5 modi per ricaricare il vostro smartphone anche senza corrente
Etichette delle confezioni che non si staccano del tutto quando tentiamo di aprirle? L’acqua del rubinetto che colpendo con precisione il cucchiaio ci schizza in faccia? No, la cosa più fastidiosa che può capitarci è sentire l’orribile suono che, seguito da un'allarmante notifica, indica la batteria scarica del nostro Android. Per cambiare un po' le carte in tavola, oggi vi mostreremo come ricaricare lo smartphone senza sfruttare la corrente elettrica.
Ricaricare lo smartphone con un powerbank a pannelli solari
Una soluzione semplice ed economica. Portatevi dietro una batteria esterna che sfrutti però la luce del sole. Che stiate facendo un trekking in montagna, siate stesi in spiaggia o stiate esplorando una nuova città, un caricabatterie solare potrebbe essere la soluzione più semplice per dare un po' di energia al vostro dispositivo.
Online ne trovate di diversi a prezzi accessibili. Alcuni di questi vantano alcune feature speciali: impermeabili per l'outdoor, con doppia uscita USB, con antifurto, e chi più ne ha più ne metta.
Ricaricare lo smartphone con la voce
Se il vostro primo impulso, quando state per completare l’ultimo palloncino che tiene in aria quella specie di topo giallo gigante in Magic Touch: Wizard for Hire e vi compare l’avviso di batteria scarica, è di urlare a squarciagola – respiro – non trattenetevi!
Le vostre urla saranno un toccasana per la batteria, grazie al dispositivo ideato dai ricercatori dell’Università Sungkyunkwan della Corea del Sud. Il primo prototipo realizzato è in grado di generare 50 mV di elettricità con suoni di circa 100 dB, l’equivalente al rumore di un traffico intenso o del passaggio di un jet, nonché, ovviamente, di un bel grido rabbioso.
Tutto questo è possibile grazie alla corrente generata dalla vibrazione di sottilissimi fili di ossido di zinco tra due elettrodi flessibili, e col tempo si cercherà di rendere la trasformazione più efficiente: oltre ai jet andrà bene qualsiasi suono, come musica o rumori di sottofondo. Finalmente la voce stridula di vostra sorella potrà rivelarsi utile!
Ricaricare lo smartphone a manovella
Se più delle parole vi interessano i fatti, unite l’utile al dilettevole grazie ad un caricatore a manovella. Avete presente le lucine a manovella comprate a pochi euro, dopo lunghe trattative, dal venditore abusivo in piazza e di cui vi rimane il pirulo in mano dopo qualche rotazione di polso?
Ecco, il concetto è lo stesso, ma in questo caso applicato ad un powerbank che permette di ricaricare il vostro smartphone con un po' di sano olio di gomito. Certo, accendere un LED e ricaricare la batteria del telefono sono due cose ben diverse ed infatti occorreranno 4 minuti di rotazioni frenetiche per ottenerne uno di conversazione, almeno stando a quanto dichiarato dai produttori di BoostTurbine 4000.
Se non altro, oltre ai benefici di una batteria sempre carica, avrete una valida scusa per giustificare il vostro bicipite destro o sinistro sproporzionato rispetto all'altro. A buon intenditore, poche parole.
Ricaricare lo smartphone con una turbina eolica
Se il vostro genere di attività fisica è differente da quella precedentemente proposta, ma non volete allontanarvi dal “giramento di pale”, questa potrebbe essere la soluzione migliore: una specie di ventola per PC che ricarica il vostro smartphone grazie al vento.
Il dispositivo si chiama iFan e, come intuibile dall’uso inappropriato della “i”, è disponibile solo per iPhone. Per caricare completamente il vostro dispositivo vi basterà adagiare l’iPhone sull’iFan, l’iFan al manubrio della vostra bicicletta e pedalare per circa 6 ore: "iDeale per gli iMbientalisti".
Ricaricare lo smartphone con il calore corporeo
Se invece date il meglio di voi a letto, mentre dormite intendo, potrete sfruttare la vostra abilità innata per ricaricare il vostro smartphone. A non dormire invece (e forse dovrebbe farlo) sono i ricercatori di Vodafone, che hanno creato Power Pocket, un sacco a pelo in materiale termoelettrico che garantisce uno smartphone carico anche in campeggio.
Vi basterà infatti dormire, leggere un libro, contare le stelle o saltellare qua e là come un vermicello (un vermicello saltante, si intende) nel sacco a pelo per almeno 8 ore e ricaricare così il vostro dispositivo abbastanza per garantirvi 24 minuti di conversazione o 11 ore in stand-by. Questo assumendo che la temperatura all’interno del sacco arrivi ai 37 gradi; magari se implementassero un sacco a pelo matrimoniale sarebbe ancora meglio.
Se non riuscite a trovare il caricabatterie, adesso sapete come ricaricare il vostro smartphone!
mi aspettavo un sistema che rivela le puzzette dopo una bella fagiolata
e mi ritrovo sto cretinetto che copia l'esperimento che si trova nell enciclopedia dei 15
ma dai che cagata ... lo sanno anche gli asini che è l'acido a creare la differenza di potenziale tra rame e zinco
comunque dopo il piatto di fagioli provo esperimentare una mia invenzione
funziona col naso elettronico della philips
si la puzza quella pesante crea energia e tanti nasi elettronici in parallelo potrebbero caricarti il telefono
non so ancora se funzionerà ma in teoria dovrebbe
Cia e non scoreggiate troppo
Brò
Il mondo del futuro.
-"Aiutoooooooo!!!!!!!'"
-"Ehi cosa c'è cara, stai bene?! "
-"Si, certo che sì, stavo solo ricaricando lo smartphone"
:-) ;-) :-)
Dormendo?!?!? Woooooooow :) ... Urlando è davvero da ridere, già mi immagino XD ...
Bell' articolo ma speravo in qualche metodo magico per caricare lo smartphone col wifi o appoggiando sul microonde...