Gboard Go inizia il rollout sui dispositivi Android 8.1 con poca RAM

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© Google

Google non accenna a fermarsi nella sua lotta all'ottimizzazione dei dispositivi con poca RAM. E' cominciato, infatti, il rollout di una versione alleggerita di tastiera, chiamata Gboard Go, verso tutti i dispositivi compatibili. Quali sono le differenze con la normale Gboard?

Lo so qual'è la domanda che vi passa per la testa in questo momento: quale dispositivo con poca RAM (leggasi di fascia bassa) dispone di Android 8.1 Oreo? Difficile dare una risposta a questa domanda vista la Maps) ora sembra essere arrivato il turno della tastiera virtuale.

E' vero, i piani di Google sono quelli di collaborare con alcuni partner per rilasciare degli smartphone di fascia ultra bassa e dal costo ridotto ma aggiornati all'ultima versione di Android ma per ora ancora non ce n'è traccia. In più nessuno smartphone tra quelli attualmente aggiornati ad Oreo può essere definito di fascia bassa o con poca RAM.

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La riduzione del consumo di RAM è evidente. / © Android Police

La fonte ha affermato di aver ricevuto l'applicazione dopo aver modificato il file build.prop del proprio dispositivo per contrassegnare tale smartphone come "dispositivo con poca RAM" e afferma di aver in seguito estratto l'apk per la condivisione. Le differenze con la classica versione di Gboard non sono molte.

L'aspetto e la personalizzazione rimangono invariate. Presenti anche la digitazione con gesture e la barra di ricerca rapida. Mancano all'appello invece gli sticker e la ricerca delle GIF, il tutto per ridurre il consumo di RAM da circa 70MB a 40MB. Non un grosso guadagno direte voi, ma su dispositivi dotati di un solo GB di RAM queste piccole ottimizzazioni possono fare la differenza.

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Gboard Go (sinistra) e Gboard (destra) a confronto. / © Android Police

Ora la questione aperta è un'altra: Vogliamo davvero l'arrivo sul mercato di dispositivi di fascia ultra bassa con caratteristiche tecniche minime? Al momento i dispositivi di fascia bassa sul mercato italiano dispongono tipicamente di 2GB di RAM che sarebbero sufficienti a far girare Oreo nella sua completezza (anche se come ben sappiamo forse questi device Oreo non lo vedranno mai).

A chi è destinata allora la versione di Android ottimizzata? Ovviamente non a noi, ma ai mercati emergenti dove la vendita di dispositivi dal costo molto basso potrebbe permette a milioni di persone di connettersi ad internet, cosa che magari al momento non possono permettersi di fare non potendo acquistare smartphone da 100 o più euro.

Certo, il fatto che questo generi una nuova divisione all'interno dell'ecosistema Android già di per se altamente frammentato è un discorso a parte...

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