Android Wear 2.0 recensione: una nuova occasione per gli smartwatch
Abbiamo installato l'anteprima per sviluppatori di Android Wear 2.0 sul nostro Huawei Watch. Questa versione dell'aggiornamento non è quella finale e quindi risulta incompleta ma ci permette di farci un'idea sulle novità in arrivo con Android Wear 2.0 che dovrebbe essere distribuito il 9 febbraio su diversi indossabili Android. L'update mostra le sue potenzialità e sembra essere pronto a dare nuova vita agli smartwatch.
Installare l’anteprima per sviluppatori è relativamente semplice, si tratta più o meno della stessa procedura che si segue per l’installazione delle immagini di fabbrica sui Nexus. La procedura richiede pochi minuti e resetta l’orologio alle impostazioni di fabbrica solo in minima parte.
Già dopo l’installazione iniziale noterete che Android Wear 2.0 si differenzia dal suo predecessore. Android Wear 2.0 prende in considerazione le principali critiche mosse alla versione precedente e mostra un'interfacia ottimizzata oltre ad una maggiore indipendenza dallo smartphone.
Cosa rende Android Wear 2.0 così speciale?
Con Android Wear 2.0 Google sta cercando di rendere gli smartwatch più indipendenti dagli smartphone. Ciò si rivelerà particolarmente utile per gli utenti iPhone visto che fino ad ora potevano trarre pochi vantaggi dagli indossabili animati da Android Wear. Perché?
L’interfaccia principale delle notifiche non è realmente compatibile con iOS cosicché il Huawei Watch e gli altri indossabili possono offrire pochi vantaggi agli utenti che li accoppiano ai dispositivi Apple. E Samsung, con il Gear S3, ha iniziato a farsi notare tra i possessori di iPhone.
Android Wear 2.0 però rende gli smartwatch più indipendenti. Alcuni dei dispositivi Android Wear meno recenti possono già operare in modo indipendente grazie a WIFI, GPS, microfono e speaker. Detto ciò, l’aggiornamento precedente è stato una palla al piede: le nuove funzioni sono state integrate nelle versioni Android Wear più datate a passo di lumaca o sono state tagliate fuori. La loro funzionalità era limitata e per installare nuove app era necessario afferrare prima lo smartphone. Ma le cose sono cambiate.
Il Google Play Store arriva sul polso
È finalmente possibile installare le app sullo smartwatch senza l’aiuto dello smartphone. Sfondi, applicazioni e piccoli giochi possono essere scaricati direttamente sul dispositivo. Una delle feature più interessanti introdotte dall’aggiornamento è il nuovo App drawer. Questo mostra le app aperte di recente, i preferiti e tutte le altre applicazioni listate in ordine alfabetico.
Nel nostro test il Play Store sullo smartwatch si è comportato come sullo smartphone. Verrete notificati circa gli aggiornamenti disponibili ed installando sullo smartphone un'app fruibile anche per Android Wear, l'orologio vi chiederà se scaricarla anche sull'indossibile.
Ciò richiede uno sforzo in più nell'installazione. Prima Google Maps veniva installato immediatamente sull'orologio perché già disponibile sullo smartphone, ma ora non è più così. Dovrete installare l'app solo sullo smartwatch dopdiché funzionerà in maniera indipendente. Uno smartwatch con GPS e mappe offline può in teoria navigare indipendentemente senza l'utilizzo dello smartphone.
Ok Google, l'assistente è arrivato
Non dovrete più celebrare la formula magica "Ok Google": premendo a lungo sul tasto fisico il Google Assistant sarà ai vostri servigi. Google Assistant è infatti incluso nell’aggiornamento, una chicca riservata fino ad ora ai possessori dei Pixel. Al momento l’assistente è ancora un po’ goffo ma grazie al sistema di apprendimento si migliorerà pian piano.
Le novità nell’interfaccia
Rispetto al suo predecessore, Android Wear 2.0 si è migliorato parecchio. Tutte le critiche apportate alla versione del 2014 sono state prese in considerazione. L’innovazione più grossa, a mio parere, sono i quadranti collegati ai dati. Google ha installato due quadranti chiamati Elements ognuno dei quali fornisce 4 slot per i dati che desiderate visualizzare.
Dietro questi slot si nasconde una nuova interfaccia di programmazione conosciuta come Complications, simile ai widget visualizzati sulla schermata home dello smartphone. Qui vengono visualizzati i dati originati dalle app sullo smartphone o sullo smartwatch. Cliccandoci sopra è possibile accedere alle app.
Da utente trovo questo funzionalità molto utile. In ambito lavorativo lo è per accedere a contatti, appuntamenti e email. Pensando a sport e attività fisica: si può utilizzare il cardiofrequenzimetro ed il contapassi ed accedere in modo semplice a timer e cronometro. Spostarsi da un quadrante all’altro con Android Wear 2.0 è davvero semplice.
Android Wear 2.0 ha poi migliorato le impostazioni rapide e le notifiche. Il nuovo motto è "Più informazioni ad un primo sguardo".
Come per gli smartphone animati da Android Nougat, le notifiche offrono più informazioni e consentono di rispondere ai messaggi o di archiviarli in un attimo.
Una piccola tastiera aiuta nella risposta alle notifiche e nell’anteprima siamo riusciti a farlo utilizzando Swype. La tastiera funziona attraverso tap o swipe ed entrambi i motodi risultano accurati e non problematici come ci si potrebbe aspettare viste le dimensioni compatte.
Autonomia della batteria
Alcuni utenti ci hanno chiesto gli effetti dell'update sull'autonomia della batteria. Né in standby con il display Always-on né durante l'utilizzo ho notato miglioramenti o peggioramenti.
Sono risucito ad utilizzarlo per 36 ore: dalle 11:12 del mattino fino alle 23 del giorno successivo. L'orologio era generalmente impostato in modalità Bluetooth e ho impostato l'app Companion in modo che l'orologio non si attivasse automaticamente all'inclinazione del polso.
Conclusione
Android Wear 2.0 è un aggiornamento eccellente che dà nuova vita ai vecchi smartwatch. Dai dettagli è possibile notare come l'interfaccia sia stata sviluppata con più attenzione ed ora non è più discreta ma veramente buona.
Ora possiamo sperare in una nuova generazione di smartwatch. Oltre all'ottimizzazione significativa fatta verso un utilizzo stand-alone, mi aspetto degli indossabili che facciano qualcosa in più di vibrare all'arrivo delle chiamate o di contare i passi. Per usufruire di queste semplici feature mi basta uno smartband o un Casio F-91W. Senza dubbio Google sta utilizzando il nuovo software per buttare giù le barriere e rendere i dispositivi Android Wear più utili e facili da usare.
Che idea vi siete fatti di Android Wear 2.0?