen 2x2.
Perché "2x2"? Perché per raggiungere i 20 Gb/s, il nuovo protocollo utilizza due connessioni da 10 Gbps, quindi il doppio del Gen 2. In breve, lavorando con grandi quantità di dati, sarà necessario tenere d'occhio le sfumature di ogni generazione che faranno la differenza in fase di copia su altri dispositivi.
E l'USB-C?
L'USB-C non è identificabile come una "generazione" dello standard USB, ma si tratta solo di un tipo di connettore reversibile che è stato adottato con lo standard USB 3.0.
Nonostante questo nuovo nome, la buona notizia è che per i vostri dispositivi non cambia assolutamente nulla, così come per i cavi che già utilizzate. Questi, infatti, rimarranno compatibili con le future generazioni dello standard USB, qualunque sarà il loro nome.
Vi siete innervositi anche voi dopo aver scoperto questi nuovi nomi?
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