BQ Aquaris C recensione: non manca quasi niente
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La gamma entry-level della famiglia BQ ha accolto un nuovo membro un paio di mesi fa, poco prima della fine dell'estate. L'Aquaris C è un dispositivo completo che vuole rappresentare la risposta spagnola agli utenti con un budget più ristretto. Grazie al suo schermo 18:9, al lettore di impronte digitali e alla carica veloce, il nuovo BQ può definirsi un dispositivo di fascia media a basso prezzo. Il più piccolo della casa spagnola non è affatto timido.
Pro
- Dimensioni
- Nessun notch!
- Carica veloce
- Mini-jack
- Radio FM
- Prezzo
Contro
- Prestazioni
- Modalità slow motion
BQ Aquaris C – Uscita e prezzo
Aquaris C costa 159,90 euro e può essere acquistato sul sito web di BQ e presso i rivenditori autorizzati. Anche se ho provato il modello Navy Black (una sorta di "blu scuro quasi nero") c'è anche una versione Silver White completamente bianca con qualche tocco d'argento.
Elegante e dalle dimensioni perfette
Lo smartphone entry-level di BQ non eredita soltanto il nome della famiglia Aquaris. Anche il design minimalista ed elegante è stato tramandato di generazione in generazione. Questo Aquaris C è molto compatto e, nonostante il suo corpo in policarbonato che lo distingue dai fratelli maggiori, ha un look piuttosto premium. E devo dire che per me questo materiale ha un punto a favore. Non vi è traccia di impronte digitali anche usandolo spesso! Non ne posso più di vedere i segni delle dita su tutti gli smartphone di ultima generazione.
Un altro punto a favore del successore dell'Aquaris U sono le dimensioni, grazie alle quali riesce ad adattarsi perfettamente alla mia mano. Poter utilizzare uno smartphone senza dover avere costantemente paura di lasciarlo cadere è una bellissima sensazione.
Sul retro troviamo il lettore di impronte digitali (sì, c'è anche qui nonostante sia un dispositivo di fascia bassa) in una posizione molto comoda. Inoltre, risponde molto velocemente. Sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Il più piccolo della famiglia BQ possiede anche un ingresso mini-jack per le cuffie, cosa che mi ha reso molto felice. Non sono abituata alle cuffie Bluetooth... Sarò io un po' anzianotta, forse... Tuttavia, per chi dovesse utilizzarle posso dire che questo Aquaris C è dotato del codec Bluetooth aptX per evitare distorsioni e mantenere la qualità del suono.
Schermo 18:9 e nessuna traccia del notch
L'Aquaris C porta nella gamma entry-level di BQ lo schermo 18:9, un grande display per uno smartphone piccolo. I bordi laterali che lo circondano sono abbastanza sottili e si allargano un po' di più nella parte superiore e inferiore, anche se non così da tanto da preoccuparmi, dato che lo smartphone offre un rapporto corpo/schermo del 78%. Davvero niente male se pensate che si tratta dello stesso offerto dal Samsung Galaxy A6.
Questo Aquaris è dotato di un pannello IPS da 5,45 pollici con una risoluzione HD+ di 1440x720 pixel, che BQ ha dotato di tecnologia Quantum Color+. Niente notch, una consuetudine per la casa spagnola. Sul bordo superiore troviamo l'altoparlante, il flash LED e la fotocamera frontale che viene utilizzata anche per lo sblocco facciale.
Lo schermo mostra colori vivaci, anche se i neri non sono così profondi. Potrebbero essere migliori, ma ancora una volta devo ricordarmi del prezzo a cui viene venduto.
È possibile controllare la luminosità, impostata di default a 450 nit, dalle impostazioni del telefono in maniera manuale o utilizzando la luminosità adattiva, tipica dei dispositivi BQ, che è quella che ho utilizzato durante il test. A volte non ha risposto con la rapidità e l'adeguatezza che avrei voluto, come per esempio durante le giornate soleggiate.
Inoltre, è anche presente la modalità notturna che riduce lo sforzo degli occhi e aiuta sicuramente nella lettura durante la notte.
Android 8.1 Oreo stock a bordo
La politica di aggiornamento è molto importante per BQ, lo sappiamo già dagli altri dispositivi. La casa spagnola continua ad impegnarsi per garantire sicurezza e privacy anche nel mercato entry-level. L'Aquaris C viene fornito con Android 8.1 Oreo e sarà aggiornato ad Android 9 Pie molto presto.
Come al solito, il software offerto dalla casa spagnola è molto pulito grazie ad Android puro senza alcun tipo di personalizzazione. Niente di nuovo da dichiarare!
Non si può pretendere troppo
Questo dispositivo di gamma entry-level nasconde al suo interno un SoC Snapdragon 425 e solo 2GB di RAM e 16GB di memoria interna . Troppo poco, purtroppo. Sarebbe stato bello avere un chip più potente, ma... Ancora una volta avrebbe influenzato il prezzo da pagare. BQ ha sicuramente puntato più su altri aspetti piuttosto che le prestazioni.
Per un utilizzo classico, cioè chiamare, inviare messaggi su WhatsApp, scattare foto e sfogliare lo stream di Facebook, Instagram, Twitter o simili, lo smartphone risponde bene. Ma se si tenta di andare po' oltre si capisce subito che non è in grado di gestire la situazione e il sistema si rallenta non poco. La memoria interna non dà la possibilità di scaricare troppe applicazioni e, quando se ne aprono troppe insieme, si nota la mancanza di hardware.
Non mentirò. Non ho nemmeno provato a testare app pesantissime per non sovraccaricarlo, anche perché questo smartphone non è fatto per questo.
Due fotocamere (in totale), proprio come ai vecchi tempi
Che la fotocamera sia una delle grandi scommesse dei dispositivi BQ non è un segreto. So di ripetermi parecchie volte, ma anche in questo caso non ci si può aspettare una fotocamera incredibile, ed è per questo che non sono rimasta delusa.
In pieno giorno o all'aperto, il suo unico obiettivo posteriore Samsung da 13 megapixel si adatta bene, mostrando colori vivaci e buoni dettagli, ma non posso dire lo stesso quando ci si sposta in luoghi al chiuso o fotografando scene poco illuminate. È qui che mi hai deluso, BQ!
La delusione aumenta quando si tratta di scattare foto con la fotocamera frontale con il sensore da 5 megapixel. Le immagini non sono troppo nitide e spesso sono molto rumorose.
Per quanto riguarda l'applicazione fotocamera, possiede le funzioni basilari ed è semplice da usare: modalità automatica, manuale e panoramica. Nessuna traccia della modalità ritratto, anche se confesso che non le do peso. Nonostante sia molto di moda, non la uso mai. Tuttavia, se volete salire sul treno dell'effetto bokeh, questo BQ probabilmente non fa per voi.
Chi di voi ha imparato a conoscermi probabilmente saprà che sono una fanatica delle foto, quindi questo BQ non fa esattamente al caso mio. Inoltre, dato che di solito scatto un sacco di foto di fila fino a trovare la migliore, l'app qualche volta si è bloccata. Potete dare uno sguardo alle foto scattate con BQ Aquaris C nel nostro album condiviso:
Entry-level e ricarica rapida? Sì può fare!
Abbiamo finalmente raggiunto uno dei punti di forza di questo dispositivo. La batteria da 3000 mAh è più che decente se pensiamo alla categoria a cui appartiene e permette un'autonomia di un giorno intero con una sola carica. È vero che se lo sottoporrete a molte richieste (e credetemi in questo sono un esperta), a volte non supererete la giornata. L'autonomia non sarà una meraviglia, ma è più che sufficiente.
Tuttavia, devo dire che il test della batteria effettuato con PCMark Battery Work 2.0, mi ha lasciato a bocca aperta. 9:44 ore come risultato non è assolutamente poco!
Ma non è tutto! Rullo di tamburi... Questo BQ supporta anche la carica rapida! Il nuovo arrivato è uno dei pochi smartphone entry-level dotato di Quick Charge. In questo caso si tratta della versione 3.0, la più recente ma va bene così. In meno di mezz'ora, Aquaris C si ricarica del 50%, il che è di grande aiuto. Basterà circa un'ora e mezza per ottenere una carica completa. Ottimo lavoro, BQ!
BQ Aquaris C – Specifiche tecniche
Lo smartphone che comprerei a mio padre
Il BQ Aquaris C è uno smartphone perfetto per chi non ha grandi esigenze nell'uso quotidiano. Per i 159,90 euro a cui viene proposto, BQ offre una gamma entry-level che risponderà perfettamente agli utenti che desiderano uno smartphone per effettuare chiamate, inviare messaggi WhatsApp, utilizzare i social e scattare foto accettabili. Non si può chiedere di più...
Perché dovrei comprarlo a mio padre? Immagino che ve lo state chiedendo. Beh, solo pochi giorni fa mi ha detto che ha bisogno di un nuovo smartphone e, conoscendo le sue abitudini, penso che sarebbe molto adatto a lui. Prezzo basso, elegante, un formato più che maneggevole senza rinunciare al formato 18:9 (che ormai è di moda) e ricarica veloce. Cosa potrebbe chiedere di più?
Wiko View 2 Go è suo rivale, in quanto si muovono nella stessa fascia di prezzo e hanno caratteristiche simili. È anche vero che il Wiko costa un po' meno, 139 euro, ha un processore leggermente migliore (lo Snapdragon 450) e la sua batteria arriva fino a 4000 mAh, ma la casa francese non ha un lettore di impronte digitali, che risulta molto comodo una volta che ci si abitua. E, come sempre, è tutta una questione di gusti, vero?
Ora che il Natale si avvicina più che mai, mio padre probabilmente troverà un Aquaris C sotto l'albero. Ma forse è anche l'orgoglio patriottico che mi ispira...