Il primo (e deludente) incontro ravvicinato con Android P
La scorsa settimana Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android P. Ovviamente non abbiamo resistito al richiamo della futura e dolce versione Android: l'abbiamo installata sul nostro Pixel 2 ed in questo articolo vi sveliamo alcuni dettagli di questo incontro non così entusiasmante come sperato...
Piccole novità, nessuna rivoluzione
Il post che sul blog di Dave Burke annuncia le nuove feature di Android P è piuttosto lungo. Trovate una breve lista delle funzionalità più interessanti elencate nel nostro articolo dedicato, ma quelle più rilevanti per gli utenti non sono poi tante. Per ora a poter mettere mano alle nuove funzioni sono gli sviluppatori ed i possessori di Pixel (di prima e seconda generazione).
Ma torniamo ad Android P che abbiamo installato sul nostro Google Pixel 2. Google ha lavorato sul design della sua interfaccia: gli angoli stondati le conferiscono un look più elegante e la barra di notifica mostra in modo chiaro se WIFI e Bluetooth sono attivi. Ma non si tratta solo di novità estetiche, Google ne ha migliorato anche la funzionalità.
I sottomenu di Oreo sono scomparsi: su Android 8.0 è necessario tenere premuto sulle icone per poter accedere ad altri parametri (cliccando per qualche secondo su WIFI si può scegliere la rete, ad esempio), il che non risulta molto pratico perché talvolta comporta la disattivazione di quella stessa voce. Con Android P tutto si semplifica: premendo sull'icona la si attiva, premendo per qualche secondo in più si accede alle impostazioni corrispondenti.
Se utilizzate spesso le impostazioni rapide, sapete come sia necessario spostarsi lateralmente per trovare le voci di vostro interesse. Google ci ha lavorato sopra e permette di scorrerle verticalmente (in alto ed in basso). Nel nostro test ha risposto davvero bene anche perché la barra delle notifiche, in questo modo, non viene chiusa accidentalmente.
Presente anche il notch
Anche sul Pixel potrete ora attivare il notch e non perdervi così la moda del momento. Nella prima Developer Preview Google permette infatti di simularlo. Si tratta di una funzione per il momento dedicata agli sviluppatori per permettere loro di verificare design e funzionalità delle proprie applicazione su un dispositivo dotato appunto di notch in stile iPhone X.
Se volete provare l'ebrezza di questa nuova feature, potrete attivarla dalle Opzioni sviluppatore o dalle impostazioni del display.
Probabilmente la maggior parte degli utenti Pixel non è interessato a questa feature ma tranquilli, se avete scaricato la Developer Preview, starà a voi decidere se attivarla o meno. Nel mentre speriamo che la prossima generazione di Pixel non offra nativamente un display con notch.
Gli sviluppatori possono provare le diverse rientranze ma quelle disponibili non possono essere modificate ed anche la barra delle notifiche viene ingrandita occupando una porzione non indifferente di display sul piccolo Pixel 2.
Ora è inoltre possibile aggiungere frecce e note sugli screenshot. Per farlo dovrete utilizzare l'applicazione Markup che trovate nel menu degli screenshot salvati. L'applicazione, per ora, è disponibile solo su Pixel 2 e Pixel 2 XL.
Cos'altro?
Più colore nel menu delle impostazioni ed una diversa struttura per alcune sezione. La panoramica dedicata al consumo della batteria è stato semplificato: ora sono visibili solo le informazioni di base, mancano le analisi nel dettaglio così come le informazioni legate alle singole applicazioni in uso.
Le Opzioni sviluppatore mostrano la stessa carrellata di voci presente al momento su Oreo. Potrà confortarvi sapere (forse) che con Android P potrete impostare la modalità di risparmio energetico ed avviarla automaticamente non appena la batteria raggiungerà un livello preimpostato.
Il sistema, durante il nostro test, è risultato piuttosto stabile ma abbiamo notato qualche problema. Le notifiche relative a Gmail, ad esempio, non sono arrivate. Stiamo ancora mettendo alla prova Android P in questa prima Developer Preview, vi forniremo ulteriori dettagli a riguardo a breve.
Delle novità interessanti, ma solo per gli sviluppatori
Google stavolta è stato di parola: l'anteprima per sviluppatori di Android P è effettivamente interessante soprattutto per gli sviluppatori. È evidente come Google stia cercando di ottimizzare il sistema migliorandolo in alcuni dettagli in modo da renderlo più user-friendly. Qualche altra novità si nasconde dietro le quinte facendoci sperare in un Android P interessante.
Tuttavia, la momento, manca una funzionalità capace davvero di fare la differenza. Nessuna rivoluzione, nessun effetto wow insomma. Su Android Oreo, ad esempio, le API di auto-riempimento per le password integrate nel sistema hanno fatto la differenza. Google ha in ogni caso ancora qualche mese per lavorare su Android P e chissà, in occasione della Google I/O nel mese di maggio, potrebbe rivelarci qualche interessante sorpresa.
Vi aspettavate qualcosa di più da Android P?
Vi garantisco che io non avevo praticamente mai visto una versione di android successiva alla 7.0
Vedo iOS 11 ma il design (da iOS 7 in poi) è maledettamente uguale ( hanno cambiato giusto 2 o 3 icone e introdotto qualche strana novità, nulla di più, nulla di meno).
Felice di vedere che almeno su Android qualcosa cambi.